F1, GP Francia 2018: le pagelle del Paul Ricard

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I promossi e i bocciati del Paul Ricard nelle pagelle del Gran Premio di Francia
25 giugno 2018

Dopo la mezza pennichella in Canada, Hamilton s’è di nuovo svegliato, dominando il gran premio di Francia e tornando saldamente al comando della classifica. L’inglese non ha sbagliato niente, primeggiando per tutto il week end. Certo poteva contare su una monoposto perfetta, ma ancora una volta la sensazione è che ci abbia messo del suo (vedere il ritmo di Bottas per credere). E allora voto 9, e saluti alla compagnia, piccola piccola negli specchietti.

Nuovamente 2° dopo una gara, anzi un fine settimana, ineccepibile Verstappen: l’olandese sembra avere superato il suo inizio nero di stagione e in Francia ha sfoderato un’altra prova consistente, tirando fuori tutto il massimo possibile da una monoposto molto competitiva ma non (ancora) vincente. Certo, anche il caos della prima curva lo ha aiutato, ma per una volta è stato l’olandese a trarre beneficio dagli eccessi di foga altrui. E questa sì che è una notizia: voto 8, rigenerato.

Terzo gradino del podio per Raikkonen, un po’ a sorpresa per come si stava mettendo il suo fine settimana, ma con merito, perché il finlandese è bravo e tenace nel ricostruire una gara resa complicata prima dall’infelice qualifica del sabato (e questa è colpa sua) e poi dai contatti al via che gli fanno perdere posizioni. Ammirevole la grinta con cui rimonta nel finale, anche se la sensazione è che il finlandese non metta mai in pista tutto il suo potenziale per l’intero fine settimana: qualcosa manca sempre, e a questo punto della sua carriera difficilmente cambieranno le cose. Voto 7,5: sempre lui, nel bene e nel male.

Terzo posto per Raikkonen in Francia
Terzo posto per Raikkonen in Francia
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Solo 4° Ricciardo, che ad un certo punto pareva saldamente sul podio, ma anche stavolta un problema tecnico lo ha rallentato proprio mentre Raikkonen tirava fuori il meglio del suo repertorio: il risultato così è l’ennesimo arrivo a punti, che fa classifica ma poco aggiunge ad una stagione fondamentale per l’australiano, soprattutto per la decisione che prenderà sul suo futuro. Voto 6,5: all’inseguimento.

Solo 5°, ma poteva andare ben peggio, Vettel: leggermente in difficoltà al sabato (dove comunque strappa un discreto 3° posto), al via parte bene, pure troppo, trovandosi stretto tra le due Mercedes, ma la responsabilità del contatto alla prima curva è tutta sua, poche storie. È il secondo errore della stagione per eccesso di foga da parte del tedesco, simile per certi versi a quanto accaduto a Baku anche se con una dinamica e conseguenze diverse. Il resto della gara è una rimonta furiosa, che però non fa che alimentare i rimpianti per quello che poteva essere e non è stato. E così tocca nuovamente interrogarsi su un campione fortissimo quando parte in testa e tutto gira per il verso giusto, ma ancora una volta troppo falloso e a volte francamente precipitoso come un debuttante. E allora voto 4, perché a prescindere dalla rimonta da campione, Hamilton fino ad oggi non ha sbagliato niente e questo mondiale Vettel rischia di perderlo con le sue mani.

Continua a portarsi l’intero team sulle spalle Magnussen, invece, che in questo 2018 si scopre uomo-squadra: sono suoi finora tutti i punti della Haas in classifica e ancora una volta è il danese ad andare a punti in Francia, dopo una qualifica e una gara sempre in top ten. Voto 8 allora al buon Kevin, la cui carriera sembrava finita fin troppo presto e che nel team americano ha trovato una seconda opportunità che sta sfruttando alla grande.

Weekend disastroso per Romain Grosjean
Weekend disastroso per Romain Grosjean

Chi invece continua ad avere nuove opportunità e a non coglierle è il suo compagno di squadra Grosjean, ancora una volta vittima di errori evitabili e globalmente non all’altezza della competitività della monoposto. E a questo punto della stagione il bilancio per il francese è davvero negativo: peccato, perché avrebbe un gran piede. Voto 4,5: disperso.

Sembrava più in palla del solito Bottas, che per poco non centrava la pole position: poi il contatto con Vettel distrugge la sua gara, ma a questo punto mentre il tedesco rimonta come una furia, il finlandese - con una vettura non certo inferiore - si perde un po’ per strada, dimostrando ancora una volta di essere sì un buon pilota, ma non un campione attrezzato per le grandi imprese. Voto 6,5, brodino.

8° posto, e stavolta gli va stretto, per Sainz, che al primo giro era addirittura 3°: lo spagnolo sa che non può durare, ma tira più che può finché può, anzi finché può la sua monoposto, poi deve accontentarsi della soddisfazione morale di essere sempre stato davanti a Hulkenberg, che non è cosa da poco comunque. Voto 7,5, protagonista. Ecco, il tedesco della Renault stavolta è apparso un po’ in ombra, o forse ci ha semplicemente abituati troppo bene. Nel dubbio voto 6, perché Hulk a punti ci va sempre e comunque.

Nuovamente a punti Charles Leclerc
Nuovamente a punti Charles Leclerc

La vera notizia del GP di Francia, comunque, è che il debuttante Leclerc, con una Sauber-Alfa Romeo inizialmente considerata la più scarsa del lotto, è arrivato (ancora) a punti, ma stavolta il risultato lascia un retrogusto quasi amaro, come di occasione mancata. E se ci pensiamo, il dato ha del clamoroso. Fenomenale al sabato, il gara il francese conferma di non avere timori reverenziali verso nessuno, assistito da una monoposto sicuramente cresciuta sul piano tecnico, ma che certe cose le fa solo con lui al volante. E allora, ancora una volta voto 8, sperando che in Ferrari facciano la scelta giusta.

A proposito, voto 5 al mercato piloti della Ferrari, che sembra ancora una volta influenzato un po’ troppo dalle preferenze di Vettel e dal timore di cambiare equilibri fin troppo consolidati, con il rischio di correre un altro campionato con una monoposto e mezzo, legandosi a un campionissimo che però ogni tanto stecca quando non dovrebbe, e nessun altro in grado di andare a vincere quando questo accade. Ricciardo o Leclerc rappresentano due scelte diverse ma entrambe affascinanti e valide, inseguire un’altra stagione con Raikkonen sembra invece una certezza carica di incognite, e scusate il gioco di parole, a prescindere dalla bella gara di ieri.

Voto 3, invece, alla McLaren, che da tre gran premi non va a punti e in Francia ha toccato quasi il fondo, risultando globalmente la peggiore monoposto al via dopo la Williams. E mentre i team di medio livello portano evoluzioni che funzionano e fanno progredire, a Woking sembrano brancolare nel buio. Allo sbando.

Ancora notte fonda in casa Williams
Ancora notte fonda in casa Williams

Così in McLaren tocca ringraziare che in Williams le cose vadano anche peggio, complice una crisi tecnica altrettanto grande, con l’aggravante di una scelta dei piloti tutta orientata al denaro, piuttosto che al talento. E i risultati si vedono. Infatti voto 0 a Stroll che continua a bloccare i freni in staccata come al debutto e che ha continuato imperterrito a girare con una gomma palesemente alla fine. Possibile che non si fosse accorto di niente? In un circuito normale poteva farsi male.

A proposito: per giorni ci hanno raccontato del ritorno della F1 su un tracciato storico e affascinante, ma è finita che abbiamo visto girare le monoposto in un immenso parcheggio pieno di strisce colorate. Roba da mal di testa dopo un’ora, per chi guardava in TV e anche per i piloti, perché tra le mille varianti di tracciato, vien da chiedersi come facevano a non imboccare la curva sbagliata. Che poi non sarebbe stato un grosso problema eh, perché in caso di errore si rientrava subito in pista come se niente fosse. Come in una gimkana di paese. E perfino la famosissima curva Signes, fatta in pieno a oltre 300 km/h, era emozionante come l’ingresso nel parcheggio di un supermercato. E allora voto 3 a questa versione sfigurata del Paul Ricard, buona solo per far salire ancora di più la nostalgia.

F1, GP Francia 2018: le pagelle

Hamilton 9

Verstappen 8

Magnussen 8

Leclerc 8 

Raikkonen 7,5

Sainz 7,5 

Ricciardo 6,5 

Bottas 6,5

Hulkenberg 6

Mercato piloti Ferrari 5

Grosjean 4,5 

Vettel 4

McLaren 3

Paul Ricard 3 

Williams 0

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