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La Formula 1 torna finalmente in pista a pochi giorni di distanza dallo scorso round ad Austin per il suo ventesimo appuntamento stagionale, il secondo della tripletta americana, il Gran Premio del Messico. Dopo una prima sessione di prove libere con tanti rookie in pista, le FP2 sono state dedicate ai test Pirelli per deliberare le gomme del 2025. A dettare il passo è stato Carlos Sainz davanti ad Oscar Piastri e Yuki Tsunoda.
Nella prima sessione di libere, molti sono stati i rookie in pista; nelle FP2 sono tornati tutti i piloti ufficiali, ma il lavoro si è concentrato sui test Pirelli che dovrà raccogliere dati importanti per poi deliberare in merito alle mescole della prossima stagione di Formula 1. Proprio per questo motivo, la durata della prova è stata aumentata a novanta minuti e non solamente sessanta. I team, oltre ai normali treni di gomme 2024, hanno testato due set ulteriori con gli pneumatici 2025, che saranno più prestazionali ed affidabili della precedente versione, oltre alla mescola C6, la più morbida messa a punto da Pirelli. I piloti dovranno portare a termine cinque tornate, con due giri di preparazione, un time attack, e poi due giri di cool down, realizzando poi dodici giri in simulazione passo gara.
La priorità è stata data ai test di Pirelli, lasciando ai piloti che non hanno girato nelle FP1 lasciando le loro monoposto ai rookie orientativamente solamente trenta minuti per lavorare sulla simulazione lung run e time attack per la preparazione del weekend. Sfortunato per questo motivo Charles Leclerc che, dopo aver atteso ai box che i meccanici finissero di riparare la sua SF-24 incidentata da Oliver Bearman, ha visto il tempo a disposizione per preparare il proseguo del Gran Premio ridursi ulteriormente con la bandiera rossa causata da George Russell. Il pilota numero #63 ha perso il controllo della sua Mercedes al passaggio nello snake di curva 10-11, spingendo eccessivamente sul cordolo finendo nelle barriere. Questo incidente di Russell peggiora la situazione nel box di Toto Wolff dato che avevano già dovuto fare un passo indietro con il “pacchetto Singapore”, dunque privo di aggiornamenti del Texas visto che ha danneggiato le ultime specifiche, che dovrebbero essere riparate in vista del prossimo appuntamento in Brasile.
Sessione finita prematuramente per Max Verstappen che, dopo un primo momento in cui sembravano risolte le problematiche con la sua power unti, è dovuto rientrare ai box per trovare una soluzione in vista delle FP3 e delle qualifiche di domani sera. FP2 molto positive per la Scuderia Ferrari che, nonostante la gomma proto, ha avuto un ottimo passo gara, migliorando anche il time attack; leggermente più arretrata la McLaren che però precede la Mercedes di Lewis Hamilton, mentre George Russell non ha preso parte alla sessione, proprio come Alexander Albon che ha gravemente danneggiato la sua Williams, su cui i meccanici stanno ancora lavorando.
GEORGE RUSSELL IN THE WALL! 😱
— Formula 1 (@F1) October 25, 2024
The Mercedes drops it on the kerb and spins into the barriers at high-speed. Russell is out of the car.
Red flag 🔴#F1 #MexicoGP pic.twitter.com/laAujs98wc
Al termine dei novanta minuti a diposizione, il più veloce di queste FP2 atipiche è stato Carlos Sainz con un crono di 1: 17.699, che batte di quasi due decimi la McLaren di Oscar Piastri e la Visa Cash App di Yuki Tsunoda. Quarto tempo per Charles Leclerc che precede Lando Norris, Kevin Magnussen, Lewis Hamilton, Valtteri Bottas, Sergio Perez e Liam Lawson a concludere la top 10. Undicesimo tempo per Fernando Alonso, seguito da Nico Hulkenberg, Esteban Ocon, Lance Stroll, Franco Colapinto, Pierre Gasly, Zhou Guanyu, George Russell, Max Verstappen ed Alexander Albon.
Good Sainz for Ferrari this weekend 👏
— Formula 1 (@F1) October 25, 2024
Carlos tops FP2, with just a thousandth between Oscar and Yuki behind 😁#F1 #MexicoGP pic.twitter.com/nUFXNRby81