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MEXICO CITY - E' finita come si pensava, ma non nel modo in cui si credeva. Hamilton campione del mondo per la quarta volta e Sebastian Vettel invece che sul podio nel girone dei dannati a inseguire e recuperare una toccata nelle prime fasi di corsa. Vedere Vettel con la Ferrari partire dalla pole e Hamilton subito dietro in seconda fila, faceva prevedere un duello di altissimo livello. Invece tempo due curve, una toccata multipla prima contro Verstappen e poi contro Hamilton, e per i due contendenti iridati è cominciata la corsa in salita.
Con Verstappen in testa alla gara, meritato vincitore senza rivali, per Vettel e Hamilton è cominciata la rincorsa. Alla fine il quarto titolo mondiale è nelle mani di Lewis, che raggiunge proprio Sebastian e Prost con 4 corone iridate, ma per come si è svolta la corsa, non era del tutto scontato. Dopo la toccata alla seconda curva, in cui Hamilton a caldo ha pure accusato Vettel di averlo fatto apposta "Mi ha toccato da dietro, lo ha fatto deliberatamente" ha urlato via radio al suo box, uno, il ferrarista, ha cominciato una rimonta a suon di giri veloci. L'altro, il pilota Mercedes, si è trovato in fondo al gruppo a faticare nei sorpassi con piloti che di solito vede solo alle riunioni col direttore di gara.
Vettel ha recuperato fin tanto che ha potuto fino al quarto posto, subito dietro il compagno Raikkonen, terzo e anonimo dietro a Bottas, anche lui poco appariscente. Ma le premesse erano altre. La pole position ottenuta con autorevolezza, il passo gara del tedesco (Raikkonen non pervenuto stavolta), il via da prendere con calma senza abboccare alla trappola Verstappen come accaduto a Singapore. Invece poco dopo, complice un via poco felice per la Ferrari, si è quasi ripetuta la stessa scena già vista. Verstappen è entrato all'esterno di Vettel alla prima curva, ha mantenuto la traiettoria e ha lasciato lo spazio al ferrarista che lo ha toccato con l'ala anteriore, Hamilton si è infilato in mezzo visto il varco e si era messo in caccia di Verstappen ma Vettel in uscita di curva ha dato un'altra botta stavolta sulla Mercedes, forando la gomma posteriore di Lewis.
Sul finire Lewis Hamilton si è permesso pure di lottare a ruotate con Alonso per la nona posizione, un duello inutile per la classifica, importante per il morale di entrambi, per dimostrare che si è piloti, si combatte e si lotta per la posizione
Il ritorno ai box fin dal primo giro, cambio musetto e gomme per Vettel, gomme per Hamilton, e la rincorsa iridata poteva partire. Nulla da fare per Vettel e la Ferrari, che archiviano una gara che poteva dare di più in una stagione che ha dato tanto di più. Sul finire Lewis Hamilton si è permesso pure di lottare a ruotate con Alonso per la nona posizione, un duello inutile per la classifica, importante per il morale di entrambi, per dimostrare che si è piloti, si combatte e si lotta per la posizione. Roba da alta scuola, rischiosissimo, nessun regalo a nessuno. A sancire, se fosse stato necessario, che Lewis Hamilton è stato il migliore in pista e che il quarto titolo mondiale, a quasi dieci anni dal primo titolo, è meritato perché i rivali, leggi Ferrari, sono stati fra i più bravi e difficili da domare. Congratulazioni, da domani si volta pagina e si ricomincia.