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HOCKENHEIM - Meglio sgombrare subito il campo da ogni dubbio: anche con Lewis Hamilton in pista nella Q3, l'ultima fase delle qualifiche, Sebastian Vettel con la Ferrari avrebbe ottenuto la pole position. La dimostrazione di forza e superiorità della Ferrari sta tutto nell'ultimo intermedio dell'ultimo settore, quello dove se non hai la macchina bilanciata, non vai neanche a spingere. Ebbene, la Ferrari ha dimostrato proprio di avere la miglior macchina del lotto al punto da costringere Hamilton all'errore nella Q2, quando l'inglese è uscito largo e ha preso male un cordolo, al punto da rovinare il cambio della sua Mercedes lasciandolo per strada.ù
Sulla pista di casa dei tedeschi la difesa di Bottas, secondo a due decimi da Vettel, lascia poco spazio alla fantasia. Il ritmo di gara, il bilanciamento della vettura e la potenza del motore delle frecce d'argento non è così superiore al passato, col risultato che oggi faticano a reggere il ritmo, sono diventate fragili e quando si va al limite, vedi Hamilton, l'errore è dietro l'angolo. E che sia un errore grosso in un momento importante del campionato lo dimostra l'affranto con cui Lewis si è piegato, a piangere, a fianco della sua vettura, che ha provato a spingere verso una zona del circuito dove era possibile farla tornare ai box.
Con un Vettel davanti e Hamilton impelagato in 14 posizione, ovvero nel girone dei dannati dove alla partenza succede di tutto e di più, è un altro imput per la Ferrari che con Raikkonen terzo può permettersi di gestire e curare la corsa al meglio, bissando la vittoria inglese di Silverstone. Perché da lì si è capito che la Ferrari ha migliorato di brutto: se una macchina va bene lì, va bene dappertutto. "E' stato davvero emozionante fare questo risultato davanti al mio pubblico - ha detto Vettel - e spero che per la gara di poterli ripagare al meglio. Ho una vettura fantastica, offre un buon feeling, sensazioni positive ed è facile da guidare!". Quindi le condizioni ideali per Vettel, partire davanti, controllare la corsa e involarsi nella classifica mondiale.
Domenica sera queste condizioni potrebbero verificarsi e permettere alla Ferrari di involarsi nella classifica iridata. Per quanto riguarda i rivali, la Red Bull ha la miglior macchina, basta vedere i parziali e come guidano i piloti su asfalto bagnato. Purtroppo paga 6 decimi alla Ferrari che su una pista corta come questa, è un valore altissimo. Il motore Renault, che ha messo in crisi Ricciardo, che partirà ultimo per aver sostituito di tutto e di più, non fa stare tranquillo Verstappen che dalla seconda fila, se le condizioni meteo saranno strambe, potrebbe fare la differenza e inserirsi nel gruppo di testa.
La dimostrazione di forza e superiorità della Ferrari sta tutto nell'ultimo intermedio dell'ultimo settore, quello dove se non hai la macchina bilanciata, non vai neanche a spingere
Ottime invece le Haas Dallara con Magnussen quinto e Grosjean sesto, per il team americano basato a Parma dalla Dallara Automobili di Varano De Melegari è un altro piazzamento di rilievo. Si sono messi alle spalle le Renault, come dire che una macchina clienti Ferrari è meglio di una ufficiale Renault, mentre Leclerc con la Sauber coi colori Alfa Romeo è nono, ancora una volta nella top 10. Per il giovane monegasco, l'odore Ferrari 2019 fa fare grandi cose. E con l'arrivo di Simone Resta alla direzione tecnica della squadra svizzera, c'è tanto, anzi molto, della Ferrari anche in questa squadra. E i risultati si vedono.