Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Chi sono i promossi e ibocciati di Montecarlo? Scopriamolo sfogliando insieme le pagelle del Gran Premio di Monaco 2024 di Formula 1.
Leclerc ha finalmente realizzato uno dei suoi sogni d’infanzia: vincere sulle strade di casa, e farlo con la Ferrari per rendere ancora più epica la sua impresa. Una vittoria costruita il sabato, come spesso accade a Montecarlo, cementata con due ottime partenze e con nervi saldissimi per 78 interminabili giri. A volte fallace (e sfortunato) nel momento decisivo, stavolta non ha sbagliato niente e anche la sorte ha capito che era giusto lasciare al ferrarista il suo week end di gloria. E attenzione: la passerella domenicale per tenere tutto il gruppo compatto non deve far dimenticare che il monegasco era il più veloce in pista, come ha dimostrato con il suo ultimo giro di qualifica. Voto 10 e lode, congratulazioni Charles.
Alle sue spalle un Piastri scatenato, che ha mancato la pole position (e la vittoria) per un decimo e mezzo ma ha dimostrato ancora una volta una velocità assoluta. In gara non poteva fare molto, senza nemmeno un “vero” pit stop, ma un 2° posto a Monaco rimane sempre un bellissimo risultato. E meritato: voto 9.
Terzo Sainz, graziato dalla bandiera rossa del primo giro. Lo spagnolo ha festeggiato sul podio con Leclerc, ma stavolta rispetto al compagno di squadra è sempre stato un passo indietro, anche se in termini assoluti si è dimostrato ancora una volta molto consistente. Voto 8.
Un po’ sottotono invece la prestazione di Norris: in qualifica ha faticato più di Piastri (anche se alla fine tra i due c’era poco più di un decimo, sufficiente però per relegarlo al 4° posto) e in gara la strategia messa in atto dalla Ferrari gli ha proibito di tentate qualsiasi cosa. Voto 7, neutralizzato.
5° e primo delle Mercedes Russell, che ha il merito di tenersi dietro anche Verstappen (oltre che il compagno di squadra). Poteva fare di più con questa Mercedes? Probabilmente no, e allora voto 8.
Solo 6° Verstappen e questa è la vera sorpresa del fine settimana, con una Red Bull in difficoltà a trovare l’assetto giusto: l’olandese nell’ultimo, decisivo giro di qualifica commette anche un errore alla prima staccata, compromettendo ulteriormente le sue possibilità. Il resto, per stessa ammissione di Max, è stata tanta noia. Voto 6,5, ben tornato sul pianeta terra.
E poi Hamilton, 7° nonostante a ben guardare si sia qualificato ad appena 3 decimi e mezzo dalla pole position: questo fa capire il livello della competizione il sabato, e perché non ce la sentiamo di infierire troppo sul campionissimo inglese, che in gara voleva anche attaccare Verstappen ad un certo punto ma l’occasione è sfumata per un pasticcio nelle comunicazioni con il box. Certo il risultato resta tutt’altro che esaltante. Voto 6, sarà da vedere se il prossimo anno in rosso saprà ritrovare lo smalto dei giorni migliori.
Ancora a punti e “primo degli altri” Tsunoda, che una gara dopo l’altra sta costruendo davvero un bellissimo campionato: 8° in qualifica e “ovviamente” in gara, velocissimo e freddo il sabato, impeccabile la domenica. Voto 8,5, la crescita continua.
Nuovamente a punti anche Albon, anche lui eccellente in qualifica e bravo a non sciupare tutto in gara (o meglio, alla partenza della gara). Voto 8, conferma.
Infine a punti Gasly, nonostante l’attacco a di poco sopra le righe di Ocon al primo giro. Il francese ha avuto il merito di entrare in Q3 con una Alpine che almeno a Monaco è apparsa meno in difficoltà: è stato bello rivederlo tra i primi, voto 7,5.
Fuori dai punti, voto 5 ad Alonso, stavolta incapace di fare la differenza su una pista che premia il talento del pilota e nuovamente dietro a Stroll. Che succede?
Voto 5 però anche a Stroll, l’unico della truppa a commettere un errore in gara. È vero che poi ci ha fatto divertire sfruttando le gomme fresche per portare a casa un paio di sorpassi molto belli, però la macchia resta.
Voto 7 a Bottas e Sargeant per i sorpassi che ci hanno mostrato, rispettivamente su Sargeant stesso e su Zhou: grazie per averci risvegliato, anche se i ringraziamenti andrebbero condivisi con chi si è fatto passare lasciando un portone spalancato (unico modo per vedere un sorpasso a Monaco).
Voto 4 a Perez, perché va bene che la Red Bull non era a posto di assetto, ma non riuscire a passare nemmeno la Q1 è un risultato inaccettabile. Nel contatto dopo il via non ha colpe particolari, ma si trovava lì solo per colpa sua.
A proposito dell’incidente al primo giro, voto 4 a Magnussen che ha visto uno spazio pensando che Perez si sarebbe spostato al centro, invece il messicano ha allargato (come tutti i piloti) per impostare la successiva curva a sinistra. Il risultato è un bel conto salato per la Haas. A dir poco ottimista.
Infine voto 10 alla pista di Montecarlo il sabato: le qualifiche nel Principato sono sempre uno spettacolo straordinario, con distacchi minimi che rendono la sfida per la pole position estremamente incerta ed emozionante.
Voto 5 invece alla pista di Montecarlo la domenica, dove la gara è un trenino di monoposto più o meno sgranato che continua giro dopo giro senza che accada praticamente niente, anche perché le monoposto moderne difficilmente accusano problemi di affidabilità e anche i piloti oggi di rado sbagliano: resta il pit stop come unico elemento che può modificare la classifica, ma ieri di fatto non c’è stato essendo stato smarcato da tutti cambiando le gomme prima della seconda partenza. Così la vittoria di Leclerc con la Rossa passerà alla storia anche per essere stata una delle gare più noiose di sempre. La verità è che ha ragione Verstappen: sarebbe ora di valutare se si può fare qualcosa per creare almeno un punto di sorpasso in pista. Certo le strade di Monaco non sono i viali sconfinati di Baku, però uno studio di fattibilità andrebbe condotto, senza trincerarsi dietro la tradizione o il fatto “tanto è sempre stato così”.