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«Più della metà delle mie vittorie sono arrivate con questo team; il nostro è un gruppo lavoro incredibile, sono fiero. Questo era il mio piano quando sono venuto in Mercedes»: Lewis Hamilton, sugli scudi nel Gran Premio del Messico, non manca di ringraziare la sua scuderia per gli straordinari risultati conseguiti negli ultimi tre anni.
Hamilton ha gestito la gara in modo magistrale, a parte un bloccaggio in curva 1, con relativo taglio della chicane. «Nel giro di formazione ho avuto un problema al freno anteriore - spiega Hamilton - quindi sono arrivato alla curva 1 e ho bloccato. Poi ho avuto vibrazioni forti e temevo di dovermi fermare, ma così non è stato».
La vittoria di Hamilton alimenta le speranze mondiali dell'inglese, staccato di 19 lunghezze da Rosberg in classifica. «Nico sta facendo un lavoro grandioso - riconosce Hamilton - ed è nella posizione necessaria per raggiungere l’obiettivo mondiale».
Nico Rosberg, secondo classificato, si mostra moderatamente soddisfatto del risultato conseguito. «Il pubblico del Messico è il migliore del mondo - spiega Rosberg - li ringrazio per il sostegno. È stata una buona giornata, anche se Lewis è stato troppo veloce questo weekend, e ho dovuto accontentarmi del secondo posto».
C'è stato spazio per bagarre con Verstappen in partenza e durante la corsa. Come giudica questi contatti Rosberg? «Ci sono state tante battaglie - spiega Rosberg - mi sono anche toccato con Max. Le belle gare sono fatte di duelli spettacolari, anche arrivando al contatto. Sono molto contento di aver prevalso, però. La manovra di Max ad inizio corsa era al limite, ma non sono io a doverlo giudicare».
Io ero più veloce di Max l’ho messo sotto pressione, e ha sbagliato. Avrebbe dovuto ridarmi la posizione, ma non l’ha fatto. Questa bagarre ha permesso a Daniel di avvicinarsi; a volte è aggressivo, ma così sono le corse. Devo riguardare il nostro contatto per giudicarlo. Pensavo di aver forato, ma per fortuna non è stato così
Completa il podio - grazie alla penalità comminata a Verstappen in zona Cesarini - il pilota della Ferrari, Sebastian Vettel, prodottosi in una serie di improperi contro l'olandese, reo di non avergli ceduto la posizione dopo il fuoripista. «In questa gara ho usato molto il linguaggio dei gesti – ride – l’adrenalina era a mille, ed ero già sotto pressione prima di quanto successo con Verstappen. Lui è uscito fuori pista, e poi non ha lasciato la posizione; facile capire perché fossi così seccato. Quando ho tagliato il traguardo ero deluso; poi mi è stato detto di venire sul podio ed è stato bellissimo».
«Io ero più veloce di Max - continua Vettel - l’ho messo sotto pressione, e ha sbagliato. Avrebbe dovuto ridarmi la posizione, ma non l’ha fatto. Questa bagarre ha permesso a Daniel di avvicinarsi; a volte è aggressivo, ma così sono le corse. Devo riguardare il nostro contatto per giudicarlo. Pensavo di aver forato, ma per fortuna non è stato così».