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Pole position, vittoria e primo vero tentativo di fuga in campionato: Verstappen in Francia è apparso incontenibile, nonostante l’errore alla prima curva. L’unica imperfezione in un fine settimana altrimenti perfetto, con una vittoria di rimonta conquistata nel finale, frutto del suo talento, ma anche della velocità dell’auto e della strategia del team. Una dimostrazione di forza che non lascia dubbi, soprattutto ai rivali: voto 9,5, pronto per il suo primo titolo mondiale.
Proverà fino all’ultimo contrastarlo Hamilton, autore di una gara altrettanto perfetta in Francia, forse anche migliore di quella dell’olandese considerando che il pilota Mercedes non ha commesso nessuna sbavatura. Però l’inglese si è già reso conto di essere di nuovo, dopo tanti anni, in (leggera) inferiorità tecnica. Voto 10 per la sua velocità e determinazione, e anche per come ha gestito le gomme nel finale di gara, anche se non è bastato.
Voto 8,5 a Perez, che finalmente dopo la vittoria un po’ fortuita di Baku ha infilato un altro fine settimana regolare, nel quale ha compiuto il suo dovere, ovvero stare davanti a Bottas. Con questa macchina potrebbe finire a podio tutte le domenica: il messicano l’ha capito e farà il possibile per sfruttare l’occasione della vita, quando ormai di occasioni pensava di non averne più. E occhio perché se in qualifica Verstappen è quasi sempre irraggiungibile, a fine gara il distacco dal compagno di squadra è inferiore ai 9 secondi…
In netto progresso rispetto a Baku, Bottas stavolta si è qualificato 3° e in gara non è mai stato molto lontano da Hamilton. Tutto bene quindi? No, perché gli è bastato vedere la sagoma di Verstappen negli specchietti per spalancare un portone al pilota olandese, non riuscendo a rallentarlo nemmeno per mezzo giro. Mezzo giro che forse avrebbe fatto la differenza. Certo, con il DRS si fa una gran fatica a resistere ai sorpassi, ma provarci era d’obbligo…. Voto 6, benino ma alla squadra serviva altro e ormai anche in Mercedes l’hanno capito.
Buon 5° posto per Norris, che in mancanza di rivali diretti (leggasi Ferrari) conclude “primo degli altri” dopo una qualifica appena discreta. Altri punti in campionato ed ennesima prova di maturità. Voto 7,5, una certezza. Alle sue spalle Ricciardo, che in Francia ha dato cenni evidenti di ripresa, sia in qualifica (dove è entrato in Q3 e ha fatto segnare un tempo di appena un decimo superiore a Norris) sia in gara, dove sostanzialmente ha corso sullo stesso ritmo del compagno di squadra mostrando anche dei bei sorpassi nelle prime fasi di gara. Crisi superata? Difficile, ma glielo auguriamo: voto 7,5 anche per lui.
7° Gasly, ma anche il francese in lotta a metà della zona punti ormai non fa più notizia: come sempre dimostra di sfruttare tutto il potenziale di una monoposto buona, mettendoci anche qualcosa di suo. Veloce in qualifica, efficace in gara, il francese è un pilota ormai completo. Voto 7,5. Ci ha messo sicuramente del suo anche Alonso, per tutto il fine settimana nettamente più efficace di Ocon e bravissimo a lottare con una Alpine contro avversari certamente meglio equipaggiata. Insomma, un valore aggiunto, e non solo per il nome che piace agli sponsor: anche queste sono soddisfazioni dopo una certa età. Voto 8, inesauribile.
Un altro “vecchietto” terribile è Vettel: il famoso click deve essere davvero scattato nella sua testa perché anche in Francia il tedesco è stato competitivo in qualifica ed efficacissimo in gara, portando altri punti preziosi ad un’Aston Martin che non sarà velocissima, ma sicuramente ha risolto almeno una parte dei problemi manifestati a inizio campionato. E allora voto 7,5 anche per lui, felicissimi di esserci sbagliati.
Chiude la zona punti Stroll, partito dal fondo per pessima gestione della Q1 nella quale di fatto non è riuscito a fare nemmeno un giro buono. In gara però ha saputo recuperare con pazienza, grazie ad una maturità finalmente acquisita. Voto 6,5. Fuori dai punti, voto 6,5 a Sainz, più che altro per la bella qualifica e per come ha cercato di resistere ai primi segnali di degrado delle gomme: poi anche lo spagnolo si è dovuto arrendere all’evidenza perdendo gradualmente terreno.
Voto 5 invece a Leclerc, costantemente più lento del compagno di squadra, rispetto al quale è apparso ancora più in crisi: questione di assetto e di stile di guida, e ogni pilota ha il suo, per carità, però dal “caposquadra” ci si aspetta che faccia la differenza sempre, anche nei momenti difficili. E voto 4 a Tsunoda, capace di piantare l’auto nelle barriere a pochi secondo dall’inizio delle Q1. Poco male: Stroll dimostra che una rimonta era possibile anche partendo dal fondo, ma il giapponese con un’auto che Gasly ha dimostrato essere anche più competitiva dell’Aston Martin non va oltre il 13° posto. Questione di esperienza, anche. Appunto. Peccato perché il giapponese rischia davvero di essere l’ennesimo talento bruciato dalla Red Bull.
Hamilton 10
Verstappen 9,5
Perez 8,5
Alonso 8
Norris 7,5
Vettel 7,5
Ricciardo 7,5
Gasly 7,5
Stroll 6,5
Sainz 6,5
Bottas 6
Leclerc 5
Tsunoda 4