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SILVERSTONE – Un gol annullato un altro in rete. Per Hamilton le qualifiche della sua Mercedes hanno ricordato gli europei di calcio. Il primo crono, infatti, è stato cancellato per aver superato il cordolo alla curva 9. Il secondo invece è stato confermato anche se ha tagliato allo stesso modo il cordolo alla curva 7. Ma a Silverstone, si sa, qualcuno dà i numeri per cui 9 15 e 18 sono le curve dove non si può andare oltre, dalle altre parti a libera interpretazione. Che Hamilton fa meglio di tutti visto che rifila 4 decimi a Rosberg.
In Inghilterra è andato in scena un altro dramma Ferrari. Al mattino Vettel ha rotto il quinto cambio della stagione e col sesto tempo in qualifica partirà quindi 11! Il distacco della rossa è impressionante, Raikkonen è quinto a quasi un secondo e sei decimi, Vettel a oltre due secondi. Ma a guardare bene i parziali dei tempi, si capisce come questi distacchi veri non lo siano in realtà, cioè mettendo insieme tutti e tre i settori parziali invece che oltre due secondi Vettel sarebbe a 9 decimi dalle Mercedes, quindi davanti o alla pari delle due Red Bull di Verstappen e Ricciardo. Insomma, meno peggio di quello che sembra dopo la sessione di qualifica.
Quello che invece è peggio è l’analisi coi tempi dell’anno scorso, perché se si osservano bene i distacchi emerge una cosa lampante: la macchina del 2015 era meglio di questa. Infatti l’anno scorso la miglior Ferrari era a 1’'131 dalla pole (ancora Mercedes tanto per cambiare) mentre quest’anno la miglior rossa (Raikkonen) è a 1'’594, ergo c’è stato un peggioramento di 463 millesimi, mentre la controprova arriva dalla Red Bull che l’anno scorso era a 1’'388 dalla pole quest’anno a 1’’026, cioè la Red Bull ha guadagnato in un anno 362 millesimi.
E questo nonostante la Ferrari abbia cambiato la sospensione anteriore, l’aerodinamica e montato un motore più potente. Cioè a guardare i distacchi nei parziali e le velocità massime segnate, si ha l’impressione che abbiano sbagliato proprio a regolare la macchina visto che, per avere le velocità migliori, hanno perso dai quattro ai sei decimi in ogni settore, ergo manca carico aerodinamico e in uscita di curva manca la trazione, per quello che stanno diventando matti per capire cosa non funziona e dove, visto che sulla carta i numeri per fare bene ci sono e non sono nemmeno tanto lontani dal vertice.
Mettere insieme i valori di coppia del motore turbo con quello elettrico e il BBW (il sistema automatico di ricarica della frenata) è qualcosa di molto complicato ma la Ferrari sembrava averlo risolto negli ultimi due anni. Invece si ripresenta puntuale quando meno te lo aspetti.
C’è poi il problema affidabilità visto che a Vettel ha ceduto il quinto cambio della stagione. Sostituire una trasmissione ogni due gare non è un bel segnale, che segue dai test invernali, per cui c’è anche qualcosa a livello meccanico (o elettronico) da rivedere. Mettere insieme i valori di coppia del motore turbo con quello elettrico e il BBW (il sistema automatico di ricarica della frenata) è qualcosa di molto complicato ma la Ferrari sembrava averlo risolto negli ultimi due anni. Invece si ripresenta puntuale quando meno te lo aspetti. Un altro grattacapo per una situazione che di giorno in giorno diventa sempre più difficile da capire e da risolvere. Peccato davvero.