F1. GP Gran Bretagna 2024, Verstappen: "Abbiamo cambiato delle cose ma il meteo deciderà il tutto"
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- di Mara Giangregorio
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La stagione prosegue a gonfie vele e la Formula 1 è già pronta a tornare in pista per il dodicesimo appuntamento stagionale, il Gran Premio di Gran Bretagna 2024, nonché ultimo round di questa tripletta estiva che ci accompagna verso le ultime gare prima della pausa estiva. Nella giornata di giovedì i piloti si sono dedicati agli impegni con i media, mettendo a punto anche le ultime opinioni su quanto accaduto la scorsa settimana al Red Bull Ring tra Max Verstappen e Lando Norris, ma adesso è già tempo di scendere sul tracciato di Silverstone e lasciarsi tutto alle spalle. Ecco com’è andato questo venerdì di libere per l’olandese del team di Milton Keynes.
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Continua a tenere banco quanto è accaduto tra lui e Lando Norris lo scorso weekend in Austria, anche se loro hanno deciso di “deporre le armi” e di fare un passo indietro, ammettendo ognuno le proprie colpe per il bene della Formula 1 e della loro amicizia. Adesso, Max Verstappen deve infatti preoccuparsi di un altro problema. La McLaren qui a Silverstone sembra ancora più competitiva e, mossi dal pubblico di casa del team, Lando Norris ed Oscar Piastri sembrano più decisi che mai a conquistare una seconda vittoria stagionale, approfittando delle debolezze della RB20. Il tre volte campione del mondo della Red Bull ha concluso la prima sessione di prove libere in quarta posizione e la seconda, invece, in settima.
“Ho avuto un piccolo lungo nelle FP2 ma ha compromesso solo quel giro. Rispetto alla prima sessione, la seconda è andata un pochino meglio in realtà” ha dichiarato Max Verstappen ai microfoni di Sky. “C’è ancora un pochino da fare perché abbiamo provato alcune cose cambiando assetto dalle FP1 alle FP2. Adesso dobbiamo analizzare cosa andrà meglio per la giornata di domani e scegliere cosa sarà l’ideale. Naturalmente, penso che anche il meteo, dato che porterà pioggia, sarà un fattore determinante” ha chiosato il pilota della Red Bull.
