Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Qualifiche tiratissime a Suzuka con Max Verstappen, Charles Leclerc e Carlos Sainz racchiusi in appena 58 millesimi. L'olandese sulla pista di casa della Honda, dove vuole festeggiare il secondo titolo della sua carriera, è riuscito a centrare l'obiettivo di fare la pole, ma le Ferrari gli hanno dato filo da torcere per tutta la sessione. Charles Leclerc e Carlos Sainz per meno di un decimo hanno perso la partenza dal palo, ma è su un circuito simile a Spa, dove era nata la crisi della Ferrari, che ha dimostrato come già visto a Singapore, di aver ritrovato la strada dello sviluppo, e la correlazione fra simulatore e pista. Infatti le modifiche fatte al fondo e l'ala usata a Montreal, hanno fatto tornare la F1-75 sui livelli di inizio stagione, equivalendosi per tutto il giro con Verstappen.
Questo è dovuto ad una Ferrari, che come già visto a Marina Bay, ha ritrovato i suoi punti di forza in trazione e nel guidato. Verstappen quando apre il DRS allunga, ed è più veloce in curva 1 e 2, ma dallo snale Leclerc e Sainz recuperano tutto il distacco, transitando al primo intermedio staccati di 33 e 11 millesimi. Gap che sarà fondamentale per decidere il poleman, creato anche grazie ad una power unit Honda, che in casa ha messo a disposizione di Verstappen qualche cavallo in più.
La situazione, come accaduto tante volte quest'anno, si ribalta non appena inizia la parte centrale. Leclerc sembrava aver messo al sicuro una nuova pole, facendo un capolavoro alla Spoon, dove entra con una velocità di quasi dieci chilometri orari più alta di di quella di Verstappen e Sainz, che gli permette di infliggere tre decimi al rivale che è protagonista anche di una correzione, ed uno al compagno di squadra.
Vantaggio che Leclerc e Sainz conservano fino alla chicane, dove non sono perfetti come nel primo tentativo. Leclerc che per tutto il week end in quella curva ha sempre faticato e Sainz, perdono la pole e la possibilità di far piazzare l'uno-due alla Rossa nell'ultimo tornantino, che invece Verstappen pennella recuperando tutto il distacco, grazie anche alla solita forza in rettilineo della Red Bull ed un'ottima trazione, li beffa. A Leclerc e Sainz sarebbe stato sufficiente il T3 del primo run per fare la pole, ma l'aver dovuto spingere fin dal T1 per cercare di battere Verstappen nei primi due settori, ha fatto sì di non aver chiesto troppo alle gomme che saranno una delle chiavi della gara.