F1, GP Monaco 2019: le pagelle di Montecarlo

Pubblicità
I promossi e i bocciati di Montecarlo nelle pagelle del Gran Premio di Monaco
27 maggio 2019

Quello tra Hamilton e Verstappen è stato un duello infinito, una sfida di nervi prima ancora che di velocità pura, con l’inglese davanti ma in crisi con le gomme e l’olandese prima in attesa degli eventi, poi sempre più insistente, man mano che i giri passavano. Ma contro un Hamilton così, nemmeno il prodigio olandese poteva fare qualcosa, non su queste stradine almeno. E allora voto 10 ad Hamilton, per la pole artigliata all’ultimo tentativo al sabato, che da queste parti vale mezza vittoria, e per una gara difficile e bellissima, anche se è stavolta non è stato il più veloce in pista, anzi. Ora l’inglese è già in fuga nel Mondiale, e nessuno ha l’auto o il talento per acciuffarlo. Campionissimo.

Voto 9 a Verstappen, che sarebbe un dieci se non fosse per quello sciagurato tentativo di sorpasso nel finale, che poteva costare una bellissima gara a lui e ad Hamilton: però ci stava fare almeno un tentativo. Come ci stava uscendo dai box azzannare famelico la posizione di Bottas, a costo di prendersi lo spazio necessario a ruotate. Il risultato concreto, conteggiati i 5 secondi di penalità, è un 4° posto dimenticabile, ma la sua gara è da ricordare. Grintosissimo.

Chi ha sperato a lungo in un patatrack davanti a lui è stato Vettel, alla fine 2° più per disgrazie altrui (la foratura lenta di Bottas e la penalizzazione di Verstappen) che non per meriti propri. Si dirà che Monaco è anche questo, ed è vero, ma questo 2° posto è davvero bugiardo, con una Ferrari lenta e il tedesco piantato nelle barriere al sabato mattina e poi di nuovo intento a “biaciarle” nell’ultimo tentativo in Q3. Insomma, un po’ di pasticci, ma voto 7 per la presenza sul podio, a prescindere da tutto.

Il pasticcio più grosso del fine settimana comunque l’ha combinato il box di Maranello, quando ha pensato bene di tenere fermo Leclerc mentre gli altri continuavano a migliorare. Una strategia rischiosissima e che tra l’altro non si capisce bene quali grandi vantaggi avrebbe potuto portare… voto 4, oltre alla macchina manca la lucidità.

Ritiro per Charles Leclerc a Monaco
Ritiro per Charles Leclerc a Monaco
Naviga su Automoto.it senza pubblicità
1 euro al mese

A quel punto il monegasco, partito praticamente dalla sua camerette, aveva addosso la carogna che si vede solo nei grandissimi quando sentono di essere vittime di un’ingiustizia. Peccato che a Monaco ci sia ben poco da inventarsi: Leclerc ha provato a farsi strada, consapevole di avere poco o niente da perdere e regalandoci due sorpassi bellissimi. Al terzo tentativo le cose sono andate male, ed effettivamente spazio non ce n’era per passare, anche se la stessa manovra gli era appena riuscita su Grosjean. Voto 7 per la grinta e le emozioni che ci ha regalato, anche se forse con un po’ di pazienza qualche punto avrebbe potuto portarlo a casa. Vittima.

Ah… comunque c’era anche Gasly in gara. Se ne sono accorti tutti quando ha fatto il giro veloce, con gomme nuove: il francese dopo un inizio tribolato ha raddrizzato un po’ le cose, ma il suo rendimento rimane lontanissimo da quello di Verstappen. E allora voto 6,5, senza infamia e senza lode.

Bello invece il 6° posto di Sainz, sempre più solido con una McLaren in lenta ma costante crescita: voto 7,5 conferma.

E una splendida prova è anche quella che ha visto protagonisti Kvyat e Albon, entrambi in Q3, entrambi bravi a non commettere errori, anzi ad approfittare dei problemi altrui per portare a casa un risultato che per la Torso Rosso “è tanta roba”, considerando che il team di Faenza si è messo alle spalle la Renault nella classifica costruttori e ha agganciato la Haas. Voto 7,5 per entrambi, con Albon che meriterebbe mezzo punto in meno per essere dietro al compagno di team, ma considerando che stiamo parlando di un debuttante su cui nessuno alla vigilia del campionato avrebbe scommesso 10 euro è giusto essere un po’ generosi con lui. Bravissimi.

Ricciardo a punti a Montecarlo
Ricciardo a punti a Montecarlo

9° Ricciardo, e il fatto che con questa Renault sia un risultato tutto sommato discreto la dice lunga sulla crisi tecnica del team. L’australiano anche a Monaco ha fatto del suo meglio, anche se più che nuovi aggiornamenti tecnici probabilmente non aspetta altro che questo Mondiale finisca… E siamo solo a maggio. Voto 6,5 per la pazienza.

Voto 6 a Grosjean, che senza una penalizzazione stupida per avere toccato la linea bianca uscendo dai box avrebbe potuto chiudere 9°. Il peccato più grande però il francese lo commette al sabato, quando si becca 7 decimi (!) dal compagno di squadra in Q2, rimanendo fuori dalla Q3. Stavolta Grosjean è stato più fortunato che bravo… Pasticcione.

Fuori dai punti, voto 5 all’Alfa Romeo che da quando la F1 è sbarcata in Europa sembra irriconoscibile rispetto alla splendida realtà vista nelle prime gare: cosa sta succedendo? E voto 4 a Giovinazzi perché beccarsi una penalizzazione al sabato per aver ostacolato un avversario e un’altra la domenica per avere provocato un testacoda è un po’ troppo. Parliamoci chiaro: al di là delle potenzialità del mezzo a disposizione, gli altri debuttanti di quest’anno (Norris e Albon, Russel è semplicemente ingiudicabile poveretto…) stanno correndo molto meglio. E soprattutto, se Giovinazzi - che lo ricordiamo, è lì perché imposto dalla Ferrari, quindi dal fornitore del motore e indirettamente azionista di maggioranza del team - non avesse passaporto italiano, metà della stampa nazionale ne avrebbe già invocato la sostituzione. Con questo non diciamo che Giovinazzi non meriti la F1: merita una possibilità, seria come quella che sta avendo quest’anno, per ciò che ha mostrato di buono in F2 e F3, però il suo rendimento al momento rimane al di sotto della sufficienza. In realtà, tempi alla mano, il pugliese viaggia quasi sui livelli di Raikkonen: manca però la capacità di “mettere tutto insieme” nel momento giusto. Questione di esperienza forse (quante gare dura la scusa della fortuna?) però la nuova generazione di piloti ha reso terribilmente breve il tempo di apprendimento concesso in F1. Antonio, sta a te.

GP Monaco 2019, le pagelle

Hamilton 10

Verstappen 9

Sainz 7,5

Kvyat 7,5

Albon 7,5

Vettel 7

Leclerc 7

Ricciardo 6,5

Gasly 6,5

Grosjean 6 

Alfa Romeo 5

Ferrari 4

Giovinazzi 4

Pubblicità