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Con Rosberg di fatto fuori causa fin dal sabato, azzoppato da un motore vecchio e oltre il limite di installato all'ultimo momento, quella di Hamilton al Gran Premio d'Italia doveva essere una passerella trionfale e così è stato. Pole, vittoria, giro più veloce, probabilmente senza mai guardare gli specchietti fatta eccezione per la prima frenata dopo il via. Ci tocca ripeterci, ricordando che non è colpa dell'inglese se nessuno riesce ad avvicinarsi, e così di nuovo voto 10, ma senza lode perché quella capigliatura bionda proprio non si può vedere... Ma il colore dei capelli è l'unica cosa che l'inglese ha sbagliato in tutto il fine settimana, e questo la dice lunga. Rullo compressore.
Voto 8 a Vettel, veloce in qualifica (ma stavolta Raikkonen fa meglio di lui al sabato) ed efficace come sempre in gara, anche se il distacco ridotto delle qualifiche aveva fatto pensare ad una gara d'attacco, mentre alla fine il distacco al traguardo è pesante. E allora niente da fare: la Mercedes è ancora imprendibile, e forse Rosberg avrebbe conquistato anche il 2° posto se il suo motore non fosse esploso in una nuvola di fumo. Vettel comunque, ancora una volta, ha tratto il massimo dalla macchina a disposizione: una certezza.
Chi invece continua ad alternare cose grandiose a errori inspiegabili è Raikkonen: splendido in qualifica e nella rimonta in gara, orrendo al via dove fa stallare l'auto partendo di fatto in fondo al gruppo, e meno male che nessuno l'ha tamponato. Spettacolare e feroce il suo recupero, ma il week end perfetto per il finlandese è ancora un miraggio. Voto 6,5, genio e sregolatezza.
Voto 6 - sulla fiducia - a Rosberg, penalizzato come già detto dalla sostituzione del motore e poi dalla rottura di quest'ultimo. Eppure quanti credono davvero che senza questi problemi tecnici avrebbe potuto impensierire Hamilton? Il suo mondiale di fatto è già finito, ma forse quest'anno non è nemmeno iniziato. Delusione.
Sorprendere ancora invece in positivo Massa, a podio grazie anche ai problemi altrui ma comunque meritatamente: il brasiliano sta ancora una volta davanti all'(ex) astro nascente Bottas e si toglie non poche soddisfazioni. Voto 9, complimenti veri.
A proposito, voto 7,5 a Bottas, veloce ed efficace, ma non quanto Massa, e non c'è altro da aggiungere.
Arriva dietro, ma in proporzione fa meglio, Perez, che conquista un gran bel 6° posto stando pure davanti a Hulkenberg: il messicano è sempre più una certezza, e lo sarebbe anche senza i soldi dei suoi munifici sponsor. Voto 8, maturato.
Bravo, ma stavolta non bravissimo il già citato Hulkenberg, meno efficace del compagno di squadra anche al sabato, ma in grado comunque di portare a casa dei punti preziosi. Voto 7, una garanzia.
Un altro bravo a cogliere sempre e comunque il massimo è Ricciardo, partito dal fondo e autore di una pregevole rimonta anche se poco appariscente: con il motore Renault risalire tre quarti di griglia di schieramento a Monza non è roba proprio da tutti, e infatti l'australiano ha chiarito da tempo di non essere uno qualsiasi. Voto 9, impresa!
Un bel voto però stavolta lo merita anche Ericsson, che in queste pagelline abbiamo un po' bistrattato - ce ne rendiamo conto - ma di nuovo lo svedese va a punti e sta ben davanti al compagno Nars, e allora per una volta voto 8 e complimenti anche a lui.
Voto 7,5 a Kvyat, che chiude la zona punti con una bella rimonta, ma non così incisiva come quella del compagno di squadra Ricciardo: il russo comunque continua a cogliere ogni occasione per fare bene, anche quando la sfortuna fa di tutto per metterlo in difficoltà.
Fuori dalla zona punti, ma in bella e meritata evidenza Verstappen, autore di due bellissimi sorpassi con frenata all'esterno alla prima chicane, il primo su Button (e vederli duellare ruota a ruota faceva impressione vista la differenza di età) e il secondo su Nasr. Avrebbe meritato ben altro piazzamento e sicuramente l'avrebbe ottenuto, se non fosse stato per il solito protagonismo dei commissari (e un regolamento assurdo) che fa finire la sua gara prima ancora che abbia inizio, a causa di un drive-through per un errore commesso.. dai meccanici... al sabato. Perché penalizzare il pilota, uccidendone la gara e togliendo interesse al pubblico, per un cofano fissato male nelle qualifiche? Non era il caso di penalizzare - con una multa salata o punti di campionato - solo il team? Stavolta il baby olandese torna a casa a mani vuote, ma ha dato comunque l'ennesima dimostrazione del suo immenso talento. Voto 8, e un grazie da parte di tutti i tifosi.
Voto 5 invece alla Ferrari vista a Monza: Arrivabene a fine gara ha dichiarato di vedere il bicchiere mezzo pieno, ma c'è poco da festeggiare quando si conclude a 25 secondi dall'avversario diretto
Voto 5 invece alla Ferrari vista a Monza: Arrivabene a fine gara ha dichiarato di vedere il bicchiere mezzo pieno, ma c'è poco da festeggiare quando si conclude a 25 secondi dall'avversario diretto. Il nuovo motore sarà sicuramente migliore del precedente, ma le Mercedes restano sempre imprendibili.
E voto 5 anche a certi tifosi di rosso vestiti che hanno esultato in tribuna mentre il motore e il mondiale di Rosberg andavano in fumo sotto i loro occhi. Certe manifestazioni poco sportive sono sempre esistite in F1 (per conferma chiedere a Patrese di una vittoria andata in fumo ad Imola tanti anni fa), però non era proprio il caso di infierire così, suvvia.
Voto 0 invece a quegli altri tifosi - anche se per fortuna erano molti di meno - che hanno rovinato la festa del podio con gesti e cori razzisti. Hamilton li perdoni e stia tranquillo, perché se un giorno andrà in Ferrari saranno i primi ad esaltarlo. Non è che non amano il nero, è che vedono rosso, rosso e basta. Limitati. Molto limitati.
Voto 0 infine alla Fia che dopo quanto avvenuto con le gomme a Spa prima del via becca le Mercedes al di sotto della pressione minima consigliata, ma anziché imporre semplicemente di alzarla questa benedetta pressione, lascia Hamilton e Rosberg correre tranquillamente - si fa per dire - mentre i commissari deliberavano di... non dover decidere niente in proposito. In effetti la pressione è solo consigliata dalla Pirelli, non è imposta. E allora però un consiglio lo vogliamo dare noi alla Pirelli: che fugga da questa F1 isterica, pronta ad addebitarle la colpa di qualsiasi cosa senza mai ascoltare le indicazioni dei suoi tecnici.
Pirelli è in F1 per ragioni di immagine - anche perché finché c'è questo regolamento le ricadute sul prodotto di serie sarebbero maggiori correndo con delle gomme da masticare - ma il rischio di immagine c'è, grosso, ad ogni gara, per colpa dell'ipocrisia di squadre e piloti e della totale mancanza di buon senso della Federazione.