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Lewis Hamilton ha vinto il quinto titolo mondiale della sua carriera al termine di quella che probabilmente è stata la peggior gara della stagione per lui e la Mercedes, il Gran Premio del Messico. Dopo una partenza bruciante, Hamilton è andato in difficoltà con entrambi i compound usati nella corsa: il graining spiccato accusato dall'inglese gli ha impedito di avere un ritmo competitivo durante la corsa. Il quarto posto, dopo i sorpassi subiti da Vettel e Ricciardo, non è certo il modo in cui Hamilton sperava di festeggiare al termine di una stagione vincente.
A vincere la corsa è stato Max Verstappen: già vincitore in Messico lo scorso anno, l'olandese si è rifatto della beffa della pole position sfumata all'ultimo con un'ottima partenza, che gli ha consentito di prendere subito la testa della corsa. Quando le mancanze prestazionali del motore Renault non si fanno sentire, la bontà telaistica della RB14 si fa notare, specie con altissimo carico aerodinamico. Un weekend molto positivo per lui.
Non si può dire altrettanto del compagno di squadra di Verstappen, Daniel Ricciardo, costretto al settimo ritiro stagionale per l'ennesimo problema tecnico occorso sulla sua vettura a pochi giri dal termine della corsa. La frustrazione nel post gara era evidente: quasi in lacrime, Ricciardo ha dichiarato di voler lasciare il sedile a Gasly in anticipo di due corse. Certo non l'esito sperato dopo la fantastica pole di sabato e l'ottima gestione delle supersoft con una sosta in meno che avrebbe regalato alla Red Bull una doppietta.
Sebastian Vettel vede spegnersi del tutto le speranze mondiali al termine di una delle sue corse migliori degli ultimi tempi, nella quale si è tolto anche la soddisfazione di superare Hamilton. Il terzo posto di Kimi Raikkonen regala alla Ferrari un doppio podio che tinge di rammarico la fine della stagione, ma infonde allo stesso tempo speranza per il prossimo anno. La lotta per il mondiale costruttori, poi, non è ancora finita.
Parliamo di questo e molto altro con il nostro inviato F1, Paolo Ciccarone, nell'ultima puntata di DopoGP F1.