F1, Gp Giappone 2015: un primo settore da urlo per una pista iconica

F1, Gp Giappone 2015: un primo settore da urlo per una pista iconica
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Il Circus della Formula 1 sbarca a Suzuka, circuito amatissimo dai piloti grazie al suo layout impegnativo. Qui contano propulsore e telaio, ma anche l'abilità del pilota
25 settembre 2015

Il Circus della Formula 1 si appresta a disputare il trentunesimo Gran Premio del Giappone a Suzuka. Si tratta della ventiseiesima edizione disputata sul circuito nipponico, entrato a far parte del calendario del mondiale di Formula 1 nel 1987.

 

Si tratta di uno dei circuiti preferiti dai piloti, per la sua varietà: la pista, infatti, consta di curve tortuose, come quelle che impreziosiscono il primo settore; curve rapide, come la Dunlop, e ancora di più, la 130R, affrontata dai piloti in pieno; dislivelli e frenate decisamente impegnative.

 

Su un circuito come quello di Suzuka, sia il propulsore che il telaio forniscono un apporto fondamentale alla prestazione delle monoposto. L’efficienza aerodinamica è molto importante, così come un buon bilanciamento, per affrontare i rapidi cambi di direzione imposti dal layout della pista.

Nessun errore ammesso nel primo settore 

A Suzuka le monoposto non presentano il massimo carico aerodinamico possibile: troppa deportanza finirebbe per rendere le vetture troppo lente sui rettilinei. Il carico aerodinamico, però, deve essere sufficiente ad affrontare le tortuose curve del circuito. Anche le sospensioni devono essere calibrate per garantire il maggior grip possibile.

 

Il settore preferito dai piloti è il primo, caratterizzato da una successione di curve sinistra-destra ad alta velocità senza respiro. Su questo tratto della pista gli errori si pagano a caro prezzo, vista la vicinanza dei muretti, e risulta quindi fondamentale trovare il ritmo giusto per essere competitivi. Naturalmente, un layout come questo esalta le abilità di guida dei piloti.

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A Suzuka viene particolarmente sollecitato il battistrada degli pneumatici

Occhio al degrado degli pneumatici

Altro elemento chiave per una buona performance nel weekend nipponico è la gestione degli pneumatici. I carichi laterali a Suzuka sono decisamente significative, e finiscono per surriscaldare il battistrada delle gomme.

 

Affrontando la sopraccitata curva 130R, affrontata in pieno in ottava marcia ad oltre 300 km/h, i piloti subiscono l’accelerazione laterale più elevata di tutto il mondiale; oltre a causare un degrado significativo degli pneumatici, i G in frenata sollecitano il collo dei piloti.

 

Tornando agli pneumatici, per contrastare il degrado dovuto al surriscaldamento del battistrada e all’asfalto particolarmente abrasivo, Pirelli ha scelto per Suzuka le due mescole più dure della gamma della categoria, le P Zero Orange Hard e le P Zero White Medium.

 

Nella giornata di venerdì, i piloti hanno potuto sfruttare i due compound da bagnato, i Cinturato Green Intermediate e i Cinturato Blu Wet. C’è una possibilità che la pioggia torni a battere sul circuito anche nella giornata di domani, e, in minima parte, domenica.

 

Il punto di sorpasso migliore è situato alla chicane dopo il rettilineo e la 130R; per i più temerari, l’affondo è è possibile anche all’hairpin e alla curva Spoon.

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Sebastian Vettel vinse a Suzuka il suo secondo titolo mondiale nel 2011

Vettel il più vincente dei piloti in attività

Il pilota più vincente a Suzuka attualmente in attività è l’alfiere della Ferrari, Sebastian Vettel: il quattro volte campione del mondo ha colto infatti quattro successi sul circuito nipponico, e nel 2011 si laureò campione del mondo per la seconda volta proprio su questa pista.

 

A detenere il record relativo al maggior numero di successi nella storia del circuito è Michael Schumacher, trionfatore a Suzuka sei volte. Sempre in tema di primati, Hamilton, qualora dovesse vincere la gara di domenica, raggiungerebbe Ayrton Senna nella classifica dei piloti più vincenti di tutti i tempi, a quota 41 vittorie, conquistate in una gara in più rispetto al brasiliano.

 

Inevitabile, poi, che il pensiero vada a Jules Bianchi, vittima lo scorso anno qui a Suzuka del terribile scontro con la gru entrata in pista per rimuovere la monoposto di Sutil le cui conseguenze portarono alla sua morte, avvenuta lo scorso luglio. Sarà sicuramente un weekend difficile per la Manor, scuderia in cui militava Bianchi l’anno passato, che dovrà fare i conti con il ricordo doloroso di un evento traumatico.

 

Le prove libere di ieri si sono svolte sotto la pioggia battente, e dunque, offrono un quadro decisamente nebuloso circa i valori in pista. Ad avere la meglio sulla concorrenza sono stati Carlos Sainz, su Toro Rosso, nelle FP1, e Daniil Kvyat, su Red Bull, nella seconda sessione di prove libere. Nelle FP3, disputate invece sull'asciutto, le Mercedes sono tornate al top, con un 1-2 Rosberg-Hamilton, e sono apparse piuttosto competitive anche nei long run. 

 

L’appuntamento con la gara è per le 07.00 italiane.

 

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