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MONZA - Come spiegare la F.1 di oggi senza riuscire a spiegare il perché di questa F.1. Valtteri Bottas fa la pole nelle qualifiche del venerdì, ma per la cronaca non è il detentore della pole. Parte in pole nella gara del sabato e vince ma non sarà lui il pilota in pole nella gara di domenica. E questo perché ha dovuto cambiare motore e turbo e finirà in fondo allo schieramento.
E quindi in pole nel GP d'Italia ci sarà Max Verstappen, che è arrivato secondo dietro a Bottas nel mini GP del sabato. Una complicazione folle, ma Stefano Domenicali, CEO di Liberty Media, dice che i tifosi apprezzano e che il target under 35 dei nuovi tifosi per l'80 per cento gradisce. Sarà, ma probabilmente a questi nuovi tifosi andrebbe bene anche una sfida a birra e salsicce o a freccette, tanto non cambia niente. E sentire la Ferrari che è pure favorevole alla griglia invertita, ovvero far partire primo chi arriva 8 e via così, fa venire la pelle d'oca. Forse, viste le prestazioni delle rosse (Leclerc 6 e Sainz 7 dopo un brutto incidente al mattino) è l'unico modo per vedere una Ferrari davanti, perché con le prestazioni viste finora di prime file se ne parla solo in occasioni speciali (e non sfruttate, vedi Montecarlo e Baku).
Tornando alla mini gara del sabato, il significato è davvero nullo e non ha aggiunto niente di nuovo rispetto alle qualifiche del venerdì. Max Verstappen sarà primo dopo la penalizzazione di Bottas e al suo fianco ci sarà Ricciardo con la McLaren, che torna in prima fila da tempo immemore, mentre Hamilton ha sbagliato la partenza ed è finito indietro, tanto che scatterà dalla seconda fila per il quarto posto in gara (dopo l'esclusione di Bottas), con al fianco Lando Norris che in quanto a motore è messo sullo stesso piano di Hamilton per cui o Lewis se ne va al via e si mette in scia a Verstappen, oppure la gara potrebbe complicarsi davvero.
Se si pensa che in gara ha fatto ben peggio del secondo segnato in qualifica il venerdì, ci si chiede a che serve mischiare le carte così solo per uno spettacolo che poi non c'è stato per tutti e 18 i giri di gara Unico spunto, Gasly a muro dopo una toccata a Ricciardo che gli ha rovinato l'ala anteriore e senza direzionalità il francese è uscito al curvone, per fortuna senza danni. Le Ferrari come detto sono riuscite di poco a stare davanti a Giovinazzi che col 7 tempo bissa le qualifiche olandesi e in attesa di una decisione del team sul proprio futuro, combattuto fra l'esperienza accumulata finora e i soldi del cinese Zhou che salverebbero il bilancio della squadra e si sa, pecunia non olet, figurarsi in Svizzera... Il CEO di Alfa Romeo, Jean Philippe Imparato, ha incontrato la stampa dicendo che la scelta del pilota è stata lasciata a Vasseur e visto l'andazzo (e il modo in cui hanno trattato Giovinazzi) c'è poco da essere ottimisti, anche se si spera sempre in un colpo di coda...