F1, GP Eifel 2020: Hamilton entra nella leggenda

Pubblicità
Lewis Hamilton oggi è entrato nella leggenda: raggiunto Michael Schumacher, si è ammutolito ricevendo il casco del Kaiser da Mick. E il casco se lo è portato sul podio, dopo averlo riguardato in modo incredulo
11 ottobre 2020

Lewis Hamilton oggi è entrato nella storia dalla porta principale: con la vittoria nel Gran Premio dell'Eifel di Formula 1 al Nürburgring, ha raggiunto il record di successi di Michael Schumacher. E con lui sul podio c'era il casco rosso che il Kaiser impiegò con la Mercedes: un dono consegnato dal figlio del sette volte campione del mondo, Mick, in un momento molto commovente, sia per il pubblico, sia per lo stesso Hamilton, che, dopo una reazione compassata all'arrivo nel parc fermé, è rimasto senza parole con in mano il casco di chi, prima di lui, è entrato nella leggenda e non può essere al Ring per celebrarlo.

«Non so cosa dire - ha detto Hamilton dopo essersi ricomposto - quando cresci guardando qualcuno e diventa il tuo idolo per la qualità del lavoro che fa gara dopo gara, è emozionante poterlo raggiungere. Quando ero piccolo, sceglievo Michael per giocare ai videogiochi. Non pensavo che potessi avvicinare il suo record, è un onore incredibile. Mi sono reso conto di averlo fatto arrivando in pitlane. Devo tutto alla Mercedes». Quanto alla gara, Hamilton ha spiegato: «Ho fatto una bella partenza, poi ho accusato del sottosterzo e ho lasciato spazio a Bottas per evitare un incidente. Ottimo lavoro in partenza per Valtteri. Poi ho tenuto duro col graining e ci volevano giri di gestione. Non è stata una gara semplice, Max è stato molto veloce con la Red Bull, ma la sua unica opportunità è stata la ripartenza, che ho gestito bene. La Red Bull è una rivale seria, però». 

Ma sul podio con Hamilton è salito pure Max Verstappen, che ancora una volta dimostra di essere pronto al salto di qualità. Dategli la macchina giusta e anche lui si ritaglierà un posto nell'albo d'oro. Per ora si accontenta della seconda posizione. «Buona gara per me. Ho cercato di seguire Lewis una volta uscito Valtteri, ma era troppo veloce per noi. Ho fatto il giro più veloce alla fine: vale un punto in più, sono contento. Pista molto fredda e gomme fredde, non capivo perché la Safety Car stesse fuori così tanto. La ripartenza è stata un po' pericolosa con queste gomme, anche se non sarebbe cambiato nulla».

Ma sul podio il sorriso più grande, senza che la mascherina possa spegnerlo, è quello di Daniel Ricciardo, che torna nei primi tre dopo un'assenza di due anni e mezzo: mancava dal Gran Premio di Monaco 2018. «Ne è passato parecchio di tempo dal mio ultimo podio: onestamente mi sento come se fossi per la prima volta sul podio. Una grande emozione, qualcosa di nuovo, fresco. Sono felice per il team, abbiamo aspettato per tanto tempo». E il buon Abiteboul è avvisato: la scommessa la dovrà pagare. «Tutto vero - sghignazza Ricciardo - Cyril il tatuaggio lo farà. Dovremo scegliere, forse avrà qualcosa a che fare con me, ma con un tocco tedesco. Bisogna rifletterci». 

Naviga su Automoto.it senza pubblicità
1 euro al mese
Pubblicità