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Avrebbe meritato ben altra sorte la gara di Jean Alesi e della sua Ferrari 312 B3 nel GP storico di Montecarlo: dopo essere stato al comando per 15 giri sui 18 della gara, ci ha pensato il tedesco Marco Werner (ex Audi prototipi) a spedire contro il muro in pieno rettilineo di partenza la rossa di Alesi. E' stato un epilogo che ha rovinato un week end perfetto per il pilota del team Mathusalem che al contrario dei compagni di team Caffi e Arnoux, a muro durante le prove, non ha sbagliato nulla. A cominciare dalla partenza, in cui ha bruciato Werner che partiva al palo, fino a una condotta di gara attenta e al risparmio della sua rossa.
Jean, tre volte a podio nel GP vero, a 56 anni ha dimostrato di avere ancora cuore e capacità e inoltre la sua Ferrari 312 B3 era la più vecchia del lotto dei partenti, visto che la Lotus 77 di Werner era di due anni più recente. Quindi, con un mezzo inferiore e datato, Alesi stava per coronare il sogno di vincere a Montecarlo con una Ferrari. Interrotto da Werner con una manovra folle che gli è costata 25 secondi di penalizzazione e la retrocessione al terzo posto dietro al vincitore, Michel Lyons su McLaren M26 e il tedesco Julien Andlauer su March 761.
Per protesta Werner non è salito sul terzo gradino del podio mentre uno sconsolato Alesi osservava con le mani in testa la sua Ferrari distrutta: "Non ho potuto fare niente, ho sentito la botta e mi sono ritrovato contro il muro, mi spiace davvero". E spiace ai tifosi e agli appassionati perché la gara di Jean è stata impeccabile, perfetta e senza sbavature. Peccato per Werner e la sua voglia di autoscontro...