F1, Gp Germania 2016: la Red Bull è la seconda forza del mondiale

F1, Gp Germania 2016: la Red Bull è la seconda forza del mondiale
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Se davanti ad imporsi è Hamilton, la Red Bull recupera terreno, scalzando la Ferrari dal ruolo di seconda forza del mondiale
31 luglio 2016

HOCKENHEIM – Schieramento di partenza, cuffie in testa Chris Horner della Red Bull vaga dalla seconda fila alla prima, dove ci sono le due Mercedes di Hamilton e Rosberg. Guarda lo stacco di coscia della modella col cartello del pilota e annuisce quando vede la cantante che interpreta l’inno nazionale, poi ci guarda e chiede “Come va a finire?”. Risposta: al solito, con quei due davanti, ma attento alla Ferrari che ha un bel passo gara. Risposta: non credo proprio, ti sorprenderemo.

Infatti, un’ora e qualcosa dopo Hamilton vince la sesta gara della stagione, le due Red Bull di Ricciardo e Verstappen sono seconda e terza, con Rosberg modestamente quarto e le due Ferrari di Vettel e Raikkonen indietro. Sorpasso Red Bull sulla rossa, con Mercedes ancora troppo lontane: “Non molto lontane – dice Niki Lauda – martedì faremo una riunione per capire come mai sono andate così forte, se hanno migliorato loro o abbiamo sbagliato noi. Per ora non mi preoccupo per il campionato, certo è che hanno fatto un passo in avanti straordinario e non si deve sottovalutare nulla”.

Insomma, ora sono la seconda forza del mondiale, hanno girato con gomme supersoft che garantivano 1 secondo al giro in meno rispetto alle soft della Mercedes e sono arrivate in scia ad Hamilton e davanti a Rosberg. Il mondiale non è in pericolo, ma qua c’è da pensare al futuro e con una macchina che ha un motore meno potente che va così su un circuito di potenza, i dubbi su cosa si siano inventati per andare così ci sono tutti. E i dubbi sono venuti pure alla Ferrari perché a furia di dire che la Mercedes era il target di riferimento, ora si ritrovano pure i bibitari davanti e meno male che Marchionne non gli ha dato il motore vecchio della Ferrari perché lo smacco sarebbe stato doppio.

E ora, però, il mondiale ha preso una fisionomia precisa, quella che tutti si aspettavano. Hamilton davanti e Rosberg dietro anche se stavolta il tedesco l’ha combinata grossa. “Ho sbagliato tutto quello che potevo ed è andato tutto storto quello che poteva andare storto. La partenza non ha funzionato, credevo di aver fatto un bel sorpasso su Verstappen ma hanno penalizzato me per averlo spinto fuori pista quando invece è stato lui che in frenata si è spostato e venerdì coi commissari si era detto chiaro che era vietato invece hanno colpito me, ormai c’è solo da recuperare, è dura perché Lewis è forte ho 19 punti di distacco e mancano però 9 gare alla fine. Ora l’unica cosa che posso fare è andarmene in vacanza, almeno quello, rilassarmi e non pensarci fino al Belgio”.

Una gara noiosa senza colpi di scena, con uno solo davanti, le due Red Bull che per un po’ hanno lottato fra loro senza mai mettersi a rischio e una Ferrari che esce dalla Germania con le ossa rotte, idee confuse sul presente e sul futuro, con una stagione che ha preso una piega diversa da quella vantata a inizio anno e con la certezza che quelle poche occasioni che si sono presentate sono state sprecate

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“Si lamenta che lo hanno penalizzato? – dice Verstappen – chiedete ad Hamilton come è finita la stessa manovra in Austria…”. Per la cronaca Rosberg andrà in ferie in Italia, fra Capri, Sardegna e qualche isoletta tranquilla. Se per Hamilton è filato tutto liscio, il resto della truppa ha atteso la bandiera a scacchi solo per andarsene in ferie. Una gara noiosa senza colpi di scena, con uno solo davanti, le due Red Bull che per un po’ hanno lottato fra loro senza mai mettersi a rischio e una Ferrari che esce dalla Germania con le ossa rotte, idee confuse sul presente e sul futuro, con una stagione che ha preso una piega diversa da quella vantata a inizio anno e con la certezza che quelle poche occasioni che si sono presentate sono state sprecate. Buona vacanza anche a loro, almeno che serva a ritemprare lo spirito.

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