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ll venerdì di città del Messico sorride alla Red Bull: Max Verstappen e Daniel Ricciardo hanno occupato le prime due posizioni della classifica in entrambe le sessioni di prove libere disputate oggi. 1'16"720 è il crono ottenuto dall'olandese nelle FP2. Se le prestazioni del team di Milton Keynes convincono, non si può dire lo stesso dell'affidabilità: a pochi minuti dal termine delle FP2, Verstappen è stato fermato da un problema tecnico.
Se le prestazioni della Red Bull stupiscono fino ad un certo punto - il team è sempre stato piuttosto competitivo in Messico: lo scorso anno a vincere qui fu proprio Verstappen - a destare sorpresa sono certamente le performance della Renault, capace di piazzare i propri piloti nelle posizioni alte della classifica nelle FP2. Carlos Sainz è terzo, mentre Nico Hulkenberg quinto. A separarli troviamo Sebastian Vettel, della Ferrari.
Il suo rivale per il titolo, Lewis Hamilton, si è classificato in settima posizione, dietro a Brendon Hartley, della Toro Rosso. Completano la top ten il vincitore di Austin, Kimi Raikkonen, in forza alla Ferrari; il compagno di squadra di Hamilton, Valtteri Bottas; e il messicano della Force India, Sergio Perez. Undicesimo è il suo vicino di box, Esteban Ocon: seguono Romain Grosjean, della Haas; e il monegasco della Sauber, Charles Leclerc.
Quattordicesima posizione per Pierre Gasly, della Toro Rosso, davanti a Stoffel Vandoorne, della McLaren, e al canadese della Williams, Lance Stroll. Marcus Ericsson, della Sauber, diciassettesimo, ha preceduto Sergey Sirotkin, della Williams. Chiudono la classifica lo spagnolo della McLaren, Fernando Alonso, e Kevin Magnussen, in forza alla Haas.
Un elemento importante per le strategie di gara emerso nelle prove libere del venerdì è l'accentuato e rapido degrado delle hypersoft, il compound più tenero della gamma di Pirelli, al debutto in Messico.