F1, GP Messico 2022: le pagelle

F1, GP Messico 2022: le pagelle
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Ecco i promossi e i bocciati del Gran Premio del Messico 2022 di Formula 1
31 ottobre 2022

Mentre qualcuno vorrebbe mettere in discussione il valore del suo primo titolo iridato per una questione di scontrini, Verstappen zittisce tutti con l’ennesima prova da campionissimo: imprendibile il sabato, in gara parte bene e s’invola verso la 14° vittoria stagionale, record assoluto figlio certamente di un calendario dilatatosi a dismisura, ma che fa comunque una certa impressione anche e soprattutto pensando a come era iniziata l’annata per l’olandese. Voto 10 e lode, imprendibile.

Ad un certo punto si era illuso di prenderlo Hamilton, ma si trattava appunto di mera illusione, anche se l’idea di base era buona: il problema è che contro questa Red Bull, o meglio contro il binomio Verstappen-Red Bull, non ce n’è per nessuno. L’inglese però, nel week end che ha visto la migliore Mercedes dell’anno, ci ha provato fino in fondo: astuto il suo sorpasso a Russell poco dopo il via, il resto è un lunghissimo inseguimento. Non è bastato, ma il 7 volte campione del mondo è sempre lui… Voto 10 per averci provato.

Terzo di fronte al pubblico di casa Perez, che però anche nella gara di casa ha dimostrato di avere un altro passo rispetto a Verstappen, e non in senso positivo: 4° in qualifica, in gara recupera su Russell ma non riesce nemmeno a impensierire Hamilton. Questione di pochi decimi al giro, ma in F1 contano eccome. Voto 7 perché il messicano non sbaglia niente, ma l’obiettivo minimo era il 2° posto.

Solo 4° Russell, che aveva un po’ illuso in qualifica, poi al via si fa fregare da quel marpione di Hamilton di cui non riesce oggettivamente a tenere il ritmo, fino a cedere anche a Perez. Peccato perché il podio forse era alla sua portata. Voto 7 per un fine settimana comunque positivo.

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E voto 7 per l’impegno a Sainz, che nel fine settimana più complicato per la Ferrari mostra se non altro una grande solidità personale, non commettendo errori e massimizzando il risultato. Che è modesto, modestissimo, ma questo non è certo imputabile allo spagnolo.

Voto 6 invece a Leclerc, che comincia subito male sbattendo nelle libere e forse i mancati km di prova spiegano almeno in parte un assetto a dir poco complicato, che costringe il monegasco a continue correzioni. Uno spettacolo vederlo al replay dal divano di casa, molto meno bello per lui al volante probabilmente. Perché solo 6 allora? Perché in qualifica compromette il giro con errorini continui qua e là e anche in gara al netto dell’ottima partenza fatica più di Sainz. Voltiamo pagina che è meglio.

Settimo posto a sorpresa per Ricciardo, che non avendo niente da perdere rischia le soft per la seconda parte di gara e con quelle gomme riesce a rimontare fino a essere “primo degli altri”. Certo, la tamponata a Tsunoda è frutto di un evidente errore di valutazione e ormai potrebbe anche arrivare a podio in retromarcia e sarebbe comunque troppo tardi, però è bello e triste insieme rivederlo protagonista. Voto 7 per affetto.

Voto 6,5 a Ocon, che anche in Messico va a punti ma resta dietro ad Alonso, per lo meno finché lo spagnolo è in gara (per lui voto 7,5 per la prestazione e l’impegno): coraggio che forse con Gasly il prossimo anno sarà un po’ più semplice.

A punti anche Norris, stavolta dietro a Ricciardo complice una strategia più conservativa. Voto 6,5, senza infamia e senza lode.

Chiude la zona punti Bottas: autore di una qualifica spettacolare (6°), in gara parte male anche se rimane sempre in zona punti, e soprattutto almeno in un paio di occasioni dimostra di essere il solito timidone quando qualcuno si avvicina a lui o si tratta di entrare di cattiveria. La velocità c’era, ma un pilota più aggressivo probabilmente avrebbe portato a casa qualche punto in più: nel dubbio voto 7 soprattutto per il sabato.

Fuori dai punti, voto 5 a Gasly per l’ennesima penalità, evitabile tra l’altro se avesse restituito subito la posizione. 

E voto 5 anche a Zhou, che per tutto il fine settimana resta impantanato nella seconda metà del gruppo mentre il suo compagno mostra che stavolta la monoposto poteva fare ben di più.

Per il resto, voto 10 al pubblico del Messico, davvero encomiabile per come sosteneva Perez giro dopo giro, e voto 5 a chi ha disegnato il complesso all’interno dello stadio: ogni anno che la F1 corre in Messico è difficile non mettersi a piangere (o a ridere, fate voi) per come è stata distrutta una delle curve più belle di sempre per realizzare un’assurda gimcana che nemmeno dentro ad un parcheggio dell’Ikea…. Resta da chiedersi per cosa si esaltino le migliaia di spettatori nell’anfiteatro circostante vedendo passare le monoposto a passo d’uomo giro dopo giro senza mai un minimo di “azione”. 

GP Messico, le pagelle

Verstappen 10 e lode

Hamilton 10

Alonso 7,5

Perez 7

Russell 7

Sainz 7

Ricciardo 7

Bottas 7

Ocon 6,5

Norris 6,5

Gasly 5

Zhou 5

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