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Una partenza che è stata un capolavoro di resistenza all'arrembante Bottas e poi un paio di giri per darsi un pizzicotto e capire che sì, era tutto vero, Hamilton non stava sparendo all'orizzonte come al solito, anzi la sagoma della sua monoposto si stava facendo sempre più grande (e vicina). E poi un sorpasso chirurgico, con l'inglese attento a non prendere rischi ma anche un motore Renault ormai non così malvagio, e un saluto a tutta la compagnia. E allora voto 10 a Verstappen per una gara dominata a sorpresa, con una dimostrazione di talento che è tutto, tranne che una sorpresa.
Voto 8,5 a Hamilton, bravo e fortunato in un week end in cui l'auto fa lavorare le gomme a intermittenza: quando funziona, però, l'inglese non perde il vizio della pole position, mentre in gara limita i danni. Veloce, fortunato e intelligente.
Voto 8 a Ricciardo, che stavolta non gira sui ritmi di Verstappen, però riesce comunque a mangiarsi Bottas e a resistere ad un arrembante Vettel. Per l'australiano è l'ennesimo podio di una stagione da incorniciare.
Voto 9 a Vettel, che sarebbe da 10 senza la cavolata del contatto con Stroll, dove non è chiaro in realtà chi abbia la colpa, mentre è chiarissimo che un incidente evitabilissimo - se sarà confermata la necessità di sostituire il cambio - potrebbe mettere la parola fine alla rincorsa iridata. Peccato perchè la gara del tedesco è stata da grandissimo campione, con un primo giro eccezionale e tutti gli altri non da meno per intensità e cattiveria agonistica. Certo, la sua era la monoposto più veloce in pista, ma questo a ben guardare non fa che accrescere i rimpianti.
Qualche dubbio, più che rimpianto, suscita invece la gara di Bottas, che prende sette (!) decimi da Hamilton in qualifica e in gara dopo il via scompare letteralmente, surclassato da Ricciardo e pure da Vettel. Il finlandese è in una fase calante di rendimento, che curiosamente coincide con l'avvenuto rinnovo del contratto. Voto 5, urge una prova d'orgoglio.
Ancora una volta a punti, alle spalle dei big, Perez, autore dell'ennesima gara consistente: il messicano in qualifica era finito dietro al compagno di squadra, ma in gara la situazione si è ribaltata, con il buon Sergio più concreto e attento a stare lontano dai guai. Voto 7,5, ennesima conferma.
Splendido 7° Vandoorne, che vince nettamente il confronto con Alonso, rispetto al quale è più veloce per tutto il fine settimana, e già questa è una notizia. Stavolta però il belga non si limita al derby di Woking, ma con una monoposto stranamente competitiva (e affidabile) corre stabilmente nelle prime posizioni. In una stagione così, era quello che ci voleva. Voto 10.
Voto 7 a Stroll, che sarebbe da 8 visto che corre sui livelli di Massa su una pista che non ha mai visto, ma sul giudizio pesa il piagnisteo piantato via radio contro il compagno di squadra reo di fare la sua gara, oltre al concorso di colpa nel surreale incidente con Vettel dopo la conclusione della gara. Il canadese sta crescendo, ma la strada da fare è ancora tanta...
Restando in casa Williams, Massa raccoglie un 9° che per uno con la sua carriera francamente sa di brodino, con un'auto di cui a questo punto non è chiaro il reale potenziale (con un Perez o un Hulkenberg sarebbe davvero così opaco? Noi ne dubitiamo), litigando via radio con un adolescente compagno di team il cui padre gli paga lo stipendio. Felipe, sicuro di voler fare un anno così? Voto 6, senza infamia e senza lode.
Chiude la zona punti Ocon, ma stavolta il francese raccoglie meno di ciò che potrebbe per una serie di contatti dai quali esce incolume ma con il ritmo di gara compromesso: in nessuno di questi il francese ha vere colpe, ma forse un po' di attenzione in più, anche a ciò che potrebbero fare gli altri, non guasterebbe. Voto 6, combattente.
Voto 5 - ed è la sorpresa in negativo del fine settimana - ad Alonso che dopo tante gare condotte con ritmo ben superiore a quello che il mezzo consentirebbe, stavolta non raccoglie nemmeno un punticino, mentre il suo compagno di squadra è ottimo 7°. Sfiduciato.
Per il resto, voto 7 di incoraggiamento a Gasly che all'esordio in F1 arriva ad un decimo e mezzo da Sainz in prova, mentre in gara il francese è ben attento a stare lontano dai guai e accumulare esperienza. Insomma, un bello sfoggio di velocità e intelligenza, anche se Sepang non era esattamente la pista più adatta alla Toro Rosso e quindi il risultato finale è un 14° posto un po' incolore.
Voto 8 di consolazione a Raikkonen, che stavolta aveva tutto per vincere - auto e circostanze - ma non riesce nemmeno a prendere il via. Il finlandese spesso è criticabile come rendimento assoluto, però nel suo caso la sfortuna non è solo una scusa.
Piuttosto, non esiste la sfortuna se sei un team in lotta per il Mondiale ed entrambe le monoposto accusano gravi problemi tecnici: chiamasi inaffidabilità, e allora voto 2 alla Ferrari come le gare che poteva e doveva vincere e nelle quali invece ha concesso ad Hamilton un vantaggio impossibile da colmare, a meno di regali da parte del pilota inglese e del team Mercedes, tutta gente che notoriamente fa regali solo a Natale, quando il Mondiale ormai è già assegnato...