F1, GP Messico 2017: Ferrari, si combatte fino alla fine

F1, GP Messico 2017: Ferrari, si combatte fino alla fine
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La pole di Vettel in Messico è il simbolo del fatto che la Ferrari non vuole mollare
28 ottobre 2017

MEXICO CITY - Una pole position storica forse non basterà alla Ferrari, però vedere Sebastian Vettel partire davanti a tutti nel GP del Messico, gara che potrebbe assegnare il 4 titolo mondiale ad Hamilton (terzo alle spalle di Verstappen), è segno che non si lascia nulla al caso e si combatte fino alla fine.

E' stata una pole storica, perché la Ferrari in Messico non la faceva dal 1970, Clay Regazzoni, e perché in un momento in cui i ritiri per problemi meccanici hanno dato il colpo del KO alla Ferrari, tornare davanti a tutti con forza fa bene al morale e fa capire che si è tornati ai livelli dei mesi scorsi. Certo è solo, fra virgolette, una pole position ma anche se la gara è domenica (partenza alle 20 ora italiana) stare davanti è sempre meglio che inseguire.

A questo punto per Hamilton basterebbe controllare Vettel e portare in fondo la corsa. Gli basta un 5 posto per avere la matematica certezza di essere campione del mondo. Conoscendo Lewis vorrà imporsi totalmente, Vettel non ha niente da perdere e fra i due litiganti potrebbe spuntare Verstappen che è finito sotto indagine per aver ostacolato Bottas durante le qualifiche. Almeno è quello che hanno pensato i commissari visto che all'ingresso della zona lenta dietro ai box.

Verstappen si è tenuto sul lato sinistro della pista lasciando a Bottas tutto lo spazio necessario, salvo poi vedere il finlandese della Mercedes arrivare lungo e rientrare poi ai box perché il giro era rovinato. Ma in questo momento Verstappen è nella lista nera della FIA che lo ha già costretto a chiedere scusa per aver dato dell'idiota al commissario che negli USA gli ha tolto il podio.

Una pole position storica forse non basterà alla Ferrari, però vedere Sebastian Vettel partire davanti a tutti nel GP del Messico, gara che potrebbe assegnare il 4 titolo mondiale ad Hamilton (terzo alle spalle di Verstappen), è segno che non si lascia nulla al caso e si combatte fino alla fine

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Quindi più che una infrazione è un regolamento di conti fra i commissari e un pilota che è aggressivo e insolente ma che mostra un talento enorme quando ha un volante in mano, vedi il compagno Ricciardo che si è preso quasi un secondo a parità di macchina solo perché Max ha capito come riscaldare le gomme e Daniel no. Per il resto poco da aggiungere: tutto dipenderà al solito dalla partenza, da come Hamilton vorrà impostare la gara, ovvero se vuole stravincere oppure se controlla e porta a casa il malloppo pieno. Per Vettel, invece, non gli resta che vincere per dare un sapore diverso a una stagione incredibile.

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