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Chi sono i promossi e i bocciati di Suzuka? Scopriamolo insieme sfogliando le pagelle del Gran Premio del Giappone 2024 di Formula 1.
La rivincita di Verstappen a Suzuka veniva data praticamente per scontata e il copione puntualmente è stato rispettato, alla faccia di chi vorrebbe una F1 almeno vagamente imprevedibile nel risultato finale. L’olandese ha dominato, senza mai essere impensierito da alcuno: voto 9, la noia della perfezione.
Nemmeno Perez ci ha minimamente provato a contrastare il compagno di box: messi da parte i velleitari ardori del passato, il messicano punta soprattutto a portare a casa punti per la squadra e la riconferma per sé. Voto 7,5: fa il suo dovere fino in fondo, però il mezzo a disposizione gli dà una bella mano.
Voto 8,5 a Sainz, ancora una volta davanti a Leclerc in qualifica ed efficace in gara nello sbarazzarsi di Norris: è “primo degli altri” tirando fuori il massimo da una Ferrari solida ma non vincente. Chissà se a qualcuno iniziano a fischiare le orecchie confrontando la sua gara con quella di Hamilton…
Intanto voto 7,5 a Leclerc, fantastico a far durare le gomme nel primo stint e bravissimo a risalire fino al 4° posto, però va detto che il monegasco si era complicato la vita da solo sabato con una qualifica ben al di sotto del potenziale suo e dell’auto. Bravissimo, ma serve più costanza.
“Solo” 5° Norris, che partendo 3° legittimamente aspirava a qualcosa di meglio, ma al momento questo è ciò che gli permette la sua McLaren: l’inglese comunque ha il merito di provarci sempre e si conferma pilota di riferimento all’interno del suo box. Voto 8, certezza.
Un’altra certezza è Alonso, che termina 6° (era partito addirittura 5°) con una Aston Martin poco più che discreta, mettendosi alle spalle una McLaren e due Mercedes: lo spagnolo a fine gara è orgoglioso del risultato pensando al mezzo a disposizione e ha tutte le ragioni per esserlo. Voto 8,5, infinito.
Alle sue spalle voto 7 a Russell, sempre sul pezzo e sempre mortificato dal potenziale modesto della monoposto che ha a disposizione. La qualifica va meno bene del solito, in gara però ci mette rapidamente una pezza, almeno fin dove l’auto gli consente di arrivare. Aspettando tempi migliori.
Discreta ma niente di più la gara di Piastri, soprattutto considerando quella di Noris: l’australiano continua a mostrare qualche limite nel ritmo di gara, e stavolta nemmeno la qualifica è stata irresistibile. Voto 6,5: il potenziale c’è ma serve uno scatto in avanti.
9° un quasi disastroso Hamilton: disastroso perché finire in quella posizione senza particolari problemi non è certo da lui, come non è da lui lasciar passare il compagno di squadra dopo pochi giri per manifesta inferiorità sul passo gara. Però l’anno prossimo le vendite degli accessori moda con il Cavallino andranno fortissimo. Voto 5.
È un gran 10° posto invece quello conquistato da Tsunoda, al termine di un week end di gara molto solido (il giapponese si era anche qualificato in Q3) e di una gara nella quale ha fatto vedere anche bei sorpassi. Il tutto di fronte alla sua famiglia e ad un intero Paese che tifava per lui. Il giapponese quest’anno appare più concreto e anche più a suo agio con il box, basterà per salire sulla Red Bull? Intanto voto 8,5, prova di maturità.
Fuori dai punti, voto 7 a Hulkenberg che si conferma sempre veloce e concreto con la Haas, anche se stavolta non basta per andare a punti, e voto 7,5 a Bottas che in Giappone ha un sussulto di orgoglio, a dispetto dei cronici problemi della vettura.
Voto 5 invece a Stroll, disastroso in qualifica e incapace di rimediare in gara.
Fuori classifica, voto 8 alla decisione di prevedere a Suzuka una sola zona di DRS, sul rettilineo principale dove in passato superare era diventato quasi impossibile: dopo il festival del DRS di Melbourne quasi un ritorno alla F1 di una volta, senza troppi artifici in nome di uno spettacolo che poi - quando un sorpasso si chiude ben prima della staccata - tanto spettacolare non è.