F1, Gp Gran Bretagna 2015: la guerra delle gomme e tutte le altre curiosità

F1, Gp Gran Bretagna 2015: la guerra delle gomme e tutte le altre curiosità
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Via gli aiuti elettronici in partenza dal Belgio, mentre è ufficialmente aperto il tyre contest della FIA. Il futuro della Lotus è incerto; intanto, la bellissima Carmen Jordà fa girare la testa all'intero paddock | <i>P.Ciccarone, Silverstone</i>
4 luglio 2015

Una guida da manuale

Lo aveva annunciato proprio su questo sito Niki Lauda, ovvero che bisognava far tornare la F.1 umana e pertanto andavano aboliti alcuni controlli per la partenza. Ora il gruppo strategico della F.1 ha deciso, e verrà ratificato settimana prossima nel consiglio a Città del Messico, che a partire dal prossimo GP del Belgio verranno tolti tutti gli aiuti elettronici alla partenza. Sarà il pilota a staccare la frizione e a cambiare le marce. In teoria avrebbe dovuto essere così fin dal 2008, ma si vede che qualcosa è sfuggita…

 

Fra le altre cose, si discuterà anche delle comunicazioni radio, con ulteriore riduzione delle informazioni (e perché non eliminarle del tutto?) e sul formato di gara. Si parla di due GP, uno mini e uno lungo, un po’ come accade alla GP2, il tutto deve essere ancora ratificato e definito nel dettaglio. Di certo è sparita la norma sui rifornimenti, visto che con 100 kg a disposizione, al massimo si poteva rabboccare 40-60 kg, con un tempo di sosta di poco superiore ai 4 secondi. Tutta sta fatica, per una sosta così breve? Non ne vale la pena e a quanto pare lo hanno capito. Adesso aspettiamo che decidano altri particolari per avere idea della F.1 del futuro.

E’ partita la guerra di gomma

Lo scorso 17 giugno si è aperto ufficialmente il Tyre Contest, ovvero la possibilità di fornire per tre anni, dal 2017 al 2019, le gomme alla F.1. Le offerte sono giunte alla FIA che ora, entro il 17 luglio, deve decidere se accettare le offerte pervenute, cioè verificare che chi ha fatto richiesta abbia i requisiti per fornire la F.1. Sono solo due i contendenti: la Pirelli, che punta alla terza riconferma, e la Michelin che vuole tornare dopo 10 anni di assenza. Nel momento in cui si decide che i contendenti abbiano i requisiti (e qua è solo una formalità) la FIA passerà la palla alla FOM per la definizione degli aspetti commerciali e poi ci sarà una risposta in base al pacchetto che verrà preso in esame.

F1 2015 Montecarlo gio 40
La FIA ha lanciato il Tyre Contest, per decidere chi sarà il fornitore degli pneumatici in F1 a partire dal 2017

 

A favore di Pirelli c’è l’impegno mostrato in questi anni e la disponibilità a fornire le gomme chieste dalla F.1, ovvero di durata e consistenza tali da fare un certo numero di pit stop, in più gli italiani hanno investito in comunicazione e la loro presenza è sempre stata impeccabile, tanto che pure nel periodo in cui ci sono stati dei cedimenti spettacolari delle gomme in gara, la Casa italiana ha saputo rimediare in tempi brevissimi, imponendo uno standard proprio che i team hanno dovuto accettare, visto che qualcuno non rispettava le indicazioni del gommista (vedi pressione e camber). A favore della Michelin gioca la voglia di tornare in grande stile oltre alla MotoGP e dal punto di vista commerciale potrebbero giocare una carta importante. Tecnicamente i francesi vorrebbero gomme da 18 pollici, cosa che alla Pirelli non creerebbe problemi visto che usano già queste misure in altre categorie.

 

Ma a differenza degli italiani, i francesi vorrebbero imporre una modifica regolamentare, mentre la Pirelli è pronta a fornire quanto richiesto dai team. A svantaggio della Michelin c’è la mancanza di prove, e la Pirelli ne sa qualcosa visto che ha portato gomme senza avere macchine su cui sviluppare il prodotto (la limitazione dei test ha anche questo effetto negativo) quindi nel caso di prosieguo della Pirelli si parte da una base conosciuta e nota a tutti, se dovesse toccare alla Michelin, con l’incognita misure (già ora si parla di gomme più larghe per il 2017 e se ci dovesse essere un cerchio da 18 invece che da 13 le cose sarebbero più complicate) e la mancanza di prove. A questo punto non resta che aspettare che la procedura venga espletata prima di sapere che gomma ci sarà in futuro.

Jordà terzo pilota da sogno…

F1 2015 GranBretagna ven (20)
La splendida Jordà non gira in pista il venerdì; questo onore spetta invece al campione GP2 in carica, Jolyon Palmer

 

La vedi nel paddock e ha più  curve lei del circuito che la ospita, il tacco 12, con la divisa nera della Lotus non stona affatto e il capello biondo che incornicia il bel viso fa capire che Carmen Jordà, se non avesse deciso di fare il pilota, poteva benissimo cavarsela sulle passerelle di moda. Dopo una deludente esperienza in GP3, proveniente dalla F3 euroseries, la spagnola ha firmato a inizio anno un contratto come pilota della Lotus senza speranza di scendere in pista. Il terzo uomo, infatti, è Jolyon Palmer che il venerdì mattina sostituisce Grosjean al volante. Per Carmen, invece, c’è un ruolo di PR: “Non solo, partecipo ai briefing tecnici, giro spesso al simulatore in fabbrica e provo le nuove soluzioni.

 

E’ un lavoro oscuro, poco appariscente e con poca soddisfazione, ma mi permette di stare all’interno della F.1 e capire come funzionano le cose, avrei preferito guidare, senza dubbio, ma questa era l’unica opzione disponibile”. Mai pensato di fare un campionato parallelo tanto per tenersi in forma? “Sì, volevo correre ma la squadra ha detto di no, quindi non è stata una mia scelta, io volevo continuare le gare, mi piace ed è quello che voglio fare”. Si era parlato di un campionato riservato alle donne, che ne pensi? “Penso che quando metti il casco e abbassi la visiera esistono solo piloti, se poi ci fosse la possibilità di correre in F.1 anche se solo fra donne, l’importante è correre, anche se voglio sfidare gli uomini come ho sempre fatto finora”. Insomma, se in pista ci son piloti che fan sognare, nel paddock Carmen Jordà di sicuro è uno di questi…

Lotus e Proton ancora legati insieme

Mentre si aspetta la decisione della Renault sull’acquisto della Lotus o su come vorranno continuare in F.1, si è scoperto che per quanto riguarda le questioni commerciali la Lotus dipende ancora totalmente dalla Proton, la Casa malese che detiene il nome e il diritto sul team inglese. Infatti, un sostanzioso piano di merchandising è stato bloccato dai malesi perché fino alla fine del 2016 hanno la proprietà della Lotus, dopo invece è tutto libero. Chi possa sostituirli non si sa (o si pensava alla Renault) di certo è una questione intrigata che nel paddock è ancora sconosciuta ai più, visto che i capitali arabi della Emaar non pare siano così tanti mentre i fondi del Venezuela non sono così sicuri per il futuro anche se c’è un accordo a lungo termine firmato anni fa.

Kimi il pilota più conosciuto

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Stando al sondaggio della GPDA, Kimi Raikkonen è il pilota di Formula 1 ad avere più fan

 

La GPDA, l’associazione dei piloti da Gran Premio, ha lanciato un sondaggio fra i tifosi per sapere chi è il pilota più popolare. Neanche a farlo apposta il vincitore è Kimi Raikkonen che ha preceduto Alonso e Button. Strano se si pensa che Kimi coi tifosi non ha proprio il rapporto che hanno Alonso e Button, ma soprattutto Hamilton che in Inghilterra è considerato come una pop star e ha un nutrito seguito, al punto che per il GP si prevedono 140 mila spettatori e fin dal venerdì c’erano le file agli ingressi!

 

 

 

 

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