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IMOLA - E' mancata la festa rosso Ferrari che il pubblico imolese avrebbe meritato e aspettato da tempo immemore. Il ritorno del GP più amato dai tifosi con quello di Monza segna invece la clamorosa doppietta della Red Bull di Verstappen e Perez che sul Santerno hanno fatto il pieno di punti e di una clamorosa quanto inattesa sconfitta Ferrari. Cominciata subito alla prima curva con Sainz KO dopo una toccata con Ricciardo e a 9 giri dalla fine quando Leclerc è finito fuori alla Variante Alta mentre stava attaccando Perez per il secondo posto. Un errore di generosità del monegasco, che vedeva la possibilità di limitare i danni, finito male su un asfalto umido e infido che non permetteva grandi colpi di scena.Purtroppo la Ferrari nella gara di casa subisce una sconfitta che fa più male allo spirito che alla sostanza, visto che Leclerc con il sesto posto in rimonta dopo la sosta ai box e la sostituzione di gomme e ala anteriore, ha contenuto i danni, restando leader del campionato con 86 punti contro i 59 di Verstappen che, fra gara sprint del sabato, giro più veloce e vittoria, porta a casa 34 punti in un colpo solo
Contro la Red Bull c'è stato poco da fare, fin dalle prime battute sul bagnato alla partenza, con una Ferrari apparsa stranamente in affanno rispetto alle rivali, al contrario di quanto visto finora. Poi il fattaccio 400 metri dopo il via, con Sainz che si tocca con Ricciardo e finisce in sabbia restando bloccato. Due errori in due giorni e sul circuito di casa. Un peccato. E poi via in una processione senza spunti o colpi di scena, tanto che il trenino si è messo in fila cercando di sopravvivere fino alla fine della gara. Una corsa deludente e poco spettacolare, con la Red Bull che ha sempre controllato la situazione. Verstappen davanti che faceva quello che voleva, controllando il consumo delle gomme, e Perez che faceva l'elastico: a volte rallentava e dava l'impressione a Leclerc di poter passare, poi allungava e faceva il giro più veloce. Una Red Bull che ha controllato la situazione senza patemi d'animo, anzi con pit stop impeccabili in 2.3 secondi l'uno a Verstappen, neanche fossero fatti in fotocopia e con Leclerc più lento a 3.7 e un distacco ancora più ampio in gara.
In tutto questo tira e molla alla fine sono emersi due piloti. Lando Norris, terzo con la McLaren dopo una gara senza sbavature e corsa con intelligenza e George Russell che ha portato la Mercedes in quarta posizione, subito poco davanti all'Alfa Romeo di Bottas, incapace di tentare un attacco finale per un posto importante per la squadra italo-svizzera che aveva al box l'amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares, per la prima volta ai box in F.1 in veste ufficiale. Piuttosto comincia a diventare un mistero il comportamento di Hamilton: la classifica dice che ha chiuso 14 e staccato di un giro (doppiato al 47 passaggio) dopo essere rimasto tutta la gara dietro l'Alpha Tauri di Gasly senza mai riuscire a superare il francese. Non è che Russell davanti abbia fatto sfracelli, ma al via ha guadagnato 5 posizioni e il quarto posto lo ha mantenuto col ritmo. Senza il problema di Leclerc sarebbe arrivato 5. ma sempre in posizione onorevole, mentre Lewis non è mai stato in palla. Ed è il secondo week end dopo Jeddah che qualcosa non va. Di sicuro non ha disimparato a guidare dalla sera alla mattina, anche se Russell è uno che va forte senza dubbio. Ma qui qualcosa non torna e sembra essere una questione di testa. Un altro degli argomenti da seguire oltre il duello Verstappen Leclerc anche perché a fine anno scadono altri contratti "blasonati" come quello di Alonso e Vettel...