Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
«Questa è stata la gara più difficile che abbia mai corso. Ad ogni modo, ho lottato con lo stesso spirito di Niki: è stata una persona fondamentale per il nostro team nella crescita che ci ha portato dove siamo oggi. So che anche lui si toglierebbe il cappello. Penso che lui oggi ci abbia guardati e volevo renderlo orgoglioso. Niki ci manca davvero tantissimo». È una vittoria nel segno di Niki Lauda, quella di Lewis Hamilton nel Gran Premio di Monaco: l'inglese, che ha corso con un casco che omaggia quello del pilota austriaco, lo ha omaggiato nel migliore dei modi.
Un successo, quello di Hamilton, decisamente sudato: l'inglese, in ambasce con gli pneumatici medi, alla fine si è dovuto vedere dagli attacchi di Verstappen. «Avevo le gomme senza vita, erano vuote - spiega Hamilton -. Mi è venuto in mente il 2007, quando la McLaren mi lasciò in pista per un tempo infinito. A dire la verità, non sarei voluto rientrare a cambiare le gomme: lo feci qualche anno fa mentre ero in testa alla gara e ho perso la corsa: ho imparato dai miei errori. Non potete capire quanto sottosterzo avessi: la macchina non curvava».
«Ad ogni modo, il team è stato straordinario in queste prime sei gare: sono fiero di far parte di questa scuderia e di far brillare la Stella d'Argento», ha aggiunto Hamilton, che ha poi commentato il contatto con Verstappen a fine corsa, per fortuna senza conseguenze per entrambi. «Max alla fine si è buttato un po' tardi, l'ho visto all'ultimo momento. Ci siamo toccati, ma alla fine è andata bene».
Sorride anche Sebastian Vettel: il tedesco della Ferrari, autore di una gara senza sbavature, è stato promosso in seconda posizione grazie alla penalità comminata a Verstappen. «Non è stata una gara facile da gestire - ha spiegato Vettel - a Montecarlo può succedere di tutto. Ho visto il ruota a ruota di Verstappen e Bottas ai box, e ho pensato che avessimo una chance per salire sul podio. Siamo riusciti a sfruttare la situazione a svantaggio di Valtteri, e poi abbiamo cercato di mantenere la posizione e di mettere pressione a Max, vista la penalità».
Ho lottato con lo stesso spirito di Niki: è stata una persona fondamentale per il nostro team nella crescita che ci ha portato dove siamo oggi
Il ritmo per fare più di così non c'era, aggiunge Vettel: «Ho faticato un po', avrei voluto mettere più pressione, ma le mie gomme hanno cominciato a soffrire. In ogni caso, abbiamo avuto meno problemi nella gestione degli pneumatici rispetto a Verstappen e ad Hamilton. Alla fine il risultato ottenuto è eccezionale per me e il team, anche se siamo consapevoli di avere ancora molto da fare: non siamo abbastanza veloci rispetto ai nostri avversari. Credo che Niki oggi sarebbe contento: ci mancherà tantissimo, è un'icona. Rivolgo il mio pensiero a lui e alla sua famiglia».
Terza posizione per Bottas, penalizzato dall'unsafe release di Verstappen. «Per me è stato un weekend deludente -spiega Bottas - avevo tanta velocità, però sono state le piccole cose a fare la differenza in negativo. Ho dovuto fermarmi dopo Lewis, e ho perso del tempo; poi Max mi ha fregato in pitlane e non mi ha lasciato spazio. Ho rimediato una foratura e sono finito nel traffico. Alla fine ho cercato solo di portare la macchina al traguardo».