F1, Gp di Montecarlo 2015: l’avvincente sfida di casa Mercedes

F1, Gp di Montecarlo 2015: l’avvincente sfida di casa Mercedes
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Nico Rosberg e Lewis Hamilton ritornano sulla pista dove l’anno scorso si consumò la rottura definitiva del loro rapporto. La lotta tra il tedesco - reduce dalla vittoria a Barcellona - che a Monaco è di casa, e l’inglese, fresco di rinnovo di contratto con la Mercedes, si preannuncia serrata.
23 maggio 2015

Questo weekend va in scena uno dei Gran Premi più iconici del calendario del Mondiale di Formula 1, quello di Montecarlo. Sono molti i piloti ad avere residenza nel suggestivo Principato glamour, ma il vero habitué del circuito è sicuramente l’alfiere della Mercedes, Nico Rosberg.

 

Il pilota di nazionalità tedesca, nato a Wiesbaden da padre finlandese – il campione del mondo 1982, Keke Rosberg – e madre tedesca, ma cresciuto a Montecarlo, conosce le tortuose strade che costituiscono la pista di Monaco meglio di chiunque altro, e si vede: anche quando era al volante di monoposto poco competitive, Rosberg ha sempre mostrato una forma invidiabile tra le strette curve della pista più lenta del mondiale.

Rosberg alla ricerca della terza vittoria a Montecarlo

Rosberg è l’unico pilota in attività – insieme a Fernando Alonso – ad aver vinto due volte il Gran Premio di Montecarlo, nel 2013 e nel 2014. L’alfiere della scuderia di Brackley, reduce dalla vittoria a Barcellona in un weekend da lui dominato con maestria, è dunque alla ricerca del terzo successo di fila nel Principato. Solo tre piloti nella storia della Formula 1 sono riusciti in questa impresa, e si tratta di mostri sacri: Ayrton Senna, Graham Hill ed Alain Prost.

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Rosberg ha toccato il muretto alla Tabac durante le FP1

 

Raggiungere questo traguardo non sarà facile, su una pista su cui il minimo errore si paga moltissimo. Ne sa qualcosa proprio Rosberg, il cui weekend non è certo iniziato nel migliore dei modi: il pilota tedesco, nel corso delle FP1, è stato protagonista di un incontro ravvicinato con un muretto alla Tabac, che ha costretto i meccanici del suo team ad operare sulla sospensione della posteriore destra della sua W06 Hybrid per ovviare al danno, seppur di lieve entità. Nico ha concluso la prima sessione di prove libere in nona posizione, mentre ha colto il secondo crono nelle FP2.

 

Nonostante le difficoltà accusate giovedì, Rosberg si è detto fiducioso circa il prosieguo del weekend: “Siamo molto veloci qui a Monaco, ancora una volta, e penso che il fine settimana proseguirà bene. Giovedì non sono riuscito a mettere insieme i pezzi. Sono stato rallentato dal traffico; per questo motivo, le prove libere di sabato saranno cruciali”, ha spiegato Rosberg. La W06 Hybrid è una vettura che ben si sposa con le curve a bassa velocità di un circuito su cui è richiesto un carico aerodinamico molto elevato. La Mercedes ha provato alcune soluzioni ad hoc durante i test svoltisi a Barcellona dopo lo scorso Gran Premio. Il terzo settore del Montmelò - il più tecnico -, infatti, caratterizzato da curve strette, richiede livelli di deportanza simili a quelli fondamentali sulle stradine del principato.

FP3 cruciali per provare le Supersoft

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Debutto stagionale a Monaco per le P Zero Red Supersoft (banda rossa)

 

Altro fattore cruciale è il grip meccanico generato dagli pneumatici. Si possono trarre poche conclusioni in questo senso, però, dalle prove di giovedì: le condizioni climatiche avverse – leggi temperature basse e pioggia – hanno causato difficoltà nel portare a temperatura le P Zero Yellow Soft in FP1 e hanno trattenuto i piloti ai box per la maggior parte delle FP2. Nessuno è riuscito quindi a provare le P Zero Red Supersoft, all’esordio mondiale su questa pista, dotata dell’asfalto meno abrasivo dell’intero campionato, caratterizzato da asperità tipiche delle strade cittadine.

 

La mescola più morbida prodotta da Pirelli per le monoposto di Formula 1 è stata modificata quest’anno, per garantire maggior aderenza, raggiungere più velocemente la temperatura ottimale di utilizzo e ridurre l’incidenza di graining e blistering. Dovremo aspettare, quindi, le FP3 di oggi per capire meglio i valori in campo, a pochissime ore da una qualifica che sarà cruciale: a Montecarlo, infatti, sorpassare è proibitivo. Non stupisce, dunque, che, nelle ultime 10 edizioni disputate, in 9 casi a vincere sia stato il poleman del sabato.

Montecarlo 2014, la querelle in qualifica

L’unica eccezione alla regola? Lewis Hamilton, che colse la sua unica vittoria a Monaco sinora nel 2008, partendo dalla seconda fila. I ricordi più recenti dell’anglocaraibico sulle strade del Principato, però, sono decisamente meno piacevoli. Lo scorso anno, infatti, Montecarlo fu teatro di un avvenimento che non decise forse le sorti del mondiale, ma che incrinò definitivamente i rapporti tra i due alfieri della Mercedes, Hamilton e Rosberg. Il pilota tedesco, nella Q3, uscì di pista alla Mirabeau, impedendo di fatto ad Hamilton di terminare il suo crono e di provare ad insidiare la pole position provvisoria, fatta segnare proprio da Rosberg.

 

Molti – Hamilton in primis – accusarono Rosberg di aver commesso volontariamente quell’errore. Ad ogni modo, quest’anno sarà Hamilton ad avere il coltello dalla parte del manico in Q3: sarà il pilota di Stevenage, infatti, ad avere l’opzione di scegliere per primo la strategia. Ad inizio stagione, in Mercedes si tirò a sorte per decidere quale dei due piloti avrebbe avuto il vantaggio di decidere quando e come uscire nell’ultima sessione di qualifiche nelle gare pari e quale in quelle dispari. A prevalere, in Australia, fu Rosberg, e quindi a Montecarlo, sesta gara di stagione, sarà Hamilton a farlo.

Q3, la scelta difficile che attende Hamilton

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In qualifica Hamilton potrà scegliere per primo la strategia in Q3

 

Si tratta di una scelta tutt’altro che facile, su un circuito in cui l’errore umano e il traffico rappresentano eventualità tutt’altro che remote. “Ci sono pro e contro nell’avere la possibilità di decidere se essere la prima macchina a scendere in pista in Q3 o meno: da queste parti, poi, lo spettro delle bandiere gialle è tutt’altro che lontano. Ad essere sinceri, in entrambi i casi la scelta potrebbe rivelarsi sbagliata: se si decidesse di girare per primi e ci fossero bandiere gialle, per esempio, la strategia non avrebbe il risultato sperato”, ha spiegato Hamilton in conferenza stampa.

 

In attesa di scoprire come figurerà Hamilton in qualifica, l’anglocaraibico può essere soddisfatto del suo giovedì di prove libere: l’inglese, infatti, ha concluso entrambe le sessioni al primo posto. Merito, forse, anche del rinnovo del contratto – a cifre record – che lo lega a Mercedes, perfezionato proprio prima di approdare a Monaco.

 

Hamilton rimarrà legato alla scuderia di Brackley fino al 2018, superando così i vent’anni di partnership con la Mercedes: l’inglese, infatti, siglò il primo contratto con la McLaren – allora motorizzata Mercedes – nel 1997, quando era solo un ragazzino. Il passaggio dal team di Woking alla Mercedes, invece, ebbe luogo nel 2013.

Hamilton e Mercedes, un'unione di successo 

Non si può dire che quella tra Hamilton e Mercedes non si sia rivelata un’unione di successo: il trentenne di Stevenage, su 43 weekend di gara disputati per la scuderia di Brackley, ha infatti totalizzato 15 vittorie, 16 pole position e 26 podi. Sicuramente l’inglese spera di poter cogliere un ulteriore successo domenica, Rosberg permettendo.

 

F1 – Gp di Montecarlo 2015 – I risultati della Mercedes in FP1 e FP2 – 21/05/15

Lewis Hamilton - F1 W06 Hybrid/01

FP1: 49 giri, miglior tempo 1’18”750, P1

FP2: 12 giri, miglior tempo 1’17”192, P1

 

Nico Rosberg – F1 W06 Hybrid/04

FP1: 47 giri, miglior tempo 1’19”762, P9

FP2: 16 giri, miglior tempo 1’17”932, P2

 

Diletta Colombo

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