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La hanno posticipata di un giorno, la conferenza stampa di Monza quest’anno, ma almeno quello che era nell’aria da qualche mese si è ufficiosamente confermato: il Tempio della velocità brianzolo, ovvero l’Autodromo Nazionale di Monza, sarà ancora sede del Gran Premio di F1 per l’Italia nei prossimi tre anni (2017, 2018 e 2019). Questa la notizia più rilevante, attesa e informalmente confermata oggi, anche se l’annuncio ufficiale sarà dato probabilmente venerdì o sabato, a ridosso della gara. Una vicenda di cui si è parlato già molto e per troppo tempo, non edificante per l’organizzazione tricolore, ma che si è finalmente definita.
Per il resto, che non è poco, si parla del via ufficiale alla 87-esima edizione del GP nazionale, con una competizione sportiva un po’ monotona e monocolore, causa dominio delle Mercedes, ma la speranza rossa in casa non si spegne mai, per le Ferrari che qui più che altrove, trovano un pubblico meritevole e caldo (VIP inclusi e attesi) anche se le previsioni sono per una numerosità ben inferiore rispetto quella ai tempi d’oro del grande Schumacher o dello stesso Raikkonen, al momento della sua prima esperienza sul cavallino rampante. Proviamo a fare una sintesi delle notizie più rilevanti, non le classiche di scopo più o meno promozionale o di circostanza, che già più volte ci sentiamo ripetere (simili e annualmente), emerse dalla lunga conferenza odierna in quel di Monza. Conferenza che ha superato non poco la durata di quelle classiche del martedì, visto il grande annuncio del rinnovo triennale per il GP, da formalizzare nei prossimi giorni e conferenza che, per conoscenza vi diciamo, non ha poi offerto l’usuale rinfresco forse visto anche il grande sforzo economico per mantenerlo, il GP a Monza.
Da parte di Ivan Capelli, Presidente Automobile Club Milano, due novità, oltre il ricordo, con qualche rammarico, che decorrono 50 anni (mezzo secolo) dall’ultima vittoria di un italiano nel GP di casa: Ludovico Scarfiotti 4/9/1966 su Ferrari 312. Altri tempi, altre vetture, altri rumori, altri tifosi anche, potremmo dire. La prima novità riguarda i nuovi controlli con metal detector agli accessi, come da rigore ai giorni nostri per un evento di questa portata e come accade già in altre nazioni. Possibile rallentamento in accesso quindi, ma per il bene di tutti. La seconda è la partita di calcio a 5, benefica, Champions of the Grid, sul rettilineo con piloti ed ex giocatori di Champions League. È la prima volta a un GP e per ogni gol 1000 euro andranno beneficenza (non sappiamo il dettaglio, ma certamente una parte anche per le zone del terremoto di centro Italia). Si gioca giovedì dalle 18.00 alle 20.00, dopo la chiusura della pit-lane. Per i piloti giocheranno Daniel Ricciardo, Romain Grosjean, Sergio Perez, Max Verstappen e Fernando Alonso. Si ritroveranno contro Dida, Robert Pires, David Trezeguet, Michel Salgado, Roberto Carlos e Christian Karembeau. A fine conferenza Ivan, parlandoci ha confermato con piacere che le vendite biglietti hanno avuto uno sprint nelle ultime settimane (circa 60mila euro d’incassi) ma analizzaremo prossimamente su queste pagine, la questione pubblico. GP a parte, in vista del 2017 per le altre gare monzesi si parla di WEC forse in apertura di stagione, con anche le LPM2 e contatti per un nuovo evento delle vetture storiche.
Angelo Sticchi Damiani, Presidente Automobile Club d'Italia, parla a lungo, come non mai e anche con un tono più vivo e convincente rispetto ad altri momenti meno sereni per il motorismo sportivo italiano, a Monza. Il protagonista della conferenza è stato lui, come non mai e anche semplicemente perché ha l’onore / onere di firmare a breve un pezzo di carta dove, non solo rappresenta un po’ la nazione italiana, ma la controparte è una federazione internazionale che ha posto cifra di accordo a… 68 milioni. Lui stesso dice che potrebbero tremargli i polsi e la sensazione è condivisibile.
In primis il presidente evidenzia che sale di circa 17 milioni dollari il costo preventivato di un singolo GP per l’Italia, quindi l’aiuto dal governo per sblocco fondi ACI non è bastato lo scorso anno, oltre i soldi del PRA anche quelli della Regione Lombardia sono quelli che hanno portato sul piatto l’offerta complementare alle pretese di Ecclestone. Costa molto il nuovo GP Italia F1, sale rispetto alle condizioni attuali e pare che non si possa mantenere bene da solo come un tempo (qui ci sarebbe da approfondire) servono quindi nuovi eventi e attività d’interresse, fattibili, con la capacità auspicata di attrarre investimenti e sponsor. A oggi abbiamo infatti Heineken title sponsor ufficiale 2016, ma non ci sono conferme per le nuove edizioni, in arrivo prossimamente. Salvo considerare la Regione uno sponsor, con i suoi cinque milioni annui e ACI punta comunque a ridurre la sua pesante quota, contando che deve poi “saldare il conto” all’organizzazione della F1. Sticchi Damiani non ha dimenticato di ricordare come la legge dello scorso anno venga poi utile per usare fondi a supporto di altre attività di GP, non solo i tre del rinnovo 2016. Al proposito pare che il premier Renzi non sarà a Monza come lo scorso anno. Ci sarà invece Jean Todt, presidente FIA, a promuovere una campagna per la sicurezza al volante sulle strade di tutti i giorni.
Roberto Maroni da politico smaliziato, a capo dell'ente regionale lombardo, alza i toni dove sa di giocare bene e sul rinnovo ci può mettere la faccia, forte di un grande feeling, quasi inatteso, con Sticchi Damiani. “La firma, teniamoci liberi venerdì”. In sostanza la Regione supporta Monza come non aveva mai fatto, quasi nessuno, privato o pubblico. Non solo come Autodromo ma anche come ente Parco, entrando nella gestione dello stesso con ben 70 milioni di euro in dieci anni, da usare per il parco appunto e l’autodromo compreso in esso. A quanto già promesso in precedenza, per chiudere l’accordo, sono serviti 20 milioni di euro aggiunti quali risorse di esercizio proprio su GP e Parco. Maroni non manca di ricordare che non si tratta di solo incentivo a una gara di F1 ma a un bene che si vorrebbe candidare a maggior tutela e qualificazione internazionale. Intanto già questo mese di settembre 2016, nel verde di Monza oltre il GP si terrano gli Open di golf e i concerti di Ligabue.
Oltre la raccolta fondi tramite la partita di stasera al Brianteo (Nazionale piloti) e quella "nuova" del giovedì in pista, domenica in griglia prima del via (alle ore 14) un minuto di silenzio nel segno del rispetto e della condivisione internazionale di un dramma, come quello dei terremotati in centro Italia; a precedere l’inno nazionale interpretato da Alexia e l’esibizione delle Frecce tricolori. Queste ultime a garantire, grazie anche al senso di unità nazionale, quel brivido e quella sonorità oggi un po' persa dalle moderne monoposto ibride. Sarà giusto e meglio per l'ambiente, ma ricordiamo che negli ultimi anni, venire ad "ascoltare" i motori delle F1 faceva scoprire come fossero le formule di contorno le più rumorose e per i puristi della meccanica anche "l'orecchio vuole la sua parte".
Imola, la possibile antagonista di Monza per essere sede del GP, non è stata citata, ma qualcuno ne ha poi domandato a fine presentazione e il presidente Sticchi Damiani ha sostanzialmente fatto notare come le sue deleghe fossero tutte impartite con l’obiettivo di avere il GP Italia a Monza. Depennata una possibile alternanza che non accontenterebbe pienamente nessuno e nemmeno favorisce accordi di maggior durata. Vicende giudiziarie a parte, in stallo, ora si pensa al GP odierno e dei prossimi tre anni, con la speranza che il tumulto sociale di alcuni continenti si plachi e magari le condizioni di costo per l’evento automobilistico nella vecchia ma fedele (motoristicamente parlando) Europa, a medio termine, possano non salire ma equilibrarsi.
La ricorrenza di mezzo secolo da una vittoria italiana al GP di Monza, si sposa (poco simpaticamente) all’assenza attuale di potenziali vincenti italiani in F1. Non ne abbiamo, è vero, ma per parola del presidente ACI, la federazione nazionale continua a fare il massimo dove riesce, che vuole dire supportare la speranza di crescere con tre piloti tricolori ora ben messi in GP2 e uno anche in GP3. Sono formule vicine alla F1 in quanto a paddock, molto vicine, ma distanti per i costi. Qui si parla di stagioni a stima da ottocentomila euro sino al milione e trecentomila, già non poco, ma di un ordine in cui ACI riesce a potersi misurare per l'onore tricolore. La F1 è invece appannaggio di chi muova le grandi risorse e al momento quello che si può auspicare, per parola del presidente, sarebbe una terza monoposto in squadra nella F1 del futuro, per far debuttare giovani promesse, magari in rosso, vista una certa collaborazione in essere a livello nazionale. Se ne parlerà però non la prossima stagione, magari più avanti.
La città e i comuni limitrofi sono già in parte ravvivati dal GP, con una serie di eventi diurni e serali senza sosta, alcuni dei quali probabilmente saranno più affollati di certe tribune durante le prove, mentre in pista, da domani, il via alle operazioni con i primi briefing, le verifiche tecniche e la pit-lane aperta nel pomeriggio per la visita ai box dei detentori di qualunque abbonamento sui tre giorni del GP Italia F1 2016. Con la F1, ricordiamo scendono in pista anche le formule internazionali monoposto GP2 e GP3, oltre la Porsche Supercup.