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In qualifica aveva fatto sperare perché era nella top 10, ma paradossalmente arrivare nei primi 10 si è rivelata una cosa negativa. Per la semplice ragione che Giovinazzi è dovuto partire con le gomme soft usate in qualifica e questo tipo di gomma non resisteva più di 5 giri. Il risultato, quindi, era già scontato. E infatti, dopo una bella partenza e il 9 posto occupato nei primi giri, il decadimento delle gomme ha costretto Antonio ai box. Montate le gomme dure, anche queste lo hanno mollato ben prima della fine gara. Se si pensa che le ha messe al 7 giro e che Hamilton le ha cambiate al 25 passaggio (aveva le medie) ma a fine gara (ovvero 28 giri dopo) era gi in crisi, per Giovinazzi si è resa necessaria una seconda sosta che lo ha spedito al 16 posto vanificando quanto di buono visto nei due giorni precedenti. Un peccato perché Raikkonen, partito 11 con le gomme dure, ha mostrato che era quella la strategia giusta, ovvero Giovinazzi si è fregato da solo perché è andato più forte del compagno di squadra. Avesse fatto la stessa strategia, era in grado di lottare per la 7 o 6 posizione addirittura. Invece è andata così. Unica nota positiva, il fatto che sta andando più forte del compagno di squadra e questo aiuta il morale.
La Red Bull sta seguendo con particolare attenzione Verstappen. Ma non Max, il cui rendimento fa dire a Chris Horner che "è semplicemente perfetto, mai un errore da oltre un anno e ottiene sempre il massimo possibile" quanto di suo padre Jos. Infatti, sentendo odore di movimenti in alcuni team, papà Verstappen si sta agitando molto. In Francia con la Ferrari, andando a salutare l'AD Camilleri e a informarsi su come vanno le cose. Insomma, se ci fossero dei movimenti (leggi Bottas in Mercedes o Vettel in Ferrari) papà Jos sta cercando il colpaccio per far spostare il figlio. Solo che in F.1 si sa tutto di tutti e la Red Bull, con Horner e Marko in testa, stanno controllando come si muove e cosa combina Jos Verstappen. In ogni caso, comunque vada, la notizia c'è: Verstappen (o chi per lui) sta trattando con altri team...
Il piccolo eroe della giornata è stato senza dubbio Lando Norris, perché il pilota della McLaren oltre a lottare in zona punti e con gente di tutto rilievo, vedi Vettel, ha mostrato sangue freddo e adattamento alle situazioni. A un certo punto si è rotto il DRS e via radio gli hanno detto di non usarlo. Ha chiesto se fosse rotto o cosa e alla risposta che era rotto e potenzialmente pericoloso, ha risposto serafico: ok, vado avanti così. E poi, con una macchina in inferiorità tecnica, si è difeso e ha lottato con Ricciardo, Hulkenberg e Raikkonen nell'ultimo giro in cui in 4 si sono inventati traiettorie inesistenti (e richiamati dai commissari per taglio di pista...). La classifica finale ha detto decimo posto, per come ha corso e si è comportato, è senza dubbio il pilota del giorno.