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MONACO - Vado la sbatto e torno. Il sabato di Charles Leclerc resterà impresso nella memoria a lungo. Il ritorno in pole position di una Ferrari risale al 2019, a Monaco poi è un evento che resta negli annali e come regalo per il 76 esimo compleanno di Piero Ferrari è stato davvero gradito. Peccato l'incidente e i dubbi sulla rimessa in fase della vettura, perché la botta è stata forte.
Una toccata in ingresso della seconda chicane delle piscine, la sospensione anteriore che si rompe e la macchina, priva di direzione, che picchia duro contro le barriere. La speranza è che non si debba sostituire il cambio perché potrebbe scattare una penalizzazione di 5 posti in griglia e sarebbe un peccato davvero. La Ferrari ha piazzato Sainz in quarta posizione, quindi avere una rossa in prima fila e una in seconda apre prospettive incredibili fino a qualche tempo fa. Lo spagnolo, per giunta, era particolarmente nero per aver perso qualcosa nel giro buono e non aver segnato un tempo più vicino a quello del monegasco.
E questo spiega in parte perché le Mercedes non sono state competitive perché la loro sospensione anteriore influisce sull'aerodinamica in maniera molto più forte rispetto alla Ferrari. Bravi a Maranello senza dubbio, bravo Leclerc che aveva bisogno di un momento simile e bello anche per il mondiale perché al solito dualismo Hamilton Verstappen, adesso ha qualcosa di nuovo e più intrigante per i tifosi italiani.
Leclerc ha comunque meritato la pole, ha guidato forte in tutto il week end e la Ferrari è apparsa stabile e competitiva. Merito senza dubbio di una buona trazione dovuta alla modifica delle sospensioni posteriori, ma a Montecarlo la modifica degli angoli di caster della sospensione anteriore, ha consentito un miglior inserimento nella zona della chicane e dei tornantini. In più avere la macchina con un passo più corto rispetto a Mercedes e Red Bull la rende più agile, quindi gli ingredienti c'erano tutti e la Ferrari li ha semplicemente raccolti al meglio.
Monaco ha fatto sorridere anche Norris, con una McLaren sempre veloce, e un Antonio Giovinazzi che segna un 10 tempo guidando in maniera perfetta la sua Alfa Romeo. Il pilota pugliese non ha sbagliato nulla e anzi in Q1 era pure nono. In Q3 ha preferito conservare la macchina evitando di prendere rischi enormi. Per lui e la squadra è una sorta di vittoria e la possibilità di andare a punti in una gara dai risvolti sempre a sorpresa.
Per quanto riguarda Verstappen c'è disappunto: "Avevo segnato il primo settore record, stavo tirando fuori tutto il meglio quando la bandiera rossa mi ha bloccato. Parto in prima fila e la gara è lunga, fare la pole a Monaco sarebbe stato bello, credo sarà una bella gara". Delusione per Alonso e Ricciardo. I due stanno patendo oltre il dovuto. Fernando non riesce a entrare in sintonia con la sua Alpine e Daniel fatica a reggere il passo di Norris che invece si trova a suo agio con la McLaren. Parlare di crisi è prematuro, ma serve che qualcosa accada prima che i due diventino un retaggio del passato...