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Aggiornamento - A Charles Leclerc è stata comminata una penalità di quindici secondi, di cui cinque per il contatto con Verstappen e dieci per via del fatto che la Ferrari non lo abbia fermato subito per la sosta sebbene la sua macchina fosse visibilmente - e pericolosamente - danneggiata. Per via di questa sanzione, Leclerc scende al settimo posto in classifica.
Suzuka sorride alla Mercedes: ad aggiudicarsi il Gran Premio del Giappone, diciassettesima prova del mondiale 2019 di Formula 1, è stato Valtteri Bottas. Quella in terra nipponica è la settima vittoria in carriera e la terza nel campionato in corso per il finlandese. Come ormai da tradizione a Suzuka nell’era dell’ibrido, la Mercedes vince, e ottiene anche il terzo posto di Lewis Hamilton. Dopo lo splendido uno-due in qualifica, la Ferrari raccoglie molto meno di quanto seminato, con la seconda piazza di Sebastian Vettel, riuscito a tenersi alle spalle Hamilton a fine corsa, e la sesta di Charles Leclerc, la cui gara è stata compromessa allo start. Con questo risultato, la Mercedes coglie il sesto titolo costruttori consecutivo, eguagliando il primato della Ferrari dei tempi d'oro di Schumacher. Ma andiamo per ordine.
Bottas ha preso la testa della corsa al via. Questo per via della pessima partenza delle Rosse dalla prima fila, con Vettel incerto davanti a Leclerc. Verstappen, dal canto suo, è finito fuori pista dopo un contatto con Leclerc in curva 2. Nell’incidente con Verstappen, Leclerc ha rimediato forti danni all’ala anteriore, manifestatisi chiaramente con il collasso di una parte del componente. Alla fine del giro numero 4, nonostante le sue rimostranze, Leclerc è dovuto rientrare ai box per sostituire l’ala. Dopo aver montato le gialle, Leclerc si è ritrovato ultimo. Bottas, nel frattempo, ha accumulato un piccolo vantaggio di 2,5 secondi su Vettel nelle prime fasi di gara.
Di lì a poco, Leclerc e Verstappen sono finiti sotto investigazione per il contatto in partenza. Dopo aver inizialmente giudicato l’accaduto un contatto di gara, i commissari hanno deciso invece di analizzare meglio l’incidente. Nel frattempo, Leclerc ha cominciato una rimonta dal fondo, sorpassando Verstappen, a sua volta finito nelle retrovie, per la sedicesima posizione. A complicare ulteriormente la gara della Ferrari ha pensato un’altra investigazione da parte dei commissari, questa volta per la presunta falsa partenza di Vettel, effettivamente riscontrabile dai replay.
Davanti a Vettel a questo punto della corsa c’era il solo Bottas, il quale nel primo stint con le rosse ha mostrato un ottimo ritmo, che gli ha concesso di allungare sulla concorrenza. Concorrenza che includeva anche il compagno di squadra, Hamilton, pronto a farsi sotto in caso di penalità a Vettel. Sanzione che invece non è arrivata: i commissari hanno infatti graziato Vettel, giudicando il movimento del tedesco all'interno della fascia di tolleranza prevista dal regolamento sportivo. Con l’arrivo del giro numero 15, è subentrata però un’altra difficoltà per Vettel, il degrado delle gomme. Il ritmo lento di Vettel, ormai tallonato da Hamilton, ha indotto la Ferrari a richiamare il tedesco ai box al termine del giro numero 16.
Vettel ha montato un altro treno di rosse, rivelando così una strategia a due soste pensata dalla Ferrari. Il tedesco è rientrato alle spalle di Sainz, in quarta posizione. Nel giro successivo è stata la volta del pit stop di Bottas, che ha montato le gialle ed ha riguadagnato la pista dietro ad Hamilton, in seconda piazza. Il cambio di mescola non ha implicato una strategia ad una sosta, anzi: per il finlandese, infatti, la Mercedes ha prospettato via radio due pit stop, a differenza di Hamilton, che ha infatti continuato a restare in pista.
Bottas, apparso molto veloce con le medie, ha ben presto avvicinato un Hamilton in forte crisi con le gomme. L’inglese ha effettuato la sua sosta al termine del giro numero 22; dopo aver montato le gialle, è rientrato alle spalle di Vettel, in terza posizione, ripristinando così l’ordine precedente alle soste. Molto più indietro, tra sorpassi e soste altrui, Leclerc si è ritrovato in settima piazza. Hamilton, lamentatosi via radio della scelta del team di non montare le hard, ma le medie, si è lanciato all’inseguimento di Vettel. Leclerc, dal canto suo, è sceso in dodicesima posizione dopo la sosta per montare le rosse, effettuata al termine del giro numero 27.
Leclerc ha ben presto riguadagnato terreno, risalendo in ottava posizione nel giro numero 32, mentre il suo compagno di squadra, Vettel, rientrava per montare le gialle. Vettel ha riguadagnato la pista alle spalle dei due piloti della Mercedes, con Hamilton lanciato in una rimonta sul leader della corsa, Bottas. Leclerc, nel frattempo, ha passato Gasly, salendo in sesta posizione. Nel frattempo, si è verificato un cambio al vertice: Bottas ha lasciato la testa della corsa ad Hamilton rientrando per montare le rosse. Bottas è stato assicurato via box del fatto che Hamilton dovesse effettuare un’altra sosta; notizia accolta con scetticismo dal finlandese.
Scetticismo alla fine rivelatosi non giustificato, visto che Hamilton è rientrato alla fine del giro numero 43 per montare le rosse. Hamilton si è dunque ritrovato terzo, alle spalle di Vettel. Forte delle sue gomme fresche, Hamilton si è lanciato all’inseguimento del tedesco. A sei giri dal termine, spazio per una sosta di Leclerc per montare le rosse e cercare il giro più veloce in gara. Hamilton ha ben presto raggiunto Vettel, e dopo una serie di doppiaggi, Hamilton ha cercato l’affondo a tre giri dal termine. Non è servito. A fine GP, una stranezza: la bandiera a scacchi è stata sventolata con un giro di anticipo, e questo significa che a valere è la classifica del giro numero 52. Questo avvantaggia Perez, finito a muro all'ultimo giro ma comunque a punti per via di questa svista.
Quarto è Alexander Albon, della Red Bull; seguono un ottimo Carlos Sainz, della McLaren, e Leclerc. Settima posizione per Daniel Ricciardo, della Renault, davanti a Pierre Gasly, della Toro Rosso. Completano la top ten Sergio Perez, della Racing Point, e Nico Hulkenberg, della Renault. Undicesimo è Lance Stroll, in forza alla Racing Point, davanti a Lando Norris, della McLaren, davanti a Daniil Kvyat, della Toro Rosso; e a Kimi Raikkonen, dell’Alfa Romeo Racing. Quindicesimo è Romain Grosjean, della Haas, davanti al nostro Antonio Giovinazzi, in forza all’Alfa Romeo Racing e al danese della Haas, Kevin Magnussen. Chiudono lo schieramento i due piloti della Williams, George Russell e Robert Kubica.
Ritiro per Max Verstappen: i danni occorsi alla monoposto dell’olandese della Red Bull nel contatto con Leclerc si sono rivelati troppo ingenti per proseguire la corsa. Certo non il risultato sperato da Verstappen nella gara di casa della Honda.
1 | 77 | Valtteri Bottas | MERCEDES | 52 | 1:21:46.755 | 25 |
2 | 5 | Sebastian Vettel | FERRARI | 52 | +13.343s | 18 |
3 | 44 | Lewis Hamilton | MERCEDES | 52 | +13.858s | 16 |
4 | 23 | Alexander Albon | RED BULL RACING HONDA | 52 | +59.537s | 12 |
5 | 55 | Carlos Sainz | MCLAREN RENAULT | 52 | +69.101s | 10 |
6 | 16 | Charles Leclerc | FERRARI | 51 | +1 lap | 8 |
7 | 3 | Daniel Ricciardo | RENAULT | 51 | +1 lap | 6 |
8 | 10 | Pierre Gasly | SCUDERIA TORO ROSSO HONDA | 51 | +1 lap | 4 |
9 | 11 | Sergio Perez | RACING POINT BWT MERCEDES | 51 | +1 lap | 2 |
10 | 27 | Nico Hulkenberg | RENAULT | 51 | +1 lap | 1 |
11 | 18 | Lance Stroll | RACING POINT BWT MERCEDES | 51 | +1 lap | 0 |
12 | 26 | Daniil Kvyat | SCUDERIA TORO ROSSO HONDA | 51 | +1 lap | 0 |
13 | 4 | Lando Norris | MCLAREN RENAULT | 51 | +1 lap | 0 |
14 | 7 | Kimi Räikkönen | ALFA ROMEO RACING FERRARI | 51 | +1 lap | 0 |
15 | 8 | Romain Grosjean | HAAS FERRARI | 51 | +1 lap | 0 |
16 | 99 | Antonio Giovinazzi | ALFA ROMEO RACING FERRARI | 51 | +1 lap | 0 |
17 | 20 | Kevin Magnussen | HAAS FERRARI | 51 | +1 lap | 0 |
18 | 63 | George Russell | WILLIAMS MERCEDES | 50 | DNF | 0 |
19 | 88 | Robert Kubica | WILLIAMS MERCEDES | 50 | +2 laps | 0 |
NC | 33 | Max Verstappen | RED BULL RACING HONDA | 14 | DNF | 0 |
La corsa minuto per minuto
08.37 Valtteri Bottas vince il Gran Premio del Giappone 2019!
08.35 Ultimo giro.
08.33 Ancora vicinissimi: Hamilton riuscirà a sorpassare Vettel?
08.31 Stanno affrontando dei doppiaggi.
08.30 Vettel e Hamilton ancora vicinissimi.
08.29 Sosta per Leclerc: gomme rosse per lui.
08.28 Hamilton in zona DRS su Vettel.
08.27 Ricciardo su Stroll per l'ottava posizione.
08.25 Hamilton demolisce il record della pista.
08.24 Hamilton in pressing su Vettel.
08.22 Ricciardo su Hulkenberg per la nona posizione.
08.20 Hamilton ai box: gomme rosse per lui. Rientra alle spalle di Vettel.
08.18 Ricciardo su Perez per la decima posizione.
08.16 Bottas alza il ritmo per inseguire Hamilton.
08.14 A Bottas assicurano che Hamilton si fermerà. Notizia accolta con un certo scetticismo.
08.12 Bottas guadagna su Hamilton, che probabilmente non si fermerà più.
08.10 Sosta per Bottas: gomme rosse per lui. Rientra alle spalle di Hamilton.
08.08 Lo passa. Sosta per Albon.
08.07 Leclerc in pressing su Gasly.
08.05 Leclerc su Stroll per la settima posizione.
08.03 Sosta per Vettel: gomme gialle per lui. Rientra in terza posizione.
08.02 Leclerc su Perez per la nona posizione.
08.00 Sosta per Ricciardo.
08.00 Bottas e Vettel devono affrontare dei doppiati.
07.58 A Bottas è stato chiesto di gestire le gomme.
07.56 Sosta anche per Sainz.
07.56 Hulkenberg e Perez in coppia su Kvyat.
07.54 Sosta per Leclerc: gomme rosse per lui. Rientra in dodicesima posizione.
07.54 Hulkenberg su Norris per l'undicesima posizione.
07.53 Hamilton continua a chiedere il perché della scelta delle medie per il suo stint.
07.51 Hamilton si lamenta del tempo perso e del fatto che non gli abbiano montato le hard.
07.50 Tra sorpassi e soste altrui, Leclerc è settimo.
07.48 Sosta per Hamilton: gomme gialle per lui. Rientra in terza posizione, alle spalle di Vettel.
07.46 Albon in pressing su Ricciardo per la quinta posizione.
07.44 Soste anche per Hulkenberg e Perez.
07.42 Contatto tra Verstappen e Leclerc investigato dopo la gara.
07.40 Sosta per Bottas: gomme gialle per lui. Rientra in seconda posizione.
07.39 Sosta per Vettel: ancora gomme rosse per lui. Rientra in quarta posizione.
07.37 Hamilton in pressing su Vettel. Sosta per Albon.
07.36 Ritiro per Max Verstappen.
07.35 Leclerc ha passato anche Grosjean. Vettel in crisi con le gomme.
07.34 Leclerc su Raikkonen per la quattordicesima posizione.
07.34 Niente penalità per Vettel.
07.33 Bloccaggio per Bottas, leader della corsa, che al momento sta mantenendo un ritmo convincente.
07.31 Leclerc su Kvyat.
07.30 Leclerc in pressing su Kvyat.
07.28 Vettel sotto investigazione per falsa partenza.
07.27 Leclerc su Verstappen per la sedicesima posizione.
07.25 Specchietto perso per Leclerc.
07.24 Leclerc e Verstappen sotto investigazione per il contatto in partenza.
07.22 Norris costretto alla sosta per via dei danni rimediati nel contatto con Albon.
07.20 Contatto tra Norris e Albon.
07.18 Sosta per Leclerc: gomma gialla per lui, oltre alla sostituzione dell'ala. Rientra in ultima posizione.
07.17 Richiamato ai box, Leclerc non rientra.
07.16 L'ala di Leclerc è visibilmente rotta.
07.15 Falsa partenza per Vettel? Sembrerebbe dai replay.
07.13 Bottas prende la testa della corsa. Pessima partenza delle Rosse, con Vettel davanti a Leclerc. Verstappen fuori pista.
07.10 La tensione sale: al via il giro di formazione.
La levataccia dei tifosi della Ferrari, costretti a svegliarsi nel mezzo della notte per seguire le qualifiche posticipate di Suzuka, è diventata dolce grazie all'uno-due messo a segno dalla rossa. Ad ottenere la pole position del Gran Premio di Giappone 2019 di Formula 1 è stato Sebastian Vettel, capace di staccare il compagno di squadra, Charles Leclerc, di quasi due decimi. Il vecchio batte il nuovo che avanza, grazie all'esperienza maturata sul tecnico circuito di Suzuka, forse il preferito in assoluto di Vettel, che qui oggi scatterà davanti a tutti per la quinta volta in carriera.
Per risalire ad una doppietta in qualifica della Ferrari a Suzuka bisogna risalire addirittura al 2004. Anche in quel caso, ironia della sorte, un tifone causò la cancellazione delle attività in pista al sabato: oggi è Hagibis, ieri fu Ma-on. Quella domenica di 15 anni fa, la prima della storia con qualifiche e gara condensate in poche ore, vide il trionfo di Michael Schumacher, che si laureò campione del mondo per la settima volta in carriera. La corsa di oggi non sarà decisiva per il mondiale piloti, ma potrebbe esserlo per quello costruttori.
La Mercedes, infatti, potrebbe ottenere il sesto mondiale costruttori consecutivo a Suzuka, ottenendo 14 punti in più della Ferrari. Suzuka è feudo del team di Brackley dagli albori dell'era dell'ibrido, ma oggi le cose sono andate diversamente. Contrariamente alle aspettative create dalle performance della W10 nelle prove libere di venerdì, Valtteri Bottas e Lewis Hamilton non sono andati oltre il terzo e il quarto posto, rispettivamente. La Mercedes, però, è sempre avversaria scomoda in gara, e Bottas e Hamilton saranno pronti ad approfittare di ogni occasione.
La Ferrari dovrà saper gestire al meglio i propri piloti dopo le scaramucce di Sochi: a bocce ferme sono arrivate le scuse di Vettel, ma oggi sulla carta il tedesco ha dalla sua il vantaggio di scattare dalla pole. Se dovesse riuscire a prendere la testa della corsa in partenza, si creerebbero le condizioni ideali per esaltare le sue doti di guida: quando si trova davanti a tutti, Vettel sa gestire magistralmente la gara. Leclerc, dal canto suo, vorrà sicuramente rifarsi dello smacco in qualifica beffando il blasonato compagno di squadra.
A mettere i bastoni tra le ruote ai piloti, poi, potrebbe pensare il vento: strascico del passaggio del tifone Hagibis, forti raffiche hanno interessato Suzuka durante le qualifiche, inducendo Robert Kubica e Kevin Magnussen ad errori costati carissimo. Con poco meno di tre ore tra qualifiche e gara, non sarà facile rimettere in sesto le loro vetture incidentate, specie nel caso di Kubica, visto che la Williams ha a disposizione un numero limitato di ricambi. Da tenere d'occhio sono anche i motorizzati Honda, Max Verstappen in primis, pronti a ben figurare nella corsa di casa del costruttore nipponico.
La gara prenderà il via alle 7.10 italiane.