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LE CASTELLET - Due parole per capire il risultato del GP di Francia: gestione gomme. E' quello che ha fatto Max Verstappen vincendo il gran premio davanti a Lewis Hamilton ed è quello che ha fatto anche il pilota della Mercedes, restando in testa alla gara fino a un giro e mezzo dalla fine. Il primo, tramite il suo box Red Bull, ha capito che il treno di gomme dure non sarebbe durato fino alla fine e ha fatto la seconda sosta.
Hamilton, capendo anche lui che non sarebbe durata, si è fidato del team che gli ha consigliato di gestirle e di giocarsela negli ultimi quattro giri di gara. Alla fine ha avuto ragione Verstappen, ma nel vedere come hanno girato e in che tempi, fa capire come questi due siano i leader assoluti della stagione: "Mercedes ha vinto tanto e forse troppo, è arrivato il momento di far finire questa striscia vincente" ha detto Verstappen e ha mantenuto fede all'impegno.
Senza l'uscita a due giri dalla fine a Baku, per una gomma esplosa, adesso la classifica sarebbe ancora più impietosa per Hamilton e la Mercedes che ha piazzato Bottas al quarto posto, non senza recriminazioni, mentre Perez ha completato il podio Red Bull dove è salito anche l'ingegner di pista di Verstappen, l'italianissimo Gianpiero Lambiase anche se ormai lo considerano inglese a tutti gli effetti, passaporto compreso anche se ha cittadinanza italiana che non si sa mai, serve sempre...
E' un mondiale di...gomma, visto che fra quelle esplose e quelle da gestire, alla fine chi riesce a farle funzionare al meglio se la gioca per la vittoria. Da parte Mercedes c'è forse un po' troppa presunzione nella gestione gara, confidando in Hamilton mentre Bottas, polemico via radio, non ottiene gli stessi risultati del compagno. E' una Mercedes che ha tirato i remi in barca confidando nella sua superiorità complessiva che oggi se la vede con una Red Bull che sviluppa la macchina, sa far funzionare le gomme e ha un pilota al livello di Hamilton per bravura e consistenza, anche se alla prima curva Max ha toppato uscendo largo e lasciando la prima posizione a Hamilton, salvo poi riprenderla sul finire di gara.
Il GP nell'insieme è stato noioso e basato tutto sulla gestione gomme e quindi la classifica rispecchia questi valori, con le McLaren di Norris e Ricciardo in quinta e sesta posizione, capaci di scavalcare nella classifica generale la Ferrari. E parlando della rossa, poco da dire: Sainz 11, Leclerc 16 e doppiato. Una rossa fuori dai punti e doppiata, e pensare che per due GP si era sognato con le pole di Leclerc.
Su una pista dove l'aerodinamica conta e la gestione gomme fondamentale, si è visto come la sola trazione (ideale per piste cittadine) su un tracciato completo non è quel vantaggio sperato. Anzi, visto come è andata la Red Bull si può dire che il finale di stagione sarà tutto da godere: se è andata bene qui va bene dappertutto, e sperare che per la Ferrari si presentino altre occasioni perché non può essere questo il livello della SF21.
E' però anche occasione per capire come facciano certi valori a ribaltarsi in poco tempo: pole a Montecarlo e Baku, poi ritmo gara deludente. Come dire che la Ferrari aveva due jolly e se li è giocati male. Peccato perché in un mondiale combattuto come questo, vedere un lampo rosso avrebbe fatto bene. E adesso, con la doppia gara in Austria, pista da sempre favorevole alla Red Bull, Verstappen ha la possibilità di allungare in classifica generale e prendere il largo per quel mondiale che sembra alla portata di mano.