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Venerdì simile al Montmelò a Monte Carlo, con Charles Leclerc il più veloce in entrambe le sessioni, candidandosi al ruolo di favorito per le qualifiche, e avendo lo stesso passo che gli stava consentendo di andare in fuga in Spagna prima del ritiro. Alle sue spalle nelle FP2 Carlos Sainz, che trovandosi più a suo agio con la F1-75 di Barcellona, oltre a completare la doppietta della Rossa, ha accusato un distacco di soltanto 44 millesimi. Unica notizia negativa per la Ferrari, i problemi alla MGU-K di Bottas e Schumacher, che fanno scattare un nuovo campanello d'allarme sull'affidabilità. Secondo turno difficile per la Red Bull, che ha visto aumentare il suo gap con la Ferrari, con Sergio Perez come nelle FP1 davanti a Max Verstappen lontano da Leclerc, e più lento del compagno di squadra che nel long run. La prima risposta del week end è una Mercedes che quasi sicuramente non potrà inserirsi nel duello Red Bull-Ferrari nel Principato, con George Russell che l'ha piazzata in sesta posizione, più in difficoltà Lewis Hamilton, che ha sofferto il porpoising ed il comportamento della W13 sugli avvallamenti di Monaco.
La Ferrari nonostante il primo ed il terzo tempo di Leclerc e Sainz nelle FP1, ha lavorato molto prima della seconda sessione per migliorare il bilanciamento della F1-75. Questo lo vediamo già nel primo settore dove Leclerc fa la differenza in particolare alle curve di Massenet e del Casinò, infliggendo due decimi a Sainz. Subito all'inseguimento la Red Bull con Perez, vicinissimo alla spagnolo e più veloce di Verstappen, che come in tutto il giro non troverà il feeling con la RB18. Primo settore dai due volti per le Mercedes, con Russell più lento di Hamilton che era partito forte.
La situazione fra le due Ferrari si capovolge nella parte centrale. Sainz cercando più del compagno di squadra il limite, recupera i due decimi accusati nel T1. E' proprio nel secondo settore dove Leclerc ha il margine più grande per qualifiche, non avvicinandosi e sfiorando mai i muretti, prende due decimi, ed è più veloce soltanto di tre millesimi di Perez, con Verstappen che effettua l'unico lampo della sua simulazione di giro secco. Oltre a Leclerc anche la Red Bull nel T2 si è tenuta qualcosa per Sabato, utilizzando una mappatura più conservativa della Ferrari, avendo come nel rettilineo prima di curva 1, una top speed inferiore alle Piscine, mentre Perez e Verstappen sono più veloci di Leclerc e Sainz nelle curve lente. Nel T2 si ribaltano i valori anche in casa Mercedes, con Russell che fa un intermedio simile a Leclerc e Perez , mentre Hamilton per il traffico ed il saltellamento della W13, prende mezzo secondo dal compagno di squadra.
Il miglioramento del set-up rispetto alle FP1, permette a Leclerc e Sainz di sfruttare la trazione della F1-75 nelle curve lente del terzo settore, per piazzare l'uno-due della Ferrari. Invece il passo indietro nell'assetto della RB18, costringe la Red Bull a perdere un altro decimo nel T3, con Verstappen che faticando come nel primo settore in inserimento torna alle spalle di Perez. Intermedio vicino a quello del leader del mondiale per Russell, mentre Hamilton alza il piede per cercare di rilanciarsi, ma non riuscirà mai a mettere insieme un giro.
La Ferrari a differenza di Barcellona, vola anche nel breve long run fatto negli ultimi minuti, con i piloti, che visto le qualifiche saranno decisive, si sono concentrati più sul giro secco. Leclerc con le soft ha il miglior passo gara e fa il giro più veloce in 1.16.2 anche della simulazione gara, e Sainz negli ultimi minuti stampa lo stesso crono con le Hard. Leclerc a parità di mescola infligge quattro decimi a Verstappen, che poi ha fatto due buoni 1.17.1, dimostrando quando è passato alle medie, che con il bilanciamento delle FP2 è andato in crisi, avendo un ritmo di due decimi inferiore a quello di Perez. Norris sorpresa di giornata non si conferma nel long run, dove la Mercedes ribadisce che non può lottare con Red Bull-Ferrari come in Spagna, con Russell che prende otto decimi dalla Ferrari, e Hamilton che non ha l'ottimo passo di Domenica che mezzo secondo da Perez.