F1, GP Monza: le esperienze da incubo dei nostri lettori

F1, GP Monza: le esperienze da incubo dei nostri lettori
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Alcuni nostri lettori raccontano la loro esperienza da incubo a Monza per il Gran Premio d'Italia 2022 di Formula 1
15 settembre 2022

Il Gran Premio d’Italia 2022 di Formula 1 a Monza ha segnato un record di presenze – oltre 300.000 spettatori – ma durante il weekend di gara non sono mancate le criticità. Alcuni nostri lettori hanno voluto condividere la propria esperienza da incubo sul profilo Instagram di Automoto.it dedicato al motorsport, Racing Club. Ad attirare le critiche è stato il sistema dei token, gettoni per avere accesso a cibo e bevande. “A metà gara vado a cercare dell’acqua: il chiosco dei token ha chiuso perché era finita. Penso che il distributore di acqua più vicino fosse dietro al paddock”, racconta uno spettatore che aveva acquistato un biglietto alla tribuna 8C. 

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1 euro al mese

“Il mio amico dopo 80 minuti di coda per i gettoni ne ha dovuti fare altri 30 per prendere l'acqua. Quando è arrivato il suo turno era finita”, racconta un altro fan. E la conferma delle difficoltà degli spettatori arriva anche da uno steward: “Ho lavorato a Monza domenica e confermo tutto, c'era gente che stava letteralmente male perché non aveva acqua. L'esperienza per un tifoso che paga 200 e 300 euro è davvero pessima”. “Con mia figlia che stava morendo di sete ho trascorso una giornata pessima”, riflette un papà che ha presenziato al GP con la sua bimba di nove anni. E la mancanza di bevande ha fatto sì che molti abbiano perso dei soldi: “Mi hanno rubato 50 euro di token perché era esaurita la roba da bere e non ho potuto usarli né farmeli restituire. Orribile esperienza”, racconta una lettrice. 

Nei racconti dei nostri lettori spicca anche l’inadeguato numero di bagni entro il perimetro in cui non era necessario ripassare dai controlli. “Mi è stato addirittura impedito di uscire dal prato per andare in bagno perché non sapevano come organizzare un passaggio”, rivela una spettatrice. I disagi non finiscono qui, come si evince dal racconto di un altro spettatore. “Mi hanno chiesto di lasciare il power bank all’ingresso. Posso capire. Mi hanno fatto scattare una foto al power bank dicendomi ‘quando esci la mostri e ti ridiamo il tuo’. Quando sono uscito alle 17 (non così tanto dopo la fine della gara) quell’ingresso era stato smantellato, il tavolo con tutti i caricatori sparito e sono tornato a casa senza”.

In molti si lamentano della situazione legata alla viabilità in auto e ai parcheggi, ma arrivano anche testimonianze di chi ha scelto i mezzi pubblici per arrivare in circuito. “Treni minuscoli e gestiti male, con ore di attesa per salire. Per me e per i miei amici l’unica soluzione é stata farsi 30 min a piedi per arrivare alla stazione di Arcore”, racconta un fan. “Non solo non è stato all’altezza dei 100 anni di Monza, ma nemmeno di un normale evento internazionale”, sentenzia uno spettatore insoddisfatto della sua esperienza. 

Autodromo Nazionale Monza esprime il proprio rammarico per il disagio di quanti, fra i tantissimi tifosi accorsi all’ultimo GP d’Italia, sarebbero incappati in taluni inconvenienti. La struttura e le sue persone hanno profuso i migliori sforzi per realizzare un evento che ha superato ogni record di affluenza andando oltre ogni previsione stimata. Per Autodromo Nazionale Monza l’esperienza dei tifosi è un aspetto prioritario e per questo è stata avviata una rigorosa verifica anche con i partner per accertare e approfondire l’origine di eventuali criticità e assumere i conseguenti provvedimenti perché ciò non si ripeta in futuro”, si legge in una nota diffusa alla stampa. Per alcuni spettatori, però, l’esperienza di quest’anno potrebbe essere sufficiente a non ripetere l’esperimento in futuro. 

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