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A volte basta una settimana perchè tutto cambi: così gli eroi di Melbourne sono anche i grandi delusi di Sepang, dove una Red Bull che sulla carta doveva correre sulla difensiva si conferma in realtà fortissima.
Voto 9, allora, a Vettel, che sul bagnato coglie l'ennesima straordinaria pole position - e non crediamo che sia solo questione di mandare prima le gomme in temperatura... - e la domenica si dimostra ormai un campione completo, gestendo con intelligenza la prima parte di gara per poi attaccare quando serve davvero, nel finale, dove esibisce una dose clamorosa di coraggio (e attributi) infilandosi di pochi millimetri a 300 km/h tra la monoposto di Webber e il muretto dei box. Perchè non 10 allora? Perchè a quanto pare il team dopo l'ultimo pit stop avrebbe di fatto congelato le posizioni, ma il tedesco ha fatto finta di non sentire, dimostrando di avere non solo il piede dei grandissimi, ma anche l'istinto prevaricatore. Immenso, ma gli auguriamo di non avere bisogno di un aiuto di Webber nel proseguo della stagione...
Voto 9 a Webber: grintoso
A proposito, voto 9 anche a Webber, il cui mento, già pronunciato di suo, a fine gara rivaleggiata in lunghezza con i rettilinei della pista... Eppure l'australiano ha tanti motivi per essere contento di se stesso dopo l'opaca gara di Melbourne: ha fatto una partenza per una volta strepitosa e ha condotto con autorevolezza buona parte della gara. Corresse sempre così... grintoso.
Voto 8 a Hamilton, che si qualifica bene e in gara viaggia costantemente a ridosso delle Red Bull, ma nel finale accusa un calo decisivo. In prova e in gara sta davanti a Rosberg, nel finale la squadra congela le posizioni, altrimenti sarebbe finito 4°. In progresso.
“Voto 8 a Hamilton, che si qualifica bene e in gara viaggia costantemente a ridosso delle Red Bull, ma nel finale accusa un calo decisivo. In prova e in gara sta davanti a Rosberg, nel finale la squadra congela le posizioni, altrimenti sarebbe finito 4°. In progresso”
Stesso voto 8, quindi, a Rosberg, che almeno a Sepang dimostra di non essere da meno del più blasonato compagno di squadra, ma forse già sente che la squadra guarda a Hamilton con occhi diversi, altrimenti perchè fare tutti quei capricci via radio negli ultimi giri? Comunque è da podio morale.
Voto 8 anche a Button, che finchè i meccanici non lo fanno ripartire su 3 ruote torna a viaggiare a ridosso del gruppo di testa e ancora una volta in prova e in gara bastona l'(ex)astro nascente Perez. Sfortunato.
Dopo il mezzo disastro di Melbourne risorge anche Grosjean, che per tutta la gara sta davanti a Raikkonen, peccato per lui che la Lotus di Sepang non fosse nemmeno lontanamente da podio, figurarsi da vittoria. Per lui comunque voto 7,5, concreto.
E concretissimo è stato anche Vergne, che con la Toro Rosso agguanta un prezioso punto mondiale anche se a dire la verità in gara non si è praticamente mai visto. Voto 7, invisibile ma efficace. Porta a casa due punticini anche Perez, con una McLaren in progresso, che però non sfrutta ancora come Button: per lui voto 6,5, con la consapevolezza che può fare di più.
In proporzione al mezzo a disposizione è da premiare semmai la gara di Hulkenberg: ha già capito che la Sauber è ben più modesta cosa rispetto allo scorso anno, ma in gara fa fina di dimenticarsene, duellando con piloti e macchine di ben altro palmares. Voto 8,5 per la grinta.
Delude, invece, Raikkonen, che paga cara un'ingenuità in prova e soprattutto un assetto poco bilanciato in gara: ogni volta che prova ad accelerare la monoposto si divincola, il finlandese è bravo a controllarla, ma non evita due escursioni fuori pista e globalmente non è mai efficace come il compagno di squadra. Per lui quindi voto 6, con qualche rimpianto.
Amaro in bocca per la Ferrari
Chi lascia però Sepang con più rimpianti di tutti è Alonso, che si qualifica ancora dietro a Massa e soprattutto commette nell'arco di un solo giro due errori gravi: tampona Vettel al tornantino, un posto dove un campione come lui dovrebbe sapere che è facile toccarsi in partenza, specie sul bagnato, e poi in gara decide di proseguire con l'ala rotta nell'improbabile speranza di arrivare in quelle condizioni fino al momento di cambiare gomme.
“Chi lascia però Sepang con più rimpianti di tutti è Alonso, che si qualifica ancora dietro a Massa e soprattutto commette nell'arco di un solo giro due errori gravi”
In Ferrari dicono che è stato un azzardo, che essendo tale poteva funzionare come no, però due considerazioni vengono spontanee: in quelle condizioni di pista un giro più non sarebbe assolutamente bastato per asciugare la pista a sufficienza da passare alle slick, quindi per quanti giri pensava di proseguire con l'ala rotta Alonso? E soprattutto, lo spagnolo nell'abitacolo non poteva vedere la reale entità del danno, ma dai box sì: possibile che nessuno al muretto abbiamo avuto il buon senso di imporre allo spagnolo di rientrare ragionando con maggiore freddezza e spiegandogli come stavano le cose? Tanto più che a Sepang un giro di pista è bello lungo, dunque c'era tutto il tempo per riflettere, e la Ferrari di quest'anno è troppo buona per tentare strategie al alto rischio. Voto 4 quindi, perchè Vettel e la Red Bull non hanno certo bisogno di questi regali. Sprecone.
Voto 7,5 invece, a Massa, che salva il bilancio della Ferrari con un finale di gara in crescendo, dopo avere confermato il suo ottimo momento in qualifica. Peccato solo che lo spagnolo sia stato dato per disperso nei primi 30 giri di gara.