Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Il GP di Gran Bretagna è casa per tante squadre e tanti piloti, a testimonianza di come l'Inghilterra sia collegata intrinsecamente alla F1. E' casa di Aston Martin, McLaren, Williams e un po' anche di Mercedes. Anche se la squadra è tedesca, la sede di F1 è a Brackley, che dista dal circuito di Silverstone di soli 20 minuti di macchina, e a Brixworth. Inoltre, entrambi i piloti della Freccia d'Argento sono inglesi.
Il weekend non era iniziato nel verso giusto, con la W14 difficile anche da mantenere in pista ma si è concluso nel migliore dei modi, con un podio per Lewis Hamilton, terzo alle spalle del solito Verstappen su Red Bull e di uno straordinario Norris su McLaren, e Russell quinto, dopo un altrettanto meritevole di podio Oscar Piastri.
"La Safety Car è arrivata in un momento fortunato per noi, - ha commentato Hamilton riguardo la vettura di sicurezza dovuta intervenire per la monoposto di Magnussen, la Haas, andata a fuoco. Questo è accaduto prima che il sette volte campione del mondo effettuasse il pit-stop. - Abbiamo rispettato quello che era sin dall'inizio il nostro piano, andare con le Medie e continuare a lungo. E' sempre incredibile il supporto dei fans, qui è fenomenale! E anche andare a podio, per noi, è immenso".
Russell, al contrario, ha pagato la Safety Car, in quanto è arrivata con un timing a lui sfavorevole, come per Piastri. "La Safety Car ha ostacolato me e Piastri. Lui meritava di essere sul podio a sua volta, ha guidato veramente bene. Le McLaren sono venute fuori dal nulla,- ha detto l'inglese. - Volevamo essere aggressivi oggi e abbiamo avuto modo di diversificare le strategie. Le Soft erano difficili da usare per superare Leclerc anche se erano buone e poi la Safety Car ed il suo timing errato per me. Comunque non sarei arrivato sul podio, a volte le cose si mettono così: prenderò il lato positivo, come i punti per il team".