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MONZA - Una gara da raccontare, da commentare e ricordare, perché il GP d'Italia edizione 2021 è stata una di quelle gare che resteranno negli annali. Per la clamorosa doppietta della McLaren, con Daniel Ricciardo vincitore davanti a Lando Norris, e non succedeva dal Brasile 2012 di vedere una McLaren vincere una gara.
Per l'incidente che ha coinvolto Verstappen ed Hamilton che ha messo fuori gara entrambi i piloti in lotta per il mondiale, per l'ennesima occasione persa della Ferrari che dopo la safety car, non è riuscita a recuperare posizioni, anzi le ha pure perse. E per l'impresa di Valtteri Bottas, partito ultimo e salito sul podio al terzo posto e senza l'ostruzionismo di Perez con la Red Bull, penalizzato di 5 secondi e retrocesso in quinta posizione, il finlandese avrebbe potuto fare il colpo grosso della vita perché il passo gara delle due McLaren non era al livello della Mercedes.
E occasione persa anche per Antonio Giovinazzi, con una Alfa Romeo velocissima, con passo gara da primato, che alla Roggia si è toccato con Sainz dopo essere arrivato lungo. Dopo il danno al musetto e sosta ai box, la beffa di 5 secondi di penalizzazione e il 13 posto finale, in una situazione delicata per il pilota italiano, rappresenta un punto a sfavore nella sua permanenza nel team. Tornando alla gara, invece, grazie al mini GP del sabato Ricciardo si è trovato al comando alla prima curva, riuscendo a superare subito Verstappen che da quel momento si è innervosito.
Peggio ancora per Hamilton, bloccato da Norris e in quarta posizione. Fino al 23 giro è stata la solita gara monzese, trenino, attesa dei pit stop che puntualmente hanno determinato la classifica. Verstappen rientra ai box un giro dopo Ricciardo, ma non si fissa una gomma e perde tempo, finisce in 9 posizione. Giro seguente, tocca ad Hamilton che entra in pista proprio con Verstappen in scia. L'olandese tenta subito l'attacco alla prima chicane, entra esterno, finisce sul cordolo della piega a sinistra, rimbalza contro la Mercedes e sale sopra la macchina di Hamilton. Per fortuna l'halo ha evitato danni maggiori ma per entrambi è il ritiro.
A quel punto le due McLaren dovevano difendersi dalla Red Bull di Perez e da Bottas. Le due Ferrari invece che attaccare per le prime posizioni, sembravano quasi frenate in rettilineo, infatti entrambi i piloti sono finiti lontani dal podio: Leclerc 4 e Sainz 6. Ma per le McLaren a quel punto si è trattato solo di controllare la gara e vincere con una doppietta clamorosa. In questa stagione dopo Mercedes e Red Bull, con entrambi i piloti, la Alpine, ora pure la McLaren ha vinto una gara.
Chi non riesce proprio a venirne fuori è la Ferrari e la situazione è davvero difficile da capire. Il processo di crescita della McLaren è cominciato nel 2019, con l'arrivo di Seidl, ex Porsche, che ha messo mano alla struttura, spostando e inserendo gente nuova in posti nuovi. E Andrea Stella, coordinatore dei tecnici in pista, ha dato quel processo di completamento delle basi per il successo. Due piloti veloci, un motore conosciuto, tanto pragmatismo e poca politica. Ecco il risultato finale: tornare a vincere dopo 9 anni con un team stabile, idee chiare e piloti validi. Il resto sono chiacchiere da bar.