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Dopo un'assenza di un anno dal calendario, torna il Gran Premio di Germania: i piloti del Circus sono approdati ad Hockenheim, teatro di 34 gare nella storia della Formula 1. Il circuito del Baden-Württemberg è piuttosto tecnico, e richiede un carico aerodinamico abbastanza elevato. Sebbene la maggior parte delle curve venga percorsa ad una velocità relativamente bassa, sono intervallate da rettifili che mettono decisamente alla prova la power unit. Sono necessari, dunque, dei compromessi in termini di assetto, per ben figurare sia su rettilinei che nelle parti più lente del circuito. La curva più impegnativa è la numero 6: raggiungendola ad una velocità di circa 330 km/h, i piloti devono affrontare una decelerazione di 6G per percorrerla. Questa zona della pista è ideale per poter sorpassare. In attesa di vedere chi approfitterà di questa in gara, ad imporsi sulla concorrenza stamani è stato uno degli idoli di casa, Nico Rosberg, autore del miglior tempo nella terza sessione di prove libere del Gran Premio di Germania. 1'15"738 è il crono colto dall'alfiere della Mercedes.
Se Rosberg dovesse imporsi nel Gran Premio di domani, diventerebbe il primo pilota tedesco della storia a conquistare due gare consecutive in patria. Nel 2014, infatti, vinse proprio ad Hockenheim. Su un giro percorso in meno di 80 secondi, la sfida per le prime posizioni della griglia sembra sembra essere decisamente serrata, con Mercedes davanti di pochissimo a Ferrari, Williams e Red Bull: i primi sei piloti sono racchiusi in 4 decimi. Solo 57 millesimi hanno separato Rosberg dal secondo classificato, il suo compagno di squadra, Lewis Hamilton.
Hamilton, attuale leader del mondiale piloti, sugli scudi ad Hockenheim nel 2008. Hamilton è finito sotto investigazione per unsafe release: al pilota inglese è stato dato il via libera per uscire dai box mentre stava sopraggiungendo Grosjean, constringendo il pilota della Haas Racing a fermarsi. Hamilton potrebbe rischiare grosso: il campione del mondo in carica, infatti, è a quota due reprimende, per aver lasciato la retromarcia inserita al termine della corsa in Bahrain da un lato e per non aver rispettato i limiti fissati da un paletto nelle libere in Russia. Al terzo cartellino giallo da regolamento scatterebbe una penalità di dieci posizioni in griglia. Hamilton dovrà presentarsi davanti ai commissari alle 12.30.
Terza posizione per il pilota della Red Bull, Daniel Ricciardo, giunto al centesimo Gran Premio della sua carriera in Formula 1, iniziata nel 2011. L'australiano della scuderia di Milton Keynes ha preceduto il pilota della Ferrari, Kimi Raikkonen, rimasto ai box per metà della sessione. Segue un altro idolo di casa, il compagno di squadra di Raikkonen, Sebastian Vettel. Vettel, ricordiamo, vinse la gara di casa nel 2013, al Nürburgring. Sesta posizione per l'alfiere della Red Bull, Max Verstappen. Verstappen ha suonato la carica sul giro secco a merà sessione, cogliendo un crono di 387 millesimi più lento rispetto a quello ottenuto da Hamilton, ma è stato poi battuto dal compagno di squadra e dai due piloti della Rossa di Maranello. La Ferrari, peraltro, è il team ad aver colto il maggior numero di vittorie - 21 - nella storia del Gran Premio di Germania.
Settima e ottava posizione, rispettivamente, per i due piloti della Williams, Valtteri Bottas, secondo nel 2014 ad Hockenheim, e Felipe Massa. La FW38 è apparsa decisamente più competitiva sul passo gara dopo le ambasce delle scorse gare, e l'approdo alla Q3 sembra essere sicuro per entrambi gli alfieri del team di Grove. Chiudono la top ten il pilota della McLaren, Fernando Alonso, e Nico Hulkenberg, della Force India. Alonso, 35 anni ieri, vanta nel proprio palmares tre successi nel Gran Premio di Germania, tutte colte ad Hockenheim.
Undicesima posizione per il pilota della Toro Rosso, Carlos Sainz, che ha preceduto Sergio Perez, della Force India. Perez ha danneggiato l'anteriore della sua VJM09 nel corso della sessione. Seguono l'alfiere della Haas Racing, Esteban Gutierrez, e il compagno di squadra di Sainz, Daniil Kvyat. Kevin Magnussen, in forza alla Renault, ha colto il quindicesimo tempo di sessione, davanti all'altro alfiere della scuderia di Enstone, Jolyon Palmer, e a Marcus Ericsson e Felipe Nasr, della Sauber.
FP3 da dimenticare per il pilota della McLaren, Jenson Button, solo diciannovesimo. Button è finito in ospedale nella giornata di ieri a causa di un frammento di carbonio finito nel suo occhio sinistro durante la seconda sessione di prove libere. Dopo dei controlli approfonditi, è arrivato il nulla osta da parte dei medici per la sua partecipazione al prosieguo del weekend. Non sembra che oggi le cose vadano meglio: Button si è lamentato via radio del posteriore della sua MP4-31, piuttosto "nervoso", e ha giudicato la trazione della sua monoposto peggiore rispetto a ieri. Chiudono la classifica i due alfieri della Manor, Pascal Wehrlein e Rio Haryanto, il pilota della Haas Racing, Romain Grosjean, il quale ha accusato problemi al cambio e all'aerodinamica della sua VF-16 a metà sessione.