F1, GP Italia 2022, Analisi FP2: Ferrari alza la potenza della power unit

F1, GP Italia 2022, Analisi FP2: Ferrari alza la potenza della power unit
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La Ferrari tornando al vecchio fondo ed utilizzando una mappatura di motore più spinta oltre a confermarsi nel giro secco, ha fatto passi in avanti nel long run, riducendo il distacco da Max Verstappen
10 settembre 2022

La Ferrari ritrova il sorriso nel Venerdì di Monza, quando dopo la nuova debacle di Zandvoort temeva la gara di casa dove pensava di avere le stesse difficoltà di Spa. Invece la Rossa è partita subito forte con l'uno-due nelle FP1 con Charles Leclerc autore del miglior tempo, e Carlos Sainz davanti a tutti nella seconda sessione. Oltre alla conferma di una F1-75 forte sul giro secco, per la Rossa con il ritorno al vecchio fondo, sono arrivate risposte importanti nel long run, in particolare con Leclerc il migliore con le soft. L'ostacolo per tornare in pole e la vittoria a Monza, sarà Max Verstappen, che nonostante la penalizzazione di cinque posizioni, ha messo in mostra nella simulazione gara il solito passo mostruoso delle ultime corse. Inizio di week end difficile per la Mercedes che ha fatto un passo indietro rispetto a sette giorni fa a Zandvoort, e per Sergio Perez.

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Si ribaltano i valori fra Ferrari e Red Bull fin dal T1, con Sainz, Verstappen e Leclerc che sono vicinissimi fino alla Prima Variante. La RB18 nonostante sia più carica, si conferma più forte nella velocità di punta della F1-75, che da curva 1 recupera alzando la potenza della power unit rispetto agli altri Venerdì della stagione. Il miglior intermedio di giornata di Leclerc nel primo settore dimostra che il monegasco per la bandiera rossa quando stava per effettuare il secondo tentativo non ha messo insieme il giro perfetto, a differenza di Sainz che ha utilizzato un set-up con più carico aerodinamico. La scelta della Red Bull di caricare la macchina permette anche alle Mercedes di starle davanti nel T1.

Nella parte centrale come si è visto da Spa, nelle curve Verstappen è più forte e guadagna, ma sul dritto la Ferrari alza di nuovo il volume della power unit che gli permette di recuperare il gap, e far segnare lo stesso intermedio dell'olandese, avendo per la prima volta una top speed più alta della Red Bull. La Mercedes come nel T2 di Spa dimostra di soffrire le curve di media-alta velocità nel giro secco, con Hamilton e Russell che perdono tre decimi, così come Perez che ribadisce ancora una volta che è Verstappen a fare la differenza e non la RB18.

Ferrari e Verstappen vicinissimi anche nel T3. Verstappen pennella la Roggia ma Sainz e Leclerc si difendono e mantengono il vantaggio conquistato nel T1. Ancora una volta i tre fanno la differenza,  con le Mercedes che accusano mezzo secondo, e Perez che non riesce ad avvicinare l'intermedio di Verstappen, e prende quasi quattro decimi.

La risposta di Verstappen è arrivata nella simulazione del passo gara, martellando con le medie sull''1.25 alto. A parità di mescola Verstappen ha un ritmo di mezzo secondo più veloce di quello di Sainz, e di otto decimi su Perez, e di oltre un secondo nei confronti di Hamilton. Se Sainz è lontano dai tempi d Verstappen, Leclerc vola con le soft dove ha un passo costante senza essere costretto ad alzare i suoi tempi per i problemi di gestione gomme, segno che con il nuovo fondo la F1-75 ha ritrovato un buon bilanciamento, di mezzo secondo superiore a quello di Russell, mentre Hamilton fa solo un giro con le soft.

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