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«Onestamente non so perché il team abbia deciso di non farmi tornare in pista. Per me è un momento abbastanza difficile, visto che questa è la mia gara di casa. Su un tracciato come quella di Monaco e in generale non possiamo permetterci di essere fuori alla Q1. Non si può tornare indietro, ma è una situazione difficile, e domani la gara sarà ostica, visto che qui è difficile sorpassare». Le speranze di Charles Leclerc di ben figurare nella corsa di casa, il Gran Premio di Monaco, si sono infrante con l'eliminazione alla Q1.
Un risultato, questo, frutto di un clamoroso errore di valutazione della Ferrari, che non ha fatto uscire in pista Leclerc a fine Q1 non tenendo conto dell'evoluzione della pista e del fatto che questo potesse farlo precipitare in classifica. A domanda in merito, Leclerc ha chiarito la dinamica dal suo punto di vista: «Io ho chiesto via radio se fossero sicuri che non farmi fare un altro tentativo fosse la scelta giusta, visto che avevo un decimo e mezzo di margine: non ho avuto risposta».
Al silenzio da parte del team, forse distratto dalle ambasce di Vettel, anch'egli in zona eliminazione a fine Q1, è seguita poi una comunicazione terribile per Leclerc: «Ad un minuto dalla fine - spiega il monegasco - dopo avermi rassicurato in precedenza, mi hanno fatto sapere che il miio tempo non era sufficiente per passare alla Q2 e non c'era più tempo per rimediare. Sono molto deluso». Leclerc scatterà dalla sedicesima posizione in griglia: migliorare il terzo posto colto da Louis Chiron, che dal 1960 detiene il miglior piazzamento per un monegasco nel Principato, diventa sostanzialmente impossibile.
Si parlava delle difficoltà di Sebastian Vettel: dopo il botto nelle FP3, il tedesco della Ferrari ha rischiato l'eliminazione alla Q1 ed è stato protagonista di diverse sbavature in qualifica, che non gli hanno permesso non solo di insidiare la Mercedes, ma neanche di battere Max Verstappen. «Se sei quarto a Montecarlo è una buona notizia, è ben peggio partire molto indietro. Sappiamo che gran parte del lavoro doveva essere fatta oggi, e abbiamo provato a dare tutto», ha dichiarato Vettel.
Io ho chiesto via radio se fossero sicuri che non farmi fare un altro tentativo fosse la scelta giusta, visto che avevo un decimo e mezzo di margine: non ho avuto risposta
«Nella Q1 eravamo tutti molto vicini, e perdere una macchina per domani è stato un gran peccato - spiega Vettel -. Credo che la pista sia migliorata più di quanto ci aspettassimo. Ci è mancato poco che non rimanessimo fuori con entrambe le macchine. Dopodiché non avevamo la velocità: ho faticato a far funzionare le gomme e a trovare il giusto feeling con la vettura. Non voglio dare la colpa a nessuno tranne me. L'anteriore oggi non andava. Dobbiamo cercare di stringere i denti e trovare la quadra: stamattina siamo andati bene, questo pomeriggio no».
«Il team ha fatto un lavoro straordinario sistemando la macchina che avevo danneggiato stamani in tempo per la qualifica. Al momento non siamo nelle condizioni di forma che vorremmo, quindi è facile criticare quando ci si trova in queste situazioni. Capita quando si è al limite: quando si ha più margine si può essere meno aggressivi», ha aggiunto Vettel, in pole a Monaco solo una volta in carriera.