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Capolavoro della Ferrari nelle qualifiche del Gran Premio di Francia, cancellando tutte le polemiche per le strategie sbagliate nelle scorse gara, e gli ordini di scuderia non dati a Silverstone e nella Sprint Race in Austria. Carlos Sainz si è messo a disposizione della squadra disputando la Q3 solo per dare la scia a Charles Leclerc, che grazie all'aiuto dello spagnolo ad un mese da Baku è tornato in pole. Leclerc ha riportato la Ferrari davanti a tutti in qualifica in Francia dopo quattordici anni, nonostante come nelle FP3 non abbia avuto il solito feeling nel giro secco con la F1-75. Nella giornata perfetta della Scuderia di Maranello, l'unico rammarico era un potenziale uno-due che non si è potuto centrare per la penalità di Sainz, che ha permesso a Max Verstappen di limitare i danni con la seconda posizione. All'olandese per battere Leclerc, non è stato sufficiente tornare al vecchio set-up della RB18, che sembrava aver ribaltato i valori in campo nelle PL3, ma in gara potrà contare sull'aiuto di Sergio Perez terzo, che permetterà alla Red Bull di giocare con due punte e provare a mettere in difficoltà Leclerc.
Il lavoro di Sainz era stato già importante nel primo tentativo, per permettere ad un Leclerc non perfetto di prendersi la pole provvisoria, e stare davanti ad una Red Bull tornata ad avere una velocità di punta molto più alta della Ferrari. Ancora una volta Red Bull e la Ferrari fanno la differenza in parti diverse della pista, con la RB18 che fa la differenza sul dritto, e la F1-75 in curva. Infatti come vedremo in tutto il giro il guadagno di Leclerc con la scia di Sainz non è stato enorme rispetto alla Q2, e nel T1 è di 90 millesimi, ma riesce ad infliggere due decimi a Verstappen, oltre che per un motore sfruttato alla massima potenza, soprattutto grazie alla solita superiorità della Rossa in trazione. Lo stravolgimento dell'assetto nella notte, ha fatto ritrovare la fiducia nella RB18 a Perez facendo meglio di Verstappen nel T1. Gli intermedi nel primo settore dimostrano quanto fosse buon il giro di Sainz nella Q2, visto che accusa soltanto 39 millesimi dal T1 di Leclerc.
La bocciatura degli aggiornamenti da parte della Red Bull, ed il ritorno all'assetto di Montreal, abbandonando l'idea di Newey di aumentare il carico aerodinamico della RB18, è confermato nella parte centrale. Verstappen nonostante l'aiuto di Sainz, recuperando quasi un decimo a Leclerc, che a differenza del T1 in scia al compagno di squadra riesce a migliorare di 28 millesimi rispetto alla Q2. Buono anche il secondo settore di Perez, ma ancor di più quello di Sainz che nella Q2 aveva fatto segnare un intermedio vicinissimo a quello di Leclerc in Q3.
Sainz si sposta e concede la scia fino alla Signes, e Leclerc da questo punto fa il vuoto. La Ferrari se è tornata a perdere sulla Red Bull in rettilineo, con il nuovo fondo ha aumentato il vantaggio in ingresso e in uscita di curva, con velocità nettamente superiori a quelle della RB18. Leclerc pennella dalla 11 alla 14 che gli permettono di guadagnare due decimi rispetto alla Q2, ed infliggere altri 225 millesimi a Verstappen, ed ipotecare la pole. Proprio le difficoltà della Red Bull nel T3, visti anche i tre decimi presi da Perez, dimostrano quanto la Ferrari avesse la possibilità di piazzare la doppietta in qualifica. Sainz che nella Q2 era stato più veloce dell'intermedio fatto dalle Red Bull in Q3, nonostante la pista non fosse migliorata come negli ultimi minuti.