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Montecarlo - Concentrare tutto in una gara non è facile, ma nel GP di Monaco sono andate in scena molte storie contemporaneamente. La prima è una familiare, con Nico Rosberg che iscrive il suo nome nell’albo d’oro della gara 30 anni dopo la vittoria del padre Keke. E già questo è un argomento che farà parlare, visto che spesso non succede nulla per caso in F.1.
Domenicali: «Siamo passati dalle stelle alle stalle»
C’è poi la battuta d’arresto della Red Bull che con Vettel e Webber hanno chiuso alle spalle di Rosberg ma non hanno mai dato l’impressione di attaccare davvero, quasi non volessero disturbare un film già scritto. E poi c’è il capitolo Ferrari che, come ha detto Domenicali, «E' passata dalle stelle alle stalle» dalla vittoria di Barcellona al tracollo di Montecarlo: «Non sarà un problema in Canada – ha detto Alonso – riprenderemo il filo del discorso interrotto qua».
E c’è il mistero Massa. A muro il sabato mattina per un suo errore (ammesso dal pilota), a muro la domenica nello stesso punto con la stessa dinamica ma con qualche dubbio in più sul perché. Unica consolazione, Felipe è stato dimesso dall’ospedale e sta bene, se così si può dire dopo due botte di quel tipo in meno di 24 ore.
Polemica sulle prove della Mercedes a Barcellona
E c’è poi la polemica sulle prove svolte dalla Mercedes a Barcellona la settimana dopo il GP. Secondo la Pirelli, che ha portato le gomme, il test era stato richiesto e depositato alla FIA lo scorso dicembre, anche altri potevano aggregarsi ma non lo hanno fatto «Noi come Ferrari (ma anche Red Bull, ndr) abbiamo chiesto spiegazioni e chiarimenti alla FIA – ha detto Domenicali – è una vera e propria protesta perché le regole dicono che non si può usare la macchina dell’anno in corso, cosa che invece ha fatto la Mercedes. Se è così ci adegueremo anche noi».
Come dire che grazie al test la Mercedes ha potuto provare le sospensioni modificate, che le hanno permesso di consumare meno le gomme col risultato che si è visto. Insomma, ce ne è d’avanzo per discutere di tutto nei prossimi giorni. Unica certezza è che Rosberg è partito davanti a tutti, ha tenuto la posizione senza sfruttare al massimo le gomme e dopo la prima safety car, 30° giro per l’uscita di Massa, ha conservato il ritmo per non consumarle tutte ed è tornato ai box.
“Grazie al test la Mercedes ha potuto provare le sospensioni modificate, che le hanno permesso di consumare meno le gomme col risultato che si è visto”
Incidenti a pioggia
Poi a 38 giri dalla fine, quando Maldonado è decollato su Chilton è ha divelto le protezioni al tabaccaio, l’interruzione di 40 minuti per sistemare la pista è servita a tutti per un cambio gomme “gratis” e tutti hanno montato le supersoft. Mentre davanti gli unici che animavano la gara erano Perez (prima ha toccato Alonso, poi Raikkonen e infine ha concluso con una sospensione aperta…) e Sutil che infilava Alonso al tornantino come se Fernando stesse dormendo «No è che certi piloti possono prendersi un rischio io devo portare a casa i punti per il campionato e non posso perdere tempo in manovre folli come le loro, lo facevo io in passato ma ora non ha senso».
Alla fine Mercedes e Rosberg felici, Red Bull contenta perché ha preso punti pesanti, e Ferrari delusa: settimo Alonso, Massa in ospedale. In Canada dovrà andare meglio fra due settimane, ma ci saranno polemiche a non finire…