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MONTECARLO – La Mercedes vince il Gran Premio ma la Mercedes perde anche la faccia. Il successo “pilotato” di Nico Rosberg ai danni di Lewis Hamilton, ha permesso ai seguaci del complotto di vedere oscure manovre ai danni del tedesco. Infatti, richiamare ai box Hamilton quando in pista c’era la safety car per neutralizzare la corsa dopo l’incidente di Verstappen e Grosjean, è stato un autogol da antologia. Infatti Lewis, dopo aver montato gomme morbide, è tornato in pista al terzo posto dietro a Rosberg e Vettel.
Un errore o una scelta ai danni di Hamilton? Farlo in mondovisione così è da stupidi, se la Mercedes avesse voluto penalizzare Lewis (e non si capisce perché…) avrebbe potuto inventarsi il solito errore ai box durante il primo pit. Invece no, si è pensato di fare una sosta in più per sicurezza e invece ecco il patatrack: “Abbiamo fatto un errore, uno stupido banale errore” dice Niki Lauda che dopo la corsa, nella saletta sopra ai box, col presidente Toto Wolff e il numero 1 di Mercedes Dieter Zetsche, ha analizzato tutti i dati chiedendo spiegazioni che non sono arrivate: “Quando sei davanti in pieno relax, con tutto quel vantaggio, ti distrai ed ecco i risultati, una bella figura mondiale. Mi spiace per Lewis che meritava la corsa e la squadra si è scusata con lui, dobbiamo parlare per fare in modo che non ci siano conseguenze mentali ma lui è forte, ora risolveremo tutto, quanto successo non è accettabile”.
Il regalo della Mercedes alla Ferrari
Chi vuole vedere un complotto è libero di farlo, di sicuro l’anno scorso non hanno pilotato il risultato di un mondiale, non c’era ragione per farlo in una gara sola che la Mercedes stava dominando con Hamilton davanti a Rosberg. Perché oltre al danno di immagine c’è anche la beffa di aver regalato una posizione alla Ferrari di Vettel che ha scavalcato Lewis e ha stretto i denti per tenere il secondo posto: “Vedo che i tedeschi sanno usare perfettamente la tecnologia delle comunicazioni – ha scherzato Maurizio Arrivabene, responsabile GES Ferrari – scherzi a parte, sono soddisfatto del risultato perché per come si era messa non era per niente scontato il piazzamento finale”.
Una Ferrari che sorride grazie a un errore Mercedes, anche se non ha vinto la gara (e sono 14 anni che non si vince, l’ultimo grande digiuno nel 1975 con Lauda che vinse 20 anni dopo Trintignant, speriamo non dover aspettare ancora tanto…). “Io sinceramente non ci ho capito molto – ha detto Nico Rosberg – ero dietro alla safety car e poi ho visto una Mercedes e una Ferrari lottare ferocemente, non capivo cosa fosse successo, poi mi han detto che ero in testa, sapevo che Hamilton aveva gomme performanti e che ci avrebbe dato cinque secondi di distacco, io sono stato fortunato, mi piace questo colpo di fortuna ma in realtà la gara era di Hamilton, è lui che ha dominato tutto il week end era in testa e non a sbagliato nulla, era la sua corsa, è stato lui il migliore”.
Hamilton se ne va in dolce compagnia...
Come dire al nemico che fugge, ponti d’oro, ma lui, il protagonista di questa vittoria rubata, che dice? “Dico che dobbiamo metterci attorno a un tavolo e parlare a lungo per capire cosa è successo per queste decisioni, se mi chiamano ai box io rispetto gli ordini del team perché mi fido di loro”. Di più non dice, poi riprende le sue cuffione si spara musica a palla nelle orecchie e se ne va con le ospiti del suo team. Tutte belle ragazze che avranno trovato il modo di consolarlo di questa vittoria rubata. Non da altri, ma dal proprio datore di lavoro…
Paolo Ciccarone