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Miglior tempo per Lewis Hamilton nell'unica sessione di prove libere del Gran Premio dell'Emilia-Romagna di Formula 1 a Imola. 1'14"726 è il crono colto dall'inglese, che ha preceduto Max Verstappen, della Red Bull, e il compagno di squadra, Valtteri Bottas. I team si sono giocati tutto nei 90 minuti di questa mattina, perché per il ritorno all'Autodromo Enzo e Dino Ferrari è stato scelto un format inedito su due giorni, con le sole libere di sabato mattino ad anticipare qualifiche e gara. Non è facile avere così poco tempo a disposizione per trovare la quadra sull'assetto e il feeling con una pista che di fatto è un territorio inesplorato per la F1 di oggi. E il tracciato di Imola è molto tecnico, non di facile interpretazione. Con un asfalto posato recentemente e ovviamente poco gommato.
È inevitabile che la mente di Lewis Hamilton, ma anche di Pierre Gasly e molti altri, vada al loro idolo, Ayrton Senna, legato tragicamente e indissolubilmente alla pista di Imola. È come se qualcosa di lui fosse rimasto qui, e caricasse l'atmosfera di emozioni. Per questo i piloti, nella track walk di ieri, hanno reso omaggio sia a Senna che a Roland Ratzenberger, il cui destino si intrecciò con quello di Senna in quel maledetto weekend di primavera a Imola. Sarà un fine settimana speciale, perché, Kimi Raikkonen a parte, nessuno ha mai corso in F1 a Imola, una pista che, a prescindere dal portato di quanto successo nel 1994, ha comunque fatto la storia di questo sport.
Come dicevamo prima, Imola non è una pista di facile interpretazione. Per questo si sono visti diversi errori nel corso dei 90 minuti di questa mattina. Ma abbiamo anche potuto osservare differenti modi di approcciare un circuito mai affrontato prima. C'è chi, come Verstappen, opta subito per un atteggiamento aggressivo, senza risparmiarsi. E c'è chi, come Hamilton, analizza pezzo per pezzo le varie parti del tracciato per poi mettere insieme il puzzle a tempo debito. Ancora una volta, Verstappen è in grado di sfruttare al meglio una vettura che gli è stata cucita addosso come un abito su misura, dimostrandosi l'unico in grado di impensierire la Mercedes. Il fatto che si giri poco prima delle qualifiche impedirà alla scuderia di Brackley di effettuare dei lavori di fino, il che potrebbe livellare le prestazioni.
Alle spalle dei soliti sospetti si sono inseriti Pierre Gasly, dell'Alpha Tauri, Charles Leclerc, della Ferrari, e le due Renault di Daniel Ricciardo ed Esteban Ocon, sotto lo sguardo attento di Fernando Alonso. E anche il passo gara non è male, anzi. Ottavo tempo per Daniil Kvyat, dell'Alpha Tauri; seguono Alexander Albon, della Red Bull; e i due piloti della Racing Point, Lance Stroll e Sergio Perez. La Ferrari nelle libere ha anticipato il long run per svolgere una piccola simulazione di qualifica a fine sessione. Il passo gara non sembra entusiasmante, e i piloti della Rossa hanno accusato problemi di sottosterzo. Ma non sono gli unici: si tratta di un inconveniente diffuso. La SF1000, però, è apparsa molto capricciosa. Troppo per i gusti di Charles Leclerc, che si è lamentato alla radio.
Non sarà facile per il monegasco e per Sebastian Vettel, dodicesimo, avere ragione dell'indomita mononposto della Rossa, che forse li costringerà ad un rodeo indesiderato. La chiave è riuscire a scaldare le gomme in un solo giro di installazione: non riuscirci sarebbe un handicap notevole. Sicuramente il pacchetto di mischia è molto combattuto. E questo non aiuta. Tredicesima posizione per Romain Grosjean, della Haas; seguono Carlos Sainz, della McLaren; Antonio Giovinazzi, dell'Alfa Romeo Racing; e i rispettivi compagni di squadra, Lando Norris e Kimi Raikkonen. Chiudono la classifica George Russell, della Williams; Kevin Magnussen, della Haas; e Nicholas Latifi, della Williams.