F1, Gp Messico 2016, FP3: Verstappen al top

F1, Gp Messico 2016, FP3: Verstappen al top
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Miglior prestazione per Max Verstappen nella terza sessione di prove libere del Gran Premio del Messico; seguono Lewis Hamilton e Daniel Ricciardo
29 ottobre 2016

Miglior prestazione per Max Verstappen nella terza sessione di prove libere del Gran Premio del Messico: 1'19"137 è il crono colto dall'alfiere della Red Bull. L'Autódromo Hermanos Rodriguez, dedicato ai due piloti messicani Pedro e Ricardo, scomparsi prematuramente, presenta una caratteristica che lo distingue dagli altri: sorge a 2.229 metri d'altezza sul mare. L'altitudine a cui si trova la pista fa sì che la rarefazione dell'aria renda più difficile il raffreddamento dell'impianto frenante, particolarmente sollecitato al termine del rettilineo, visto che un altro effetto dell'altitudine è quello di ridurre la deportanza delle vetture, aumentando la loro velocità sul dritto. Il carico aerodinamico delle vetture in Messico è massimo, ma l'aderenza non lo è altrettanto.

Problemi di raffreddamento interessano inoltre anche il propulsore. A 2250 metri di altezza, la potenza del motore diminuisce leggermente, e il turbocompressore deve lavorare di più per assicurare la prestazione della vettura, tendendo inevitabilmente a surriscaldarsi. Si tratta di una sfida tecnica non indifferente per gli ingegneri, visto che le monoposto di Formula 1 non sono concepite per girare all'altitudine di Città del Messico. La rarefazione dell'aria, combinata con l'elevata velocità di punta delle vetture di quest'anno e con il lungo rettifilo dell'Autódromo Hermanos Rodriguez, potrebbe portare il record in questo ambito - i 372,6 km/h fatti registrare da Juan Pablo Montoya a Monza nel 2005 su McLaren MP4-20 - ad essere infranto in qualifica. In attesa dell'appuntamento del pomeriggio, ad imporsi sulla concorrenza è stata la RB12, nelle mani di Verstappen.

Seconda posizione per il pilota della Mercedes, Lewis Hamilton, staccato di meno di un decimo da Verstappen; Hamilton, sugli scudi ad Austin lo scorso weekend, è staccato di 26 lunghezze da Rosberg in classifica piloti. Completa la top three il compagno di squadra di Verstappen, Daniel Ricciardo, in ritardo di 4 decimi; segue l'alfiere delle Frecce d'Argento, Nico Rosberg, vincitore del Gran Premio del Messico nel 2015 e attuale leader del mondiale piloti. Quinto è Valtteri Bottas, della Williams, che ha preceduto Sebastian Vettel, in forza alla Ferrari. La SF16-H è apparsa meno prestazionale rispetto alla giornata di ieri; il vicino di box di Vettel, Kimi Raikkonen, ha chiuso la sessione in settima posizione. Difficile, però, giudicare le vere forze in campo: l'ultima parte delle FP3, quella dedicata alle simulazioni di qualifica, è stata funestata dal traffico.

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Completano la top ten il pilota della Force India, Nico Hulkenberg, e l'alfiere della Toro Rosso, Carlos Sainz. Undicesima posizione per l'idolo di casa, Sergio Perez, su STR11; il messicano ha preceduto il compagno di squadra di Sainz, Daniil Kvyat, e Fernando Alonso, in forza alla McLaren. Quattordicesimo è Jolyon Palmer, della Renault, davanti al vicino di box di Alonso, Jenson Button, e a Marcus Ericsson, della Sauber. Il pilota della Haas Racing, Esteban Gutierrez, ha concluso la sessione in diciassettesima posizione; seguono Kevin Magnussen, della Renault, e il compagno di squadra di Gutierrez, Romain Grosjean. Chiudono la classifica i due alfieri della Manor, Pascal Wehrlein ed Esteban Ocon, della Manor, e Felipe Nasr, in forza alla Sauber.

Le temperature della mattinata messicana sono basse, ma comunque più elevate di quelle della giornata di ieri; questo cambiamento climatico riduce l'occorrenza del graining sugli pneumatici, un fenomeno dovuto alla mancanza di grip meccanico per via delle basse temperature. Il miglioramento della gommatura della pista e l'aumento dei gradi dell'asfalto dovrebbe rendere la supersoft una mescola adatta alla gara, diversamente da quanto succederebbe in caso di freddo, condizione che favorirebbe gli pneumatici medi. 

 

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