Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Da pilota sognava di arrivare in F.1 dopo aver corso in F.3 e sfiorato la F.3000 ma non ci è riuscito: “Ho capito subito che serviva qualcosa d’altro e mi sono dedicato alla parte manageriale”. Oggi Alessandro Alunni Bravi, 49 anni il prossimo 23 novembre, ricopre il ruolo di team principal della Sauber e in F.1 ci è arrivato davvero, salendo presto ai vertici del management dopo aver maturato esperienza nelle categorie minori.
Da avvocato e giornalista, scriveva per le maggiori testate del settore, è sempre molto attento a come parla e a quello che dice, in modo che non ci siano fraintendimenti. Ma proprio perché “il legalese” è la sua lingua ufficiale, spesso si fatica a capire il confine del dico non dico, confermo ma smentisco. Un equilibrio che lo ha fatto apprezzare da chi lavora con lui perché, di base, ha quella passione e conoscenza del motor sport che ne fa la differenza. In Spagna c’è stata l’occasione per fare il punto sull’oggi e sul domani, che sarà targato Audi a partire dal 2026.
“E’ un processo di trasformazione che coinvolge tutti i settori della squadra ed è in continua evoluzione. L’arrivo di Audi in F.1 è stato pianificato da tempo e ogni singolo settore, reparto e gestione, deve essere implementato a seconda delle necessità. Oggi alla Sauber siamo in 550 persone, ma non lavoriamo solo per la F.1, abbiamo contratti con Case auto, vedi sviluppo delle Alfa Romeo GTA e GTAm con particolari e aerodinamica in carbonio studiati da noi. Abbiamo una galleria del vento che opera su richiesta di clienti. E’ una realtà variegata che coinvolge molti settori. Parlare solo di F.1 e Audi è una parte di questo impegno”.
Ovviamente l’attenzione è per il futuro, visto anche l’arrivo di Andreas Seidl come amministratore delegato presuppone una divisione di ruoli e con quale futuro?
“Il mio futuro dipende dal lavoro che faccio e dai risultati che ottengo, questo è alla base del lavoro in F.1. Devi lavorare bene e ottenere risultati, il resto non conta”.
Sempre parlando di Audi, i test quando dovrebbero cominciare?
“Se guardiamo le tempistiche, direi che a inizio 2025 dovrebbe essere tutto pronto per i test effettivi, visto che poi di tempo per la stagione 2026 non ce ne sarebbe tanto. Audi ha cominciato a lavorare sul motore già dall’anno scorso ed è tutto programmato”.
Quando si parla di implementare la struttura Sauber, si parla di gente esperta e in F.1 non ce ne sono molti. Secondo voci del paddock servirebbero almeno 350 persone in più rispetto alle 550 attuali e definire una struttura di vertice con molte figure di secondo piano, presuppone una campagna acquisti importante. Che al momento Alunni Bravi non conferma anche perché non riguarda il suo lavoro attuale. Invece, visto che c’è l’accordo Audi dal 2026 e i test nel 2025, potrebbero nascere problemi con Ferrari che fino a quella data fornirà i motori?
“Non credo proprio, anche perché l’accordo Audi fu gestito anche da Vasseur che ora è alla Ferrari e conosce bene il contenuto di tutto. Noi siamo un team cliente Ferrari, per cui tutti i dati e le informazioni sono riservate ai tecnici Ferrari che lavorano sui motori. Dico inoltre che il regolamento 2026 è molto diverso per quanto riguarda i motori, per cui anche volendo è impossibile trasferire i dati da un settore all’altro. Quello che posso garantire è l’assoluta separazione dei due comparti tecnici, senza alcun travaso e questo lo sanno bene le parti in causa”. A fine anno perderete Alfa Romeo, già pronto il sostituto? “Alfa Romeo ha correttamente e con grande anticipo, agosto dell’anno scorso, confermato la sua uscita e noi, di conseguenza, ci siamo organizzati per il 2024 ma a suo tempo diremo tutto”.
Restano invece all’Alfa Romeo di questa stagione, ci sono problemi sulle prestazioni…
”Ci manca carico aerodinamico anche se i piloti riferiscono di un certo drag, resistenza all’avanzamento, in rettilineo. In Spagna, ad esempio, abbiamo portato due alettoni diversi, la differenza sul giro è di circa mezzo decimo. Adesso con quel mezzo decimo dobbiamo trovare il giusto compromesso perché su tutta la gara, mezzo decimo moltiplicato per i giri del GP, fa una certa differenza. Col regolamento attuale i margini di sviluppo si riducono, tutti tenderannoad arrivare al vertice, questione di tempo, ma abbiamo visto che tutte le volte che qualcuno porta degli sviluppi, riesce a primeggiare sul gruppo in cui lotta. Guarda Alpine o Aston Martin. Per cui il futuro sarà sempre più competitivo perché si ridurranno le differenze e tutti ci avvicineremo al massimo delle prestazioni”.
Voglia di salire e provare questa monoposto visto che da pilota non ci sei riuscito?
“Dipendesse da me salterei in macchina adesso al posto dei due piloti, ma non si può e quindi sono contento di …guidare il team in altro modo”.