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Nel week end del GP di Barcellona è stato annunciato il rinnovo del contratto con la FOM per i prossimi 4 anni. E’ una buona notizia anche per Monza perché dai 35 milioni di euro chiesti per rinnovare, si è scesi a molto meno.
Ovvero dai 15 milioni di euro pagati finora (più o meno come Monza) si è aumentato di un 10-15 per cento il totale, quindi una cifra accettabile in vista del futuro, anche se indiscrezioni dicono che l’aumento è stato inferiore. Quindi a Monza, se fossero reattivi, prenderebbero la palla al balzo e firmerebbero subito a cifre ragionevoli.
Ma la Spagna sta vivendo un momento difficile per la F.1, tanto che le trasmissioni dei GP hanno delle audience ridicole: il sistema Movistar telefonico (fai abbonamento al telefono e ti danno accesso a F.1, MotoGP e calcio) ha 30 mila abbonati e i GP vengono visti al massimo da 50 mila spettatori. La TV in chiaro, quando trasmette (pochi GP e in differita) faceva anche 5 milioni di ascolto.
Insomma, c’è da lavorare su questi aspetti, ma la società che gestisce gli spazi in autodromo ha deciso ugualmente di aumentare i costi. Per poter vendere magliette cappellini e altro una bancarella era autorizzata a farlo pagando 22 mila euro a week end. Stavolta, complice la copertura dell’area vendite, le bancarelle han dovuto pagare 45 mila euro e le notizie non sono buone nemmeno per i prossimi GP, visto che la tariffa è salita a 35 mila euro.
Tenendo conto che il merchandising è calato del 30 per cento e che già a 22 mila euro c’era gente che chiudeva in perdita, questo aumento rischia di far fuori anche gli ultimi venditori. Infatti, l’anno scorso a Barcellona c’erano 22 bancarelle. Quest’anno solo 9. Ovvero dai 484 mila euro intascati l’anno scorso sono passati a 405 mila. Un affare aumentare i prezzi…
Paolo Ciccarone