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SILVERSTONE - E' stata una battaglia nel verso senso della parola, con botte da orbi e la grande paura dell'incidente alla prima curva che ha visto coinvolti 5 piloti con Zhou e Albon finiti in ospedale per controlli, ma per Carlos Sainz sarà il ricordo indelebile della prima vittoria al volante della Ferrari in un GP storico come quello di Silverstone. Vincere al 151 GP non è da tutti e dopo la lunga attesa, vedere come è maturata questa vittoria, la sensazione è che sia un successo che rischia di spaccare il box della Ferrari. Lo dicono i messaggi radio di Leclerc, soltanto quarto nel giorno in cui Verstappen ha dovuto abbassare bandiera bianca e accontentarsi di un settimo posto per via dei problemi della sua Red Bull. Lo dicono i gesti del responsabile della GES Ferrari, Mattia Binotto, accorso subito a parlare con Leclerc con tanto di ditino alzato davanti al volto del monegasco che non doveva dire o fare qualcosa. E lo dicono i messaggi radio di Sainz verso il box quando, poco prima del via dietro la safety car al 42 giro (per rimuovere l'Alpine di Ocon) qualcuno gli aveva detto di rallentare Hamilton, terzo, per dare spazio a Leclerc davanti: "Oh ragazzi, io ho dietro questo qui che mi mette pressione, non diciamolo per scherzo, non diciamo più una cosa simile".
E in effetti, col clamoroso autogol di far cambiare le gomme a Sainz con Leclerc fuori con le dure che avevano 14 giri sul groppone mentre allo spagnolo sono state montate le gomme morbide (al pari di Hamilton e Perez, alla fine terzo e secondo) era chiaro che qualcosa non avesse funzionato a dovere. Silverstone era l'occasione per ridurre il distacco da Verstappen. L'olandese era partito bene al primo via e aveva preso il comando. Poi interruzione, sia per l'incidente, sia per un gruppo di manifestanti che aveva invaso la pista e si era seduta in pieno rettilineo in attesa del gruppo di monoposto in corsa (roba da pazzi, senza dubbio ci saranno sanzioni per la pista) e il secondo via. Qui Sainz tirava fuori tutta la sua cattiveria e stringeva a muro Verstappen e prendeva il comando, solo che dopo 8 giri commetteva un errore e veniva passato prima dall'olandese poi da Leclerc, che aveva danneggiato l'ala in un contatto con Perez in precedenza. Poi il colpo di scena: Verstappen che sente qualcosa cedere nella macchina e rallenta il ritmo, Sainz che prende il comando, Leclerc, pur con ala rotta, più veloce dello spagnolo e le lamentele via radio. Fino alla safety car, con Sainz lesto a entrare e Leclerc non chiamato per tempo o con strategia diversa.
Una Ferrari che vince a casa loro fa piacere, ma per come è nata questa vittoria, resta solo la soddisfazione di Sainz per avere coronato un sogno, vincere il primo GP e per giunta su una Ferrari e in una pista storica, il resto è frutto di polemiche. Leclerc incredibile nel duello con Hamilton e gran sorpasso alla Copse all'esterno, il roll bar della Sauber che si frantuma come un grissino e per fortuna l'halo ha impedito conseguenze peggiori, lo spolvero di Hamilton, sul podio e col giro più veloce della gara. E quel ditino di Binotto a Leclerc. A bocce ferme ne sapremo di più, la sensazione che questa vittoria con l'uomo sbagliato sia più un boomerang per i rapporti interni in un momento cruciale del campionato. E con un Leclerc che scalpita ma non conclude, i nervi a fior di pelle vanno calmati e riprendere il filo del discorso interrotto dopo le prime tre gare di campionato, con una Ferrari fortissima e invincibile...