F1. GP Giappone 2025, le pagelle di Suzuka

F1. GP Giappone 2025, le pagelle di Suzuka
Pubblicità
I promossi e i bocciati di Suzuka nelle pagelle del Gran Premio del Giappone 2025 di Formula 1
7 aprile 2025

Chi sono i promossi e i bocciati di Suzuka? Scopriamolo insieme, sfogliando le pagelle del Gran Premio del Giappone 2025 di Formula 1.

Naviga su Automoto.it senza pubblicità
1 euro al mese

Max Verstappen, voto 10 e lode

Più forte degli avversari e anche della sua monoposto, nata male per stessa ammissione della squadra: Verstappen in Giappone compie un’altra impresa, dando un saggio di guida in una delle piste più belle e tecniche di tutto il mondiale. Voto 10 e lode: il suo nome è già nella leggenda della F1.

Lando Norris, voto 7

Alle sue spalle un Norris ragioniere, il cui primo mondiale rischia di assomigliare all’ultimo di Prost, con tutto il rispetto: un titolo ricordato soprattutto per le prodezze del suo avversario al volante di una monoposto inferiore. L’inglese in Giappone non commette errori, ma non riesce ottenere la pole, né in gara si avvicina mai abbastanza per tentare un vero attacco, nonostante la monoposto a disposizione sia la migliore in pista. E allora voto 7, compitino.

Oscar Piastri, voto 7

Alle sue spalle ne avrebbe probabilmente di più Piastri, ma in McLaren hanno fatto tesoro degli errori dello scorso anno e giustamente sono ben attenti a evitare che i loro piloti si disturbino a vicenda: Piastri per avere pista libera deve sostanzialmente partire dalla pole, o almeno davanti a Norris, ma in qualifica è solo terzo, anche se per un battito di ciglia. Voto 7, sotto il suo potenziale.

Charles Leclerc, voto 8

Chi invece ha dato tutto è stato ancora una volta Leclerc, e come ammetterà lui stesso nel dopo gara fa male fare tutto giusto per ritrovarsi solo al 4° posto, ma questa è la competitività della Ferrari al momento. Soprattutto in qualifica il monegasco è bravissimo a piazzarsi davanti a Russell, riuscendo poi a controllarlo per tutta la gara. Voto 8 per l’impegno (ormai un ritornello quando diamo il voto a Leclerc), ma che tristezza!

George Russell, voto 7

Stavolta resta ben fuori dal podio Russell, complice un Leclerc super e una gara in cui nessuno sbaglia o mostra particolari criticità: in queste condizioni nemmeno la Mercedes è da podio, anche se l’inglese ancora una volta fa tutto per bene. Voto 7, veloce e consistente ma stavolta niente gloria. 

Andrea Kimi Antonelli, voto 8

Alle sue spalle voto 8 invece ad Antonelli, che su una pista da campioni ha mostrato una volta di più di essere un vero talento: dopo un avvio difficile nelle libere, in qualifica si piazza ottimo 6° a poco più di due decimi da Russell e in gara coglie anche il giro più veloce (il più giovane di sempre a riuscirci) anche se la strategia del più stop ritardato non gli porta reali vantaggi a parte le gomme più fresche nel finale. L’italiano prosegue la sua crescita ma a Suzuka è andato anche oltre le aspettative.

Lewis Hamilton, voto 5,5

Solo 7° Hamilton, penalizzato da una qualifica non brillante (è partito 8°): anche lui ha tentato la carta del più stop ritardato, ma senza successo. Suo è uno dei pochi sorpassi della gara nelle posizioni di vertice, anzi l’unico per la verità, su Hadjar, ma con tutto il rispetto visto che guida una Ferrari era quasi un atto dovuto. Per sua stessa ammissione ha litigato con il retrotreno per tutto il fine settimana, ma come negli ultimi anni in Mercedes non dà l’impressione di riuscire a compensare e superare i problemi della monoposto. Voto 5,5, sottotono.

Isack Hadjar, voto 8

Voto 8 invece al già citato Hadjar, che dopo un esordio da incubo in Australia in Cina aveva mostrato un lampo in qualifica e in Giappone ha confermato la sua velocità sul giro secco dimostrando anche grande concretezza in gara. E ora paradossalmente con un Lawson tutto da recuperare si trova a essere di fatto il pilota di riferimento nel team, dopo sole tre gare. Come cambiano velocemente le cose in F1.

Alex Albon, voto 7,5

Voto 7,5 per Albon, ancora a punti con la Williams, dopo avere centrato anche la Q3. La sua gara non è stata particolarmente emozionante, ma quel che conta è il risultato, giusto?

Ollie Bearman, voto 8

Voto 8 invece a Bearman, che di una Hass a due volti è sicuramente quello migliore: il sabato entra in Q3 e anche in gara si conferma ottimo 10°, resistendo ad un mastino come Alonso. Doveva fare esperienza, in realtà si sta già dimostrando un prezioso riferimento per il team, mentre Ocon dopo la bella prova in Cina a Suzuka si è inspiegabilmente perso.

Fernando Alonso, voto 7

Fuori dai punti, voto 7 per l’impegno ad Alonso, che si fa notare a inizio gara per un bel sorpasso su Gasly ma per il resto niente può fare con una monoposto lontana dalla competitività.

Carlos Sainz, voto 5

Voto 5 invece a Sainz, che per sua stessa ammissione fatica a interpretare questa Williams, venendogli naturale guidarla “come la Ferrari”. Non mettiamo in dubbio le sue parole, però rimane il fatto che un pilota con la sua esperienza e il suo talento non dovrebbe impiegare così tanto ad adattarsi ad una nuova realtà.

Jack Doohan, voto 3

Voto 3 invece a Doohan, che provando a entrare in curva 1 a DRS aperto ha scoperto la differenza tra la realtà e il simulatore: per fortuna non si è fatto male, ma il suo tentativo più che un atto coraggioso appare una bravata sconsiderata. E comunque il fatto che al simulatore la manovra fosse riuscita solleva qualche dubbio anche sulla reale corrispondenza tra questi sofisticatissimi e costosissimi “videogames” e la realtà della pista. 

Helmut Marko, voto 7

Ma veniamo al tema del fine settimana: lo scambio di sedile tra Tsunoda e Lawson. Come prevedibile, è finita senza miracoli, però va detto che Tsunoda pur non arrivando a punti sulla Red Bull si è comunque comportato meglio rispetto quanto aveva fatto Lawson e quest’ultimo a sua volta soprattutto in qualifica è parso più a suo agio (13°), anche se poi in gara ha perso terreno. Considerando che per entrambi si è trattato di scoprire una monoposto nuova direttamente nel week end di gara su una pista difficile come Suzuka, si può dire che forse lo scambio nonostante tutto non sia stata una brutta idea. E allora a sorpresa voto 7 a Marko.

F1, voto 0

La verità sul tema però l’ha detta Horner: non avevano tempo per aspettare la crescita di Lawson, perché ad ogni gara perdevano potenziali punti. E qui torniamo al tema già espresso dopo il gran premio di Australia: voto 0 a questa F1 praticamente senza test che con la scusa di risparmiare mette i piloti in posizioni a volte insostenibili. E siccome c’è comunque il budget cap, non riusciamo a capire perché non lasciare le squadre libere di spendere i loro soldi con dei test in pista, se lo ritendono utile. 

Suzuka, voto 5

Infine, voto 5 a Suzuka con una sola zona DRS: la pista giapponese insieme a Spa è la più bella del Mondiale, però con le monoposto attuali ha un solo punto di sorpasso che pure richiede una grande differenza di velocità per portare a termine la manovra. La gara è stata sicuramente tesa, però ad un certo punto si è capito che non sarebbe successo proprio niente e considerando l’alzataccia fatta da molti spettatori, a quel punto il rischio di cadere in un sonno profondo è stato reale. Vedremo se il prossimo anno con il cambio di regolamenti le cose miglioreranno.

Pubblicità