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MONTECARLO - Gran Casinò Royale non è il titolo di un film di 007 ma l'ennesimo errore di strategia della Ferrari che poteva dominare la gara e invece deve accontentarsi di un secondo posto di Carlos Sainz dietro a Sergio Perez vincitore con la Red Bull. Per quanto riguarda Charles Leclerc che dalla pole è finito quarto, forse sarebbe il caso di rivedere le sue convinzioni sulla scaramanzia, visto come è andata la gara. Anzi le gare. Si parte in ritardo perché piove proprio 10 minuti prima del via. Dopo quasi un'ora di attesa si scatta con la safety car, perché si sa che quando piove si scivola e per un pilota da corsa, i rischi vanno eliminati, segno che pure nonna Abelarda può affrontare il via di un Gran Premio se lo standard è questo. Le Ferrari in testa controllano ma non dominano la gara. Intanto però sono due macchine davanti e a Montecarlo, con due macchine davanti, devi solo controllare. A meno che non ti chiami Red Bull e ti inventi qualcosa. Di aggressivo, come loro solito.
E così con un Perez che passa alle gomme intermedie e un Sainz che da secondo continua a dire che aspetta l'asciutto per un cambio solo, il messicano scavalca lo spagnolo e Leclerc comincia a pensare che qualcosa non gira a dovere. Secondo cambio gomme da incubo per la Ferrari. Rientra Sainz e monta le slick da asciutto al 21 giro e qui succede il famoso Casinò Royale, perché entra pure Leclerc ma quando ormai è in corsia box gli dicono di stare fuori, purtroppo non fa in tempo e così Leclerc si accoda, aspetta che servano il compagno e rientra pure dietro a Verstappen. Ci si ferma ancora perché Mick Schumacher decide di aprire in due la sua Haas spargendo pezzi dalla piscina fino al centro di Mentone per la caracca che tira contro le barriere. Pilota ok, per fortuna, ma al box Gunther Steiner comincia a pensare a chi glielo ha fatto fare a prendere il nome invece che un pilota (leggi danni record nel 2021 e botti da paura in Arabia Saudita poco tempo fa).
Si riparte con safety car sempre per lo stesso motivo di prima e le due Red Bull montano gomme medie nuove, in Ferrari scelgono le dure usate. Con la safety che si toglie dai piedi, Perez prende un certo margine fino a quando, a 10 minuti dalla fine, le gomme cominciano ad andare in pappa e Sainz dai due secondi di distacco recupera fino a pochi decimi. Ma a Montecarlo non si passa nemmeno se fai domanda in carta da bollo e con un trenino composto da Perez, Sainz, Verstappen e Leclerc, con tutti che cercano di passare tutti senza riuscirci, si arriva al traguardo al limite delle 2 ore di corsa (64 giri invece che 77) e Perez vince tirando un sospiro di sollievo mentre Sainz e Leclerc tirano un moccolo non riferibile. Tema: come perdere una gara che si poteva vincere, per lo svolgimento v abbiamo scritto quello Ferrari. Le altre posizioni. Russell ancora 5 e Norris 6 col giro veloce e il punto supplementare. Fare le pole, la 5 per Leclerc, anche a Montecarlo non è bastato. E per vincere bisogna essere perfetti, cosa che a Maranello purtroppo non sono ancora riusciti a raggiungere. Sipario, saluti e alla prossima a Baku il 12 giugno.
Foto di: Giuseppe Magni.